Così il caso si chiude,
resta, però, l'innocenza del giorno,
resta il volo radente di un pensiero,
che infatti la realtà è vorticosa
e mi rimane intorno,
e forse quel che penso non è vero
forse il certo mi illude,
non colgo più che cosa,
dominato dal ritmo del contorno,
e tutto quel che vortica mi esclude,
mi ferma sul più bello,
quando sono vicino al punto zero,
quando ci sono quasi,
ma è li che il caso mise
l'inizio d'ogni cosa:
vide il punto, e sorrise,
da lì poteva nascere una rosa,
e occhi e nasi per sentirla, e un cervello
per esserne pervasi.
Così il Caso decise
di cominciare usando proprio quello,
tra i punti dello spazio delle fasi.
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