sulle macerie nate dai marosi,
l'acqua disegna frane sulle rocce
rimangono sentieri scivolosi,
cumuli regnano, piove a dirotto
restano neri e bagnano le armi,
il marchio, il sé, l'insegna, mentre sotto
grondano desideri i nostri carmi.
Sono lì sotto, ma ora non c'è modo
di ripararmi da questa temperie
che bagna, segna il tempo, rende brodo
i miei pensieri, acqua nelle arterie.
Liberamente ispirato da http://www.descrivendo.com/viewtopic.php?f=7&t=1113
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