martedì 11 giugno 2013

La sporta non è la risposta

...E noi che pensiamo di essere capaci,
noi sani di mente, noi menti brillanti,
noi che discettiamo di cose sublimi,
beh forse non siamo che miseri attori
di stanche e virtuali commedie,
le persone serie si burlan di noi
che vediamo complotti dovunque.

E dunque non siamo che anfibi:
un po' pesci un po' serpi,
che crescono bene in acque malsane e stagnanti.
E lì ci pasciamo, restiamo distinti
dai nostri colleghi mortali,
e ci contempliamo nell'acqua di stagni verdastri.

E sopra di noi son astri le stelle che infine vediamo?
Non son solo sogni o chimere?
Non son semiserie pedanti frattaglie
di stanche battaglie che stiamo per perdere ancora?
Di che discutiamo con tanta veemenza,
di che ci struggiamo,
di cosa vogliamo capire l'arcano?
Per ora se è questo che siamo, allora siam poco,
ancora non siamo quell'essere vero,
ancora non siamo fulgenti, per niente!
Rifulge la luce che sta sotto il moggio?
L'appoggio ci manca, la nave sbarella
e noi siamo al vento ma non come vela,
o come bandiera, o come aquilone
ma come fogliame che sparso si sperde.

Né resta la verde speranza che un giorno ci prese,
che fece di noi un viandante,
le tante occasioni che avemmo e che abbiamo,
le tante visioni,
le porte che apriamo e che aprimmo un po' a caso
e da allora rimangono aperte,
le tante scoperte e intraprese,
le tante sorprese.

Adesso ci han dato la sporta per portarle tutte,
la sporta ma non la risposta,
che questa ancora ci manca.

Arranca la mente si perde con questi pensieri
che pesano ormai un po' troppo,
vorremmo lanciarli di sotto, che son diventati zavorra
e infatti un po' lo facciamo,
e quanti pensieri lanciamo!
Ma più ne lanciamo
e più ci accorgiamo di averne di scorta,
la sporta rimane pesante, che fare?
Vorremmo buttare di sotto anche quella
ma poi che rimane di tutto il sentire che abbiamo?

4/6/2012

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