mercoledì 31 ottobre 2012
Cantone evoluta - PS
stiamo sbattendo contro il nostro orgoglio
quel che sappiamo non mettiamo a frutto
e non ci frega niente dei disastri
che prevedono gli astri
dicendoci: "lo so, però non voglio".
Ma che filosofia
volete che ci sia
quando siam giunti a questa conclusione:
siamo fatti di vuoto
la vita e' un'illusione
dal nulla ci evolviamo per l'ignoto.
Chi siamo non importa
importa solo il fare,
con l'anima che è morta
è vero ciò che appare.
Si fa, ma non si pensa,
si sa, ma non si crede,
la nebbia si fa densa
l'immagine è la fede.
martedì 30 ottobre 2012
Canzone evoluta (4)
che non mettiamo neanche in discussione
che vita diventata minerale
è prova che ci ha fatti solo il caso
e non mettiamo il naso
fuori da questa saggia conclusione.
Che tempi interessanti
per esseri pensanti:
i commedianti di questa rivista
davanti a una platea
atea e materialista
mentre del dubbio monta la marea.
Evolverci o morire, ecco il problema,
però così è mal posto,
usciamo dallo schema,
forse dovremmo vivere, piuttosto.
lunedì 29 ottobre 2012
Canzone evoluta (3)
ci lamentiamo delle nostre pene
vivendo questa crisi da alienati.
Però qualcuno nega tutto questo
e rende manifesto
quel che spiegò San Paolo molto bene
dicendo che il mortale
e tutto cio' che e' male
verra' inghiottito e vinto dalla vita
e noi ne siamo il segno
ed in contropartita
lo spirito divino abbiamo in pegno.
E noi siamo evoluti?
O abbiamo ancor la polvere sottile
che ci ricopre e rende ciechi e muti,
la polvere di secoli di storia
dove la nostra boria
ci resi sordi al suono piu' gentile,
la voce del creatore
che ci sussurra al cuore
di prenderci il volante della vita
e scossa via la polvere
giocare la partita
senza dover forzatamente evolvere.
sabato 27 ottobre 2012
Canzone evoluta (2)
è in crisi il mondo con le sue città
è in crisi il nuovo ordine mondiale
è il crisi il nostro modo di sentire
e poi dobbiamo dire
che in crisi anche il potere che ci ha.
Però non è mai in crisi
la forza che i divisi
unisce sempre (è divina legge)
perchè vuole abbracciarci
l'amor che tutto regge
noi invece preferiam fossilizzarci.
"I fossili son pietre
che un tempo erano vita primitiva"
sentiamo, ipnotizzati dalle cetre
da chi racconta che da questi sassi
muovemmo i primi passi:
gli aedi della fede evolutiva.
Ecco, l'eterno incanto
parte da questo canto:
la vita risucchiata dalla morte
e impressa nel calcare
e a noi la stessa sorte
ci cantano che ci dovrà toccare.
Canzone evoluta (1)
la chiave che ci aprì tutti i cassetti
e che ci fece uscire dall'inverno
aprendoci le porte, quella sera
a questa primavera
che mette a nudo i pregi ed i difetti
di questa persistenza
ma usando la pazienza
possiamo farci carico degli uni
usando gli altri, infatti
sono entrambi opportuni
ed è opportuno non lasciarli intatti.
L'alba sorge davvero
su questo mondo illuminato a nuovo
e il divenire non è più un mistero
adesso lo chiamiamo evoluzione
e a tutti ci propone
d'evolvere. Sarà ma io non trovo
la via in codesta guisa
ho l'anima divisa
tra dare retta al nuovo paradigma
e prendermi il mio sè
e poi con questo stigma
evolvere soltanto un po' da me.
giovedì 25 ottobre 2012
La festa
e resta questa festa già intrapresa
e questa nostra festa in sé non mostra
gesta che su di noi facciano presa
E resta inteso che non è una giostra
e che rimane perloppiù un po' appesa
e che è una festa mesta, che s'inchiostra
con una resa scura e poco accesa.
Però poi in cambio di questo mortorio
dobbiam sudare e venderci l'onore
per poi tornar nel nostro dormitorio.
