Donano facili temi
queste parole inventate
per farci rompere schemi.
Nevi, tempeste fatate,
carmi, sincronici eventi
restano disincarnate
remore, scosse da venti
meditamente sospesi,
deboli, flebili, spenti.
E, se rimangono illesi,
dicono, recano, fanno
questi tormenti che ho, accesi
dalle memorie che il danno
mi regalò, ma non sono
che ospiti informi e non sanno
d'altro respiro, non suono,
ma tenebrosa temperie,
solo, fatica e frastuono.
Ora, diventano serie
queste tempeste che temi
sopra le spoglie macerie.
Vedi, comprendi. Ora tremi.
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