c'è tutto eppure qualche cosa manca
manca la forza, il carico che tiene
ferma la volontà sull'oltre ancora
resta nella tua mano ferma e stanca
la voglia di civiltà che ci appartiene
l'intensità che c'era quando, allora
stavamo in comunione e su ciascuno
si ripartiva in pace il male e il bene,
la gioia del tramonto e dell'aurora
tutti eravamo tutti, ed io ciascuno
su tutti si stendeva come un manto
la melodia di un'elegia sonora
nella tranquillità di un pio digiuno
ora c'è tutto tranne il soave canto
che accompagnava i fremiti e il sentire
del mistico ricordo del raduno
delle persone degne e sagge, il santo
circolo di chi è rivolto al bene
e semina e raccoglie solo pace
ora che abbiamo tutto, un vile incanto
ci ha immesso sangue marcio nelle vene
e tutto parla, mentre il senso tace
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