Quattro parole in croce
pronunciate senza dire
e annunciate da glorie future
quattro parole, che restano
ad indicarci che non è vita questa
quattro parole, dense di significato
quattro, per dirci
che niente è passato,
niente è peccato,
niente è toccato,
tutto è lasciato
ma nulla al caso.
Per dirci,
che evanescente è la ricerca
e vana la scoperta,
se è lasciata alla beneficenza
del proprio sé, alla scienza
del proprio tornaconto,
all'arroganza di porsi sopra tutto
ma sotto l'egida del fare a meno
del degradare, del troppo pieno.
Quattro parole in croce come allora,
sento che posso pronunciare ancora,
per riscoprir l'antico paradosso
quella pazzia che il mondo intero ha scosso.
"La parola della croce
è follia per si nuoce
vuol consumar se stesso
ma per chi vuole serbarsi
è energia, puro riflesso
del divino sviscerarsi"
1 Cor 1,18
ο λογος γαρ ο του σταυρου
τοις μεν απολλυμενοις
μωρια εστιν
τοις δε σωζομενοις
ημιν δυναμις θεου εστιν