"Per tratto sapiente
del Dio che ci ha fatto,
il mondo presente,
che tutto ha saputo,
quel Dio non ha mai conosciuto".
Sapere, per lasciarsi andare, che è facile allora raggiunger la meta,
concreta e felice diventa la vita.
Saremo sereni, che più non avremo i problemi di tutti i giorni. I
contorni non sono più chiari, e ci rituffiamo nell'uno.
Ciascuno rilasci la propria zavorra,e sotterri per terra l'ascia di guerra.
Ciascuno disponga del proprio orticello e poi sul più bello si faccia da parte.
Ciascuno sovrano ed unito alla fonte del bene, sprofondi sul proprio
divano con tutta la polvere che il tempo accumula sotto.
Non ci giudichiamo, non ora, che a fasciarci la testa si fa sempre in tempo.
Adesso si aspetti l'evento, e noi che siamo i sapienti del mondo
avremo il respiro già pronto.
E chi resta? A cosa si presta? E siamo ben messi? Cosa chiediamo a noi stessi?
"Per tratto sapiente
del Dio che ci ha fatto,
il mondo presente,
che tutto ha saputo,
quel Dio non ha mai conosciuto".
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