martedì 24 novembre 2015

in quei posti

l'impianto originale
è andato piano piano in abbandono
lasciandoci un'immagine spettrale
 
sogno, realtà, memoria
deviata e manomessa
vissuto messo fuori dalla storia
 
e non si sente altro che  il frastuono
di grilli e di cicale
nè grida nè altro suono
 
un tempo si sentiva un'altra messa
cantata, paternoster ave e gloria
 
l'intimità concessa
ai pochi viaggiatori 
che oggi s'avventurano in quei posti
ridesta le emozioni, quei sentori
che legano la vita
al sole originario
 
sulle pareti logore è finita
l'arte d'avere fremiti nascosti
sanno i sopiti ardori
di reconditi esposti
di regolare tempo straordinario
 
riposa su una sedia arrugginita
l'animo immaginario

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