giovedì 22 dicembre 2016

mirra








nel crepuscolo nascono

mille fatalità

mille flebili aneliti

 

dolci ipotesi sorgono

su fragili realtà

se si rimane candidi

 

gli innocenti che vegliano

vedranno di lassù

la discesa degli angeli

 

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vegliavano la veglia in un adiaccio

restando accorti nei paraggi stretti

i soliti pastori maledetti

strette le fila come in un abbraccio

 

osavano le stelle, il vento, e il ghiaccio

la fame il freddo, gli esiti non detti

gli incontri con chi meno te l'aspetti

quei senza legge, umani senza laccio

 

amici, non temete, è nato un sole!

così parlò quell'energia che pensa

ed altri in coro: in alto lucentezza

 

e in basso si propaghi una carezza

di pace a chi è rivolto al bene! immensa

la gioia di chi udì quelle parole

 

altri si accorsero di quel chiarore

astrale che veniva in questo mondo

e presero un cammino nel profondo:

la strada che conduce al vero amore

 

e quella gioia immensa, quel tremore

riempi il cuore sognante e vagabondo

dei vaghi trovatori quando in fondo

trovarono quel sole che non muore

 

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il sole caldo illumina

la mente il cuore e giù

fino a dentro alle viscere

 

nella notte lo spirito

si espande come fa

fumo denso di resina

 

nel mondo  nasce fragile

l'intima la verità:

è amaro ciò che libera

 

 

 

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