La stia, dove siamo stipati
è stretta, ma siamo allevati
per essere pronti a fornire
il nostro soffrire e perdono.
La stia, dalla gabbia, che in dono
ci fanno chiamare dimora
dal cielo si fa comparire
quel lampo a cui segue un tuono.
La stia, stiamo al buio, tentati
di attendere ancora l'aurora
restando immobili, ora
carpendo ogni piccolo suono.
La stia, dissociarsi, schifati
e quando la vita migliora
diventare luce, fiorire
nell'ombra del nulla ed adire
la via, la follia, la poesia.
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