domenica 1 settembre 2024

Il drone 2024

Siamo un drone divino

fatti di nulla, guidati dal bene

e non è cosa saggia

decidere perciò il nostro destino

scrivendolo col dito sulla spiaggia

lasciandolo poi al mare che va e viene.

Siamo nulla, ma tutto se non siamo

che il sé che ci appartiene,

se sentiamo e pensiamo

sentendo la sua voce, veramente,

volando dove il suo spirito vola.

Siamo drone divino e in un respiro

creiamo una realtà dopo ogni giro,

parola per parola,

inavvertitamente.


Giriamo in questo mondo

fatto di incontri di mille persone

di quello che viviamo

dentro, che dal profondo del profondo

riesce, che ci diamo e ci scambiamo

creando pure noi questa creazione,

come un artista fa con arte pura, 

cercando ispirazione 

guardando la natura,

vivendo appieno l'attimo presente

come se duri il tempo un'ora sola,

amando tutto ciò che ci lo circonda,

vibrando nell'amore come un'onda,

detto in una parola:

appassionatamente.


Chi sono io, da dove 

vengo, perché sto qui, e dove vado?

Qual è il mio vero nome?

Esiste un'altro mondo, un altrove ?

Mi posso liberare, e se si, come?

Questo mi chiedo, questo, e non di rado.

Ma tutte le domande che mi faccio

son l'anima che espande

le braccia in un abbraccio.

E la risposta vaga eternamente

e non me la darà nessuna scuola,

nel vento soffia ancora come disse

il bardo, come se il senso sparisse

dicendo una parola,

inesorabilmente.


E il vento soffia ancora,

pieno di crucci e dubbi e crocevia

di tutto quel vissuto

che ci fa sospirare ora per ora,

quello che si è pensato e conosciuto,

quello che si è incontrato per la via,

ed in questa farragine viviamo

scriviamo queste pagine,

e sentiamo il richiamo

di musiche che dentro una corrente 

vibrano come fossero una sola,

pezzetti di vissuto redivivi

che ci si attaccano come adesivi

sia un gesto o una parola,

ininterrottamente.


Siamo un drone, ed un drone che è cosciente

dell'unica coscienza, della sola

divinità che informa l'universo

che un giorno, a tempo perso,

fece ogni cosa con la sua parola,

imperscrutabilmente.


martedì 18 giugno 2024

Farragine

Cose che è meglio quando non si scrivono,

quando la penna cade, quando un no,

un forse, un penso, un direi, un non so,

rimane come inchiostro senza pagine,


che certi versi ci cadono e vivono

soltanto dentro, e fuori manco un po' 

sono versi così, come ah!, oh!

che non sono poesia, ma fermo immagine,


cose che sembrano e non si descrivono,

non si proiettano fuori portandole

alla bocca, ma restano girandole

di nomi e suoni, incoerente farragine,


una pioggia di umori, una voragine

di stelle che si spengono guardandole…

venerdì 10 maggio 2024

Casuale

Ti voglio dire una cosa importante 
 come un endecasillabo casuale, 
versi buttati là, come un banale discorso, 
metrica senza poetica, 

 eccola qui, si snoda imbarazzante, 
 senza alcun senso, poco intellettuale, 
e funziona così, viene anche male, 
pura somma aritmetica senz'etica, 

 voglio dirtela come viene, quante 
parole per riempire questa bocca 
di futili farfugli, ma mi tocca 
far questa predica, quando solletica, 

 anche perché non so come si blocca 
un verso trascurato che farnetica.

sabato 6 gennaio 2024

Sassi mossi

La mimica retorica del vuoto

che è poi l'inclinazione inevitabile 

delle regole eterne,


la lentezza delle risposte avute 

contro la verità improcrastinabile 

del sapersi insensati


e contro la coscienza dell'ignoto,

la sfida iconoclastica, le mute

fredde disillusioni.


E vivere una vita a fasi alterne,

prima resistere, poi stare proni

lasciandosi decidere,


felici dopo esserci passati,

feroci dopo inganni, prima buoni 

poi infami e viceversa.


E le mie semplici esperienze interne:

cose reali oppure raffinati,

verosimili altrove?


Altrove dove riflettere e ridere,

scoprendo di sapere senza prove

l'inesatto contrario,


stolti, fedeli ad un'idea diversa 

o saggi da inventarne sempre nuove

ridendone di gusto.


Che la realtà non è che il suddividere

le storie in una grana controversa,

di labili cliché, 


che la realtà è il normale, l'ordinario,

e non concede nulla al fai da te,

è dura la realtà,


ma dentro me il sentire si fa angusto,

e vuole esprimersi in ciò che c'è,

in ciò che tutti sanno,


cosi in questa realtà vivo precario

cercando ciò che è vero, buono e giusto 

ma senza appartenervi,


ma se ricerco ancora verità

la cerco in carne e ossa, sangue e nervi,

e la troverò qua

tra sassi mossi da passi in affanno.

sabato 23 dicembre 2023

Natale 2023

S'oda il silenzio, taccia il chiacchiericcio,
che il buio avanza e ogni rosa è sfiorita
e venga quell'odore di nocciola
venga la nuova vita
venga su queste labbra quel sapore!

