Limpida era la notte
piena di luci ed ombre, ed anche piena
di voci che venivano da fuori
limpida e sonnecchiante di colori
sfumati e di una vena
di toni grigi e di linee corrotte.
Era la notte di questa contezza
chiamata contentezza
era la notte di questa realtà
detta felicità.
Felicità nascosta
dentro le pieghe oscure del rimpianto
dentro la piaga del risentimento
e diventata il più dolce tormento
e come controcanto
la ricerchiamo invano senza sosta.
Ma cosa ricerchiamo se non siamo
certi di ciò che abbiamo
e scambiamo per meta già sicura
l'amenità futura?
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