sopra quei muri scorre la mia vita
riflessa dove l'aria è più sottile
la rabbia, il vento, il sole ed il colore
sopra ci disegnai con la matita
del mio pennello, con i miei arnesi
finchè mi uccise uno scalpello vile
non mi curò, mi uccise il curatore
tornai da morto, ed una calamita
mi spinse tra i colori non compresi
soltanto grigio diventò il mio stile
se grigi avevo l'anima ed il cuore
non ho giocato mai una partita
e non ho vinto o perso, solo intesi
dipingere i contorni di un dolore
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