Non si è senza tempo
senza l'altra temperie
che ci apre la mente
e dimentico il breve
trepidare del pianto
E dimentico allora
che son fatto di carne,
e dimentico il sole,
e le tante giornate
che ho disperso per niente.
La misura è stracolma
non abbiamo futuro
e non siamo che pezzi
di una storia in disuso,
del rumore del nulla.
La ferita c'è sempre
non è ancora lenita
non è neanche lontana
dal curarsi e reclama
la sua tetra vendetta.
Siamo adesso nell'ombra
e la luce del sole
è oscurata e riflessa
dalla nostra paura
di vederci rinati.
Ma ben altra visione
ci sorprende allorquando
ci troviamo vicini
alla fonte di tutto.
E restiamo basiti.
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