E lì sognare un giorno di svegliarci
in un bel mondo pieno di colore
e poi di tutto ciò dimenticarci
mercoledì 24 ottobre 2012
Tutto scorre, tutto evolve.
basta ozio deleterio
basta rimanere fermi
e subire il mondo inermi.
Pur se abbiam limitatezze
non ci precludiamo altezze
miglioriamo le intenzioni
che non han limitazioni.
Nulla accade senza scopo
lo sappiamo solo dopo
opportuno è tutto quanto
l'atto impuro come il santo.
Tutto scorre verso l'alto
tutto evolve verso il salto.
lunedì 22 ottobre 2012
Che cosa rimane
di quello che sono
la voglia più immane
l'odore del suono?
Che cosa mi resta
di mio nell'essenza
le azioni, le gesta
la pura apparenza?
Che cosa è importante
nel fuori o nel dentro
che cosa è distante
che cosa sta al centro?
Le forze, gli ardori
le lame taglienti
i suoni, gli odori
i punti salienti?
Gli sforzi, l'onore
le vie del perdono
gli sfarzi, il potere
il lampo ed il tuono?
I rivoli sparsi
di vani interessi,
le varie catarsi
il mondo e noi stessi
gli spettri e i fantasmi
dell'albero avito
le morti ed i drammi
che il tempo ha sancito?
E' tutto segnato
è tutto segreto
rimane l'indiato
d'amore repleto.
venerdì 19 ottobre 2012
Penso positivo
e, sapendo che ammassati
se nel corpo siamo vivi
dal divino siam staccati,
sulla terra camminiamo
se convinti nel profondo
l'apparenza non guardiamo
non subendo questo mondo.
Positivi e ben contenti
fare massa preferiamo
col signore dei viventi
non col nostro corpo umano.
θαρρουντες ουν παντοτε και ειδοτες οτι ενδημουντες εν
τω σωματι εκδημουμεν απο του κυριου δια πιστεως γαρ
περιπατουμεν ου δια ειδους θαρρουμεν δε και
ευδοκουμεν μαλλον εκδημησαι εκ του σωματος και
ενδημησαι προς τον κυριον
2 Corinzi 5,6-8
giovedì 18 ottobre 2012
La casa e la capanna
la casa vera, sta solo in cielo
e la dimora che ora si mostra
è una capanna, è solo un velo
Questa capanna, fatta di paglia
non durerà, sarà distrutta
ma casa nostra, non ci si sbaglia
è quella eterna, che brilla tutta.
Ma quella casa, noi sospiriamo
che presto venga, che ci rivesta
seppur adesso, se ci pensiamo
non siamo nudi, è proprio questa.
Ma ancora stiamo nella capanna
e sospiriamo, sentiamo un peso
"non ci svestite!" e ci si affanna
perché il vestito non è già preso.
Perché il mortale, sarà ingoiato
da quella cosa chiamata vita
ed il creatore ci ha preparato
a questo scopo, questa partita.
E per venirci un po' più incontro
il suo respiro per noi è già pronto.
5:1οιδαμεν γαρ οτι εαν η επιγειος ημων οικια του σκηνους καταλυθη
οικοδομην εκ θεου εχομεν οικιαν αχειροποιητον αιωνιον εν τοις ουρανοις
5:2και γαρ εν τουτω στεναζομεν το οικητηριον ημων το εξ ουρανου
επενδυσασθαι επιποθουντες 5:3ει γε εἴγε και ενδυσαμενοι ου γυμνοι
ευρεθησομεθα 5:4και γαρ οι οντες εν τω σκηνει στεναζομεν βαρουμενοι εφ
ω ου θελομεν εκδυσασθαι αλλ επενδυσασθαι ινα καταποθη το θνητον υπο
της ζωης 5:5ο δε κατεργασαμενος ημας εις αυτο τουτο θεος ο δους ημιν
τον αρραβωνα του πνευματος
2 Corinzi 5, 1-5
martedì 16 ottobre 2012
Canzone (per l) avita (3/3)
Canzone (per l) avita (2/3)
E' tempo di cambiare
perché abbiam compreso questo schema
e se l'abbiam compreso allora è male
se il dubbio tale e quale
m'assale e mi impedisce d'operare.
