E non mi chiamerai per nome, bada,
che non sarò il tuo dio,
a chi profana il tempio, il tempo è peste,
e adesso che conosci il nome mio,
conosci il mio segreto,
dovrai conoscere anche la mia spada.
Ti riconoscerò dalle tue feste,
dal tuo sorriso lieto,
da perderti in un lento lavorio.
E se dove starai, non starò io,
ti scoverò da queste
tracce indelebili ovunque tu vada.
Ma non sarò un ostacolo concreto,
sarai tu stesso a sbarrarti la strada.
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