Tu sei tu in basso e in alto
tu sei dietro e tra le quinte
tu hai incarnato questo salto
che vediamo, quelle spinte
che non diamo, quell'amore
che non rendo, tu, che vinte
le passioni, le dimore
gli ego, gli estri, le arti mistiche,
i misteri del dolore
le viltà caratteristiche
dell'umanità pelosa,
ci raccatti queste artistiche
membra a pezzi, e rendi cosa
quel che è nome astratto o fola
quel che non si ferma o posa.
Rendi cosa, la parola
che rimane nel sentore
cosa rendi, cosa sola
la fatica dell'amore
rendi vita il tuo riflesso
rendi anima il mio cuore.
Ora rendimi me stesso.
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