Se una cosa si sa, si può parlarne
se invece non si sa, si può abusarne.
Perché tra il dire e il fatto
non c'è di mezzo il mare, solamente
ma serve pure l'atto
che in barba a tutto avviene raramente.
E' tempo di studiare ancora Dante
che l'opera divina
è intrisa tutt'intorno ed è operante
il suo profumo ancora in noi si sente
e inoltre certamente
la sorte del poeta ci è vicina
in mezzo del cammin siamo sospesi
la luce del divin ci lascia accesi
adesso è giunta l'ora
di far brillare l'astro in noi in eterno
però stentiamo ancora
perché siam tutti ancora nell'infermo
lunedì 15 ottobre 2012
Canzone (per l') avita (1/3)
e avita è la domanda
che resta sullo sfondo e ognun si pone:
che cosa voglio fare della vita?
E alla domanda avita
rispondo sprofondando nella branda.
Sprofondo ma perché se non l'ho posta
poi cerco dentro me quella risposta?
Adesso il tempo viene
per fare uscire l'estro da me stesso
ed estromesso bene
rispondere che il tempo viene adesso.
E' tempo di fondare una ventura.
E' tempo di fiorire
perché la vita cerca l'avventura
la nostra verità è il suo piacere.
E' tempo di sapere
che quanto resta in noi non può morire.
Se vendi la realtà devi gridarla
se cerchi verità devi pensarla.
Perché non c'è sapore
che possa insaporire come il sale
che sta nel tuo sudore
e che ci abbiamo tutti bene o male.
venerdì 12 ottobre 2012
Così vicino, così lontano
finchè la testa riceve conferma.
Conferma di questo cammino
che da lontano si fa più vicino.
Vicino ma non lo vediamo
sappiamo che c'è, ma non ci crediamo.
Perchè non crediamo più a niente
e non ci fidiamo così ciecamente.
Ma ciechi non siamo neppure
ci rendono ciechi le nostre paure.
Paura, se ci avviciniamo
di quello che fa capire chi siamo
Chi siamo realmente è un mistero
ma non vogliamo saperlo davvero.
Davvero sappiamo assai poco
sappiamo solo giocare al quel gioco.
Il gioco di guardarsi intorno
e sopravvivere di giorno in giorno.
Ma un giorno che la via è smarrita
allora serve giocarsi la vita.
La vita ogni tanto si ferma
finchè la testa riceve conferma.
giovedì 11 ottobre 2012
Tutto è riflesso
e tutto è riflesso
il seme ed il frutto,
il mondo e te stesso.
Se osservi ogni cosa
banale o un po'strana
lì dentro riposa
un te in filigrana.
Gli intenti, se vuoi
son solo uno pretesto
per prendere i tuoi
e lasciare il resto.
Che lasci o che prendi
i tuoi come i miei
null'altro comprendi
che quello che sei.
martedì 9 ottobre 2012
Mens Sana
che il nostro corpo umano
si sgretola pian piano
ma fa solo contorno
e il dentro è sempre sano
e si rifà ogni giorno.
Perchè questa pressione
che la vita ci impone
che dura poco o niente
ed è pure leggera,
beh, incredibilmente
la nostra gloria invera,
gloria eterna e pesante.
E questo è entusiasmante.
διο ουκ εγκακουμεν
αλλ ει και ο εξω ημων ανθρωπος διαφθειρεται
αλλ ο εσω ημων ανακαινουται
ημερα και ημερα το γαρ παραυτικα
ελαφρον της θλιψεως ἡμῶν καθ υπερβολην
εις υπερβολην αιωνιον βαρος δοξης
κατεργαζεται ημιν
2 Corinzi 4, 16-17
lunedì 8 ottobre 2012
La rima è dima
versi, che raccontano universi,
membra, che non sono come sembra,
visi, che rimangono divisi,
sostanze,che non danno più speranze,
rimandi,che per noi sono comandi,
azioni, che nascondono finzioni,
vestigia e spoglie, che la grigia notte coglie,
passaggi di nubi, che rubi con lo sguardo nei paraggi,
grida di sfida, e bisbigli di consigli,
anima in disamina, ed ossame sotto esame,
atti matti, e omissioni di passioni,
mentre il ventre mente sempre,
la mente sente il niente,
in testa questa cosa resta:
la rima è prima in cima, la rima è dima!
venerdì 5 ottobre 2012
Fiore
e fiore rimango
e rimando adesso,
dimentico spesso
perchè sono nato.
