E te,
puoi leggere le frasi
volgendole al contrario,
declinandone i casi col rimario,
ma senza riscoprirne
suono e il significato,
ma senza udirne il mormorio o il fiato,
e conversare ancora
con la tua ombra nera
la tua mite signora d'ogni sera,
e agitar gli specchi,
di un lontano passato
gli abiti vecchi ai quali sei attaccato,
vedere infranti, rotti
i tuoi sogni infantili
in tiepide notti primaverili,
e accorgerti di vivere
quando è ora di morire
e sopravvivere all'inane dire.
E te,
puoi invano consumarti
per cercare un perchè,
ma non puoi dimenticarti di me.
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