Estroriflesso e genuflesso mi chiedo: chi sono?
L'opera è palese adesso e appresso si porta la faglia di un terremoto di paglia.
Oggi io so, e so bene, ma mi conviene l'oblio che tutto si tiene ancora.
Ma funziona? No, funzionava allora ma sopra suonava la grancassa della massa.
Rubo ancora un minuto: sono tradito dal rifiuto.
Ed è un rifiutare saggio, che di vantaggio non ne vedo.
E quel che vedo è un miraggio, o forse solo un assaggio del prossimo passaggio.
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