domenica 8 aprile 2018

Stetoscopio

L'arma da taglio che ho nella mia tasca
è il mio portafortuna.

Che sono pane e vino?
Cosa mi nutre, soprasostanziale,
sospinge in alto e muove sole e luna 
o un corpo, quando è immerso in una vasca?

Con il mio coltellino 
l'ombra del mio ricordo non fa male
quello che taglio aspetto che rinasca.

E l'userò come una mezzaluna
per fare il mio dolore fino fino
ridurlo in piccolissimi pezzetti
e digerirlo meglio.

Ora che vivo dentro l'estro sale
ed è come sgranchirsi gambe e braccia
nell'atto del risveglio.

Vivo e non sento più come minaccia
i miei pregi e difetti
e tutto sento, e per sentirmi meglio
uso uno stetoscopio personale.

Hai tutto ciò che serve, se l'accetti
per affrontare quello che si affaccia.

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