Son nato imparato
per crescere come
virgulto animato
del verbo divino.
Soggetto fatato
e fiore in un prato
dai mille colori
e fiore tra i fiori
sognare una vita
dispersa nel mare
del mondo virale
e un po' parassita
che chiamiamo terra.
Non è un fiore in serra
il fiore che sono
ma fiore che è un dono
magari reciso
ma fresco e deciso
e ben profumato
un fiore dotato
di immaginazione;
non è fiore fermo
ma fiore in azione
che distilla amore
dai petali e stami
dai dolci cascami.
L'amore mi espone:
sono nato fiore.
giovedì 4 ottobre 2012
La rima
ancora domando, vado ed poi vengo
forse son io solo quando mi tocchi,
quando ti faccio vedere con gli occhi
che son lo specchio dell'anima mia
quella che dicono che non ci sia
che siamo fatti soltanto di carne
e infatti tanta ci piace mangiarne
Chi sono dunque perche' sono io?
Cosa?, non sento, c'è troppo brusio
Fammi capire sarei il mio sentire,
il mio avvenire? Soltanto il mio dire?
Quindi alla fine non valgo piu' niente?
E perche' l'anima se c'è e si sente
non sento al limite la sua parola?
Perchè non sente il pensiero che vola?
Vado là a prenderlo dimmi dov'è?
Ah, non sapevo che ce l'ho con me!
Adesso guardo, vediamo è quà dentro?
Ah, devo prima trovare il mio centro?
Ah, devo coglierlo qui dentro prima?
Vabbè, per ora ho trovato la rima.
mercoledì 3 ottobre 2012
Il baratro
il baratro che ci spaventa,
ma cielo, per forza!
Che cosa credete
che sia una bellezza?
Per niente, è pura schifezza,
è ignobile, è puzzo,
e manca di tutto,
non vale la pena nemmeno guardarlo,
figurati andarlo a cercare.
Il baratro è il male,
è il nostro inviato speciale
nei nostri riflessi d'abisso,
è l'ospite fisso dei nostri pensieri
è vero sia oggi che ieri
è stordisce la mente.
Il baratro ci fa presente
che in basso è vertigine e abisso
che niente di quello che abbiamo
è fisso e immutabile,
tutto diviene e si tiene,
tutto è sostanza,
su tutto l'essenza sovviene
e tutto appartiene
al nostro divino pensare.
martedì 2 ottobre 2012
Al volante
siamo caduti in questo posto infame
ci ricordiamo appena il nostro nome
siamo turbati dentro e abbiamo fame
la fame di sapere almeno come
possiamo uscire da questo reame
toglierci il masso che sta sull'addome
per poi cercar di superar l'esame.
Ci danno una fettina della torta,
nessuno sa la meta della gita
siamo portati in giro: è la via storta
che la diritta via è ormai smarrita,
ma adesso c'è una cosa che più importa:
stare al volante della propria vita.
lunedì 1 ottobre 2012
Avversità
l'umano dalle spire,
sa quel che fa l'autore
di questo, ed è il creatore,
che certo non permette
si debba attraversare
strettoie così strette
da non poter passare:
non c'è un'avversita'
senza una via d'uscita
perche' così si fa
per migliorar la vita.
πειρασμος υμας ουκ ειληφεν
ει μη ανθρωπινος
πιστος δε ο θεος
ος ουκ εασει υμας
πειρασθηναι υπερ ο δυνασθε
αλλα ποιησει συν τω πειρασμω
και την εκβασιν
του δυνασθαι υπενεγκειν
(1 Corinzi 10:13)