venerdì 8 maggio 2015

Senza sale (riedizione)


Viviamo un nuovo ordine, perfetto
ambiguo, polifonico del male
onnipresente, tragico, mondiale.
Ci hanno riprogrammato anche i ricordi,
affinché si assicuri la totale
distruzione di regole e di accordi.
E adesso si consumano bagordi
ma per pochi soltanto, ergendo muri
mentre ci sottomettono gli ingordi.

Così è, facendo i debiti scongiuri
ma i debiti sono certi e sicuri
che il debito è il cibo prediletto.
La terra non ha sale più, e gli oscuri
dispotici tiranni in doppiopetto
ne controllano ogni minimo aspetto
lasciandoci una libertà virtuale

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