Amore è una parola ingannatrice
fondata dal poeta dell'esilio
che primo la illustrò e ne scrisse a iosa
ne parla con Beatrice
e prima con Virgilio,
mentre sta in Paradiso e in Purgatorio.
E non è adulatrice
la sua poesia, e invece della cosa
parla in contraddittorio:
"l'amore può acquistar diverse forme
e non son tutte orme
di spirito divino" infatti dice.
Il vate poi ammonisce il suo lettore
mettendo in bocca al mentore Virgilio
che verità è nascosta a chi si beve
ogni forma d'amore
e ci va in visibilio
pensando "ma che bello!". E scrisse questo
pensando al traditore
che usa l'italiano in modo lieve
o in modo disonesto
per fare confusione.
Amore è una parola che ci impone
di stare attenti a chi ne sia il latore