Dentro rinate stanze dei bottoni
si addensano le nubi delle essenze
e di poteri cosmici, occasioni
per rincarare odori e putrescenze
di quello che ci manca come umani.
Ma sono diventate conseguenze
di proporzioni mitiche ed immani
da quando noi medesimi evitiamo
di dichiararci idonei, e al domani
tutto quello che siamo, rimandiamo,
seguendo fili illogici e non veri
che senza troppe remore prendiamo,
dimenticando spesso ch'era ieri
che tutto volevamo, e tutto presto
le idee, le tare mistiche, i pensieri.
Ora tutto è lontano, e vedo questo
gran rovellio di sogni e di pretese
che cela cosa siamo, ed è pretesto
per disegnare nuove forme e chiese
e confessioni illogiche e blasfeme
che il cuore non sa prendere, e non prese.
Oggi chi più può dare, più lo teme.