"Nel mondo non ci sta solo l'amore",
disse tossendo pieno di paura
di dir di si, ma non sapeva che
aveva nella testa quella tara
che lo faceva preda del dolore.
"Adesso può iniziare un'altra era"
disse quell'altro, non sapendo amare
e non si rese conto che il piacere
non vive di intenzioni, ma dimore.
"La strada è quella, se si vuole uscire",
disse un'altro ancora, come se
potessi uscire da questi pensieri
senza sapere come pensa il cuore.
"Più il bello pensi, più a te lo attiri"
se ne uscì un altro, "sono il re di cuori",
e gli altri, non lo presero più in giro
ma ne ignorarono foggia e colore.
"Io sono, penso, amo, e come l'oro
risplendo, come ognuno è il vero sé",
disse quell'ultimo, il dio futuro
quello che non ti inganna, che è signore
del tempo, dello spazio e dell'amore.
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