66 - Il drone

Siamo un drone divino
si tratta adesso di volergli bene
e non e' cosa saggia
decidere perciò il nostro destino
scrivendolo con dito sulla spiaggia
lasciandolo poi al mare che va e viene.
E più vogliamo bene a questo drone,
più tutto ci appartiene
e diveniam persone,
capendo cosa chiede veramente
lo spirito che dove vuole vola.
Noi invece ci facciam portare in giro
laddove non vogliamo,  per raggiro.
Detto in una parola:
inavvertitamente.

Viviamo in questo mondo
e siamo ormai milioni di persone
e il mondo periziamo
e più lo periziamo nel profondo
più questa nostra vita liberiamo,
rendendo vivo questo divin drone.
Da questo capiremo l'arte pura
da ciò che scopriremo
guardando la natura,
vivendo appieno l'attimo presente
come se duri il tempo un'ora sola,
amando tutto ciò che ci circonda,
vibrando nell'amore come un'onda,
detto in una parola:
appassionatamente.

Chi son, da dove vengo?
Perché sto in questo posto? Dove vado?
Qual è il mio vero nome?
A quale oscuro novero appartengo?
Mi posso liberare, e se si, come?
Questo noi ci chiediamo, e non di rado.
Ma tutte le domande che mi faccio
son l'anima che espande
le braccia in un abbraccio.
E la risposta vaga eternamente
e non ce la darà nessuna scuola,
nel vento soffia ancora come disse
il bardo della nuova apocalisse,
detto in una parola:
inesplicabilmente.

E ancora soffia il vento
pieno di crucci e dubbi e crocevia
di tutto quel vissuto
che mescola ragione e sentimento.
E tutto quello che si e' conosciuto
come una grande onda porta via.
E dentro questo flusso noi viviamo,
è questo il nostro lusso
rivivere il richiamo
di vite che han vissuto vanamente
che vibran come fossero una sola,
pezzetti di vissuto redivivi
che ci si attaccano come adesivi
detto in una parola:
interpersonalmente.

Ci rimettiamo tutti a questa mente
che ci ha creato con la sua parola.
Creati come drone e non per sbaglio
e, come il drone cerca il suo bersaglio,
così il pensiero vola,
imperscrutabilmente