Sento le doglie del parto
mistico, questo travaglio,
non sono fermo, e non parto,
non vedo luci, ma abbaglio.
Odio il sentire, m'incarto
odio sentire che sbaglio
odio vedere, mi apparto,
odio, non parlo ma raglio
Uno per uno per uno
è sempre uno, non tre,
per non far male a nessuno
non tiro fuori il mio sé,
ma forse è un po più opportuno,
uno, più uno, più me.