Voglio una fila di rose e viole
pallide e spente, che, nelle aiole
della mia mente, nessun coglie,
nessuno sente, restano spoglie,
in abbandono: son le mie voglie,
sono chi sono e in me raduno,
portando in dono uno nessuno
o centomila, e come ognuno
la lista stila di cosa vuole,
voglio una fila di rose e viole.
Nessun commento:
Posta un commento
professorplomma@gmail.com