una tranquillità che non si affronta
prima che l'anima non sia ben pronta
a ridonarmi il senso del sentire.
Non è un sentire lacero e confuso
ma un senso del sentire, quell'impronta
impressa sopra il cuore, che racconta
la verità non per sentito dire.
È il mio lavoro, è ciò che spesso accuso
d'essere il mio tormento quotidiano
ma se non mi apro a questo amore strano
non posso proseguire il mio seguire.
Croce e talento, tutto è lì racchiuso
come un fiore sul palmo della mano.
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