Righe di un libro sconosciuto
steso sul prato, sulle spighe,
leggo, col volto ben disteso,
versi e intanto mi correggo
l'ego, che vuol che mi riversi
dove non voglio, e per ripiego
sogno, perché non ho le prove
certe di ciò di cui ho bisogno.
Penso, e intanto le deserte
secche circondano quel senso
stretto di questa vita e pecche,
vedo, mancanze di rispetto
delle norme, ma non ci credo.
Muto, la vita leggo in quelle
righe di un libro sconosciuto.
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