lungo le carreggiate
delle autostrade delle volte ancora
che incontro le medesime illusioni
viaggiano autocarri di menate
io, ora per ora
risento il loro eco e mi vergogno
non mancano occasioni
per credere a folletti gnomi e fate
il volto mi nascondo e si colora
di nero il cupo perdersi nei suoni
nei ritmi del bisogno
mentre la vita scorre torno torno
lungo le strade logore d'asfalto
non riesco a muovermi dalla mia stanza
e il viaggio di ritorno
è un ritornare in tondo come un sogno
lucido come smalto
che ti fa volteggiare a mo' di danza
oggi è lo stesso giorno
di ieri e di domani, in basso e in alto,
resta la mia speranza
vaga, come una resa al dio bisogno
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