sepolta da terrena indifferenza
ma colta da chi indaga e la ritrova
in una stanza, sotto fuoco e brace
si crogiola nel caldo quell'essenza
del tutto, che è presenza nell'assenza
come un uovo al calore della cova
la pietra dura non è più capace
di modellarsi, e lascia sempre un orma
così chi prende piano la sua forma
inciderà una storia sempre nuova
ed ecco che esce indomito il cristallo
che è volontà indivisa, che si forma
per essere quel pegno che di norma
si mette al dito la futura sposa
la luna splende in cielo mentre un gallo
annuncia che non tarderà l'aurora
l'aspra battaglia è vinta e si colora
di cremisi la pietra più preziosa
si piega al suo passaggio ogni metallo
brillando come brilla all'alba ancora
la goccia di rugiada sulla rosa
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