è il mio portafortuna.
Che sono pane e vino?
Cosa mi nutre, soprasostanziale,
sospinge in alto e muove sole e luna
o un corpo, quando è immerso in una vasca?
Con il mio coltellino
l'ombra del mio ricordo non fa male
quello che taglio aspetto che rinasca.
E l'userò come una mezzaluna
per fare il mio dolore fino fino
ridurlo in piccolissimi pezzetti
e digerirlo meglio.
Ora che vivo dentro l'estro sale
ed è come sgranchirsi gambe e braccia
nell'atto del risveglio.
Vivo e non sento più come minaccia
i miei pregi e difetti
e tutto sento, e per sentirmi meglio
uso uno stetoscopio personale.
Hai tutto ciò che serve, se l'accetti
per affrontare quello che si affaccia.
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