martedì 26 maggio 2020

Farsi sé

L'ordine è perentorio,
essere altro da quello che siamo,
tasti di vero avorio
suonati da un'esplicito richiamo
all'eterna promessa,
ma ognuno si fa sé 
quando si affonda il passo.

La vita ci è concessa
non per vivere comodi, all'ingrasso,
non per sentire messa,
ma per essere noi stessi il sasso
che cade nello stagno,
l'archetipo, l'archè,
di un vivere diverso.

Nella tela del ragno
il potere è imbrigliato e non è perso,
ma se lo riguadagno
nella realtà di affaccia un universo,
cade quel divisorio
tra risposta e perché,
e infine ci rendiamo

conto che siamo il senso che non c'è.

domenica 17 maggio 2020

Introspettiva

Fosse solo un minuto,
un secondo, un istante, solo uno,
per inseguire in terra di nessuno
la sensazione certa
d'essere proprio io,
d'essere parte di un solo vissuto 
che si trova in ciascuno,

fosse una frase aperta,
un sentimento di puro sentire
o un baratro che non so neanche dire,
fosse un discorso muto,
un lieve calpestio 
di piedi incerti sulla traccia incerta
tra il vivere e il morire,

fosse uno sguardo solo,
dove non c'è pensiero né emozione,
fosse la collisione 
tra chi sta sopra e chi sottocoperta,
fosse solo un ronzio
del lontanissimo canto, dell'assolo
che cantano milioni di persone,

ed in un attimo spiccherei il volo.

lunedì 11 maggio 2020

Non c'eri

Mi scordavo di dirti che non c'eri,
non ti ho visto, ma dove
stavi, non ti ho sentito più, che nuove
ci sono, se ci sono novità?
È che mi manchi, sai, e non da ieri,
è che mi manca il senso,
quel senso d'esserci quando ci sei.
 
Ma aspetta, no, ma adesso che ci penso
eri forse un farei,
un fatto che non sono fatti miei.
Scusa però, non pensavo che qua
fossi così importante, così immenso,
fossi dove mi metto,
non pensavo lo fossi veramente.
 
Cosa volevi dirmi? Se l'hai detto
non ho sentito niente,
che mi distraggo, che qui non si sente,
non sai che confusione che ci sta,
beh, se non hai niente da dire aspetto,
è che tutti i pensieri
si fermano quando mi trovo altrove.
 
Volevo dirtelo, ma lo sai già.