L'immensità del cielo è un illusione
come la luce fioca della luna
che quando splende, mostra un altro sè,
e se di notte gracida la rana
alla sua luce, l'io non si scompone
sia che sia mezza, sia che sia già piena.
E il cielo dentro te diventa immane
pesanti i semi in terra e le sue pene
immane questo mondo, questo eone,
che è eterno ed infinito, ma il confine
ti mostra inesorabile perché
ti limita, e questo andirivieni
tra un mondo e l'altro forma la tensione.
E intanto, pensi, studi, impari e affini
il modo di sforare dimensioni
dapprima navigando pian pianino
poi sempre più veloce, nelle zone
dove si sente forte il sacro suono
di quello che io sono, e l'altro è.
Per diventare insieme agli altri uno
uno, e viver dentro una ragione
una parola, un dio, che è riflessione.
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