Luna, strapazzi i visi che ti guardano
che ti vogliono bene, luna pazza
quel barbaglio di luce è una corazza
riflesso di una forza di difesa.
Le nostre lacrime non ti riguardano
non c'è fremito o pianto, o senso o razza
di tenue e malintesa resa, impazza
l'invito ad esser notte dell'attesa.
E tu rifletti, e gli occhi già si attardano
a leggere nei pallidi riflessi
le ombre di fantasmi di se stessi
e ipotesi che fanno poca presa.
Non ci badare, luna, che ho altri interessi
che non vedere se sei spenta o accesa.
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