Dimenticare che siamo perduti
in mezzo al mare magno del declino
divisi tra incombenze assurde e muti
alle parole sagge del divino.
E, senza aiuti, nelle nostre assenze
col profumino che nessuno vuole
stolti, buttare il sale delle essenze
in quello stagno, e farne il nostro sole.
Inavvertenze, omissioni, tare
triple capriole in aria, e per guadagno
solo rifiuti, infine diventare
uno spuntino in bocca al grande ragno.
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