È il suono della tromba che mi chiama,
a ricordare il bene che ho vissuto,
le storie, il sole, il volto sconosciuto
a cui ho sorriso, a cui ho donato pace.
È la dolce insistenza di chi mi ama
che mi risveglia dal mio sonno muto
per conoscere ed esser conosciuto,
per amare quanto il cuore ne è capace.
Ed è una voce potente che esclama,
a me che sono morto, vieni fuori!
che mi insegna che non vivi se non muori,
che chiude ed apre tutto, e dopo tace.
Ma allora come adesso, in tutti i cuori,
quel "deuro exo!" è vivo ed efficace.
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