Su questi appunti si condensa quello
che in altre situazioni chiamo incontro,
il limite, l'ignoto, il litorale,
da dove terra guarda l'acqua e il cielo.
S'ode la sacra voce del domani
riflessa nelle pagine di inchiostro,
sulle parole cala un verso, un metro,
torrenti di sostanza straripanti.
Tintinna un po', poi tace la campana
dei poveri pensieri senza vita,
salgono, come pesci, a pelo d'acqua,
le frasi, le sentenze, le preghiere.
Un subissare d'echi e di domande
poste senza aspettersi la risposta
travalicano il limite del senso.
Si incontrano per caso vecchi amici
dimenticati, lumi nella notte,
e sogni, e fate, e incanti, e fuochi fatui.
Ecco il segnale: odore di geranio,
sublimano gli umori sfavillando.
La punta della penna cede il passo
all'incoscienza lieve di una ipotesi.
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