Restando più distante il corpo intende
dove stavamo prima.
Distante, ma quest'argine ci tocca.
Quale miseria è in queste occhiate
di sottrazione, in queste promesse
rinchiuse in un destino,
soffocate dal credere nel meglio,
dalla fatica di negarsi l'esistenza
e sottrarsi al proprio passo.
Vivere senza morire è la speranza
di queste ombre sospese a mezzabocca.
Qui, nel silenzio confuso
di questo stile agnostico
l'arte si inventa rimestando cenere.
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