Che cosa so, che cosa vedo e ho visto,
se non ho visto il senso,
se non ho visto il vero, il bello e il buono,
se vivo nel frastuono,
se penso spesso quello che non penso,
che non credo e non so,
se sono, resto e insisto
a stare nel giudizio?
Che cosa so, se la materia è scarsa,
che se mi guardo in giro
non ho, non dico prove, ma un indizio,
un bandolo, un inizio?
Che cosa so se mangio, se respiro
parole che non ho,
se non è mai comparsa
la luce di chi sono?
Che cosa so, se so che non esisto,
che forse farsi farsa
è meglio che affrontare il pregiudizio,
che è meglio si che no?
Che cosa so, se quel che so è il sospiro
del mio tacito assenso?