La sera tardi, col cielo rossiccio
si formano le nuvole e si vola
sopra i bivacchi, dove si è riunita
come una famigliola
una chiesa di pastori senza legge.

È a quei fratelli sporchi e senza onore
che porteremo la buona notizia,
a loro, agli ultimi di questo mondo.
Da qui la storia inizia:
"Noi siamo chi vi guida e vi protegge!

È nato, e giace sopra un pagliericcio!
È nato il santo Nome! E sullo sfondo
luce dall'alto risplende e delizia
chi in terra è fecondo
e serba quella luce in fondo al cuore!

S'oda il silenzio, taccia il chiacchiericcio
andate dunque, se il cuore vi regge!"

lunedì 21 agosto 2023

Sarei

Così forse sarei 

un sapere, che piccolo e finito

è tenuto sospeso,


e aspetta una conferma, un nuovo peso,

da quella verità 

che è sapere infinito

e che vive se vivo insieme a lei.


E cosa è verità?

È un mare di impensabili potrei,


che formeranno una realtà futura,

speranze senza un nome, un io proteso

verso il solerte invito

a vivere che urge da un evento,


un evento con un nome, un nome vero,

che grida libertà!


Sarei la traiettoria, il sentiero,

dal nulla al vero, il viaggio, l'avventura

della mia fedeltà

al presente che attende il mio intervento.


E se così non fosse, addirittura,

sarei l'immagine in bianco e nero

di un desiderio spento.


"Un soggetto è un sapere tenuto sospeso da una verità della quale costituisce il momento finito."


"Una verità è quel molteplice indiscernibile di cui un soggetto sostiene l'approssimazione finita, così che la sua idealità a-venire, correlato senza nome del fatto che un evento è stato nominato, sia ciò a partire da cui si può designare legittimamente come soggetto quella figura aleatoria che, senza l'indiscernibile, sarebbe solo una serie incoerente di determinanti enciclopedici."

venerdì 11 agosto 2023

Il punto

Così il caso si chiude,

resta, però, l'innocenza del giorno,

resta il volo radente di un pensiero,


che infatti la realtà è vorticosa

e mi rimane intorno,

e forse quel che penso non è vero

forse il certo mi illude,


non colgo più che cosa,

dominato dal ritmo del contorno,


e tutto quel che vortica mi esclude,

mi ferma sul più bello,

quando sono vicino al punto zero,

quando ci sono quasi,


ma è li che il caso mise

l'inizio d'ogni cosa:


vide il punto, e sorrise,

da lì poteva nascere una rosa,

e occhi e nasi per sentirla, e un cervello

per esserne pervasi.


Così il Caso decise

di cominciare usando proprio quello,

tra i punti dello spazio delle fasi.

domenica 25 giugno 2023

Indifferenza

Duro a morire, come l'incoscienza,
si insinua il quieto vivere tra forme
di falsa poesia che calca le orme
di chi ha dimenticato il bene e il male.

Ecco rincorrere quella credenza,
le sane regole di vita informe,
il rigido regime senza norme,
che è zucchero ma ambisce ad esser sale

Sono quei vuoti riempiti d'essenza
su cui si fonda il vivere civile
che ci trasmettono il senso sottile
d'essere sale sciapo ma immortale.

Forse è da lì che viene, cieca e vile,
questa passione per l'indifferenza.



domenica 30 aprile 2023

Vocativo

Fecondità, come sapere come

difendermi da te, che non hai un nome?

Gioia di vivere, dove sei? Dove

posso trovare la tua luce accesa?


Vita che non hai forma, tu sei addome,

che vita sei, se ti informa un ambire,

un interesse, un trovare altrove

la via di una pienezza benintesa


Chimica, chimica, a volte ti ho presa

come la via da cui non sai più uscire

e a volte ti ho imparato a maledire,

sognando un paio di coscienze nuove.


Ora mi accingo a diventar pretesa

d'essere altro, e non saperlo dire.

sabato 25 marzo 2023

Il nome

Dove comincia l'opera del matto
il sogno del perfetto sognatore
l'idea di non avere idee, l'eclissi
di quel che so, d'ogni perché o percome,

dimenticando, come avendo un patto
le numerose case dove il cuore
riposa, si rinviene, negli abissi
la pietra dove è inciso il proprio nome.

Dovunque vada, il vero senso è il tatto
perché devo sentirlo quel sentore
sulla mia pelle, come se mi unissi
a quel che c'è, senza sapere come.

Io sono quel che vivo e quel che vissi,
ecco, diventa chiaro, tutto a un tratto.