Sono altrove, non riesco ad uscire
me ne sto rintanato qui dentro
senza udire, capire o sentire
nel mio ambire mi incastro e mi accentro
sono in forse, tra il dire e non dire
e il fluire, e fluendo subentro
al mancato apparire del sire
che dovrebbe apparire nel centro.
Più son dentro, più sento acuire
le ferite che ho in corpo e mi addentro
mentre fuori si stringon le spire
della terra, non ho baricentro
quindi striscio, ma sta per finire
il mio tempo, non oltre, ma entro.
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