giovedì 27 novembre 2014

Lo so già

Che tutto è normale, ma finto
che tutto inventato, dipinto,
che sono malato, già vinto
non è novità, lo so già.

Che il sole non fa primavera
che in fondo la bianca scogliera
nasconde la trama più nera
non è novità, lo so già.

Che ci hanno dipinto il futuro
di rosa, di chiaro, di scuro
che dietro la porta c'è un muro
non è novità, lo so già

Che siamo già vividi e apparsi,
che amare è solo trovarsi
nell'attimo di una catarsi
non so, anche se lo so già.

martedì 25 novembre 2014

Sei chi sei

Non ci basta l'occorrente
non ci bastano i denari
devi ovviare a questo niente
che è coperto dagli affari.

La dinamica ci mente
della mente, e sono vari
quegli scopi dell'assente
che ci rende poco chiari.

Tutto scorre, inutilmente
tutto ascolti, niente impari
tutto visita il presente

tutto sembri, nulla appari
sei chi sei, non chi diventi,
non l'esame che prepari.

venerdì 21 novembre 2014

Preghiera


Questa mia richiesta e voglia
vuole mantenere fermo
il proposito, che sfoglia
quel magnifico quaderno
scritto tra le dimensioni
tra l'effimero e l'eterno.
Quei legami, connessioni
quella interdipendenza
che ci fa sentire buoni
a voler solo l'essenza.
E che rende più sincero
l'atto, il prendere coscienza,
privo d'ogni menzognero
interesse di possesso
falso, artificiale o nero.
Tutto questo può in sé stesso
farsi nominare "Amore".
Quell'incanto, quell'amplesso
con il tutto, il cui odore
dalle estremità fiutiamo
conoscendolo col cuore,
ma che il fondo non capiamo.

martedì 18 novembre 2014

Il drago

Tutto, in testa, sono io
sono, penso, sogno, vago
Giove, Bacco, un altro dio,
mi concentro e mi divago

non do corda, poi do spago
ma sentendone brusio
tutto manca, poi m'appago.
sopraggiunge questo oblio.

Ispirato da Calliope
io mi compro, e tutto pago
anche ciò che al posto mio,
un'artista, o forse un mago
vuole uccidere, ma io
voglio cavalcarlo. E' un drago.

mercoledì 12 novembre 2014

Bianco

Bianco, nero, sole caldo
vita piena, caldo mare
più si insinua, più rinsaldo

cosa sono, cosa fare.
Da quel primo mio respiro
ho vissuto per amare,

vivo, penso, amo e inspiro
ogni giorno per uscire
da me stesso ma poi espiro

per tornare in me e scoprire
fede, immensi spazi e cielo
nelle pieghe del sentire,

cosa sono, dietro il velo
che mi cela, che nasconde
al di là di quel che anelo

la mia vera essenza e infonde
pura e immacolata grazia
che mi ispira e mi confonde

che mi satura e mi sazia
che mi rende più spavaldo.
La mia anima ringrazia

sotto questo sole caldo.

lunedì 10 novembre 2014

Nero

Nero, bianco, niente intorno
come l'alba senza sole
come luce senza giorno

o silenzio di parole,
questo immenso cielo d'ombra
ci propina ciò che vuole.

Come scia sul mare, ingombra
la mia via, mi sento vinto
la mia vita non è sgombra

da quel sole che è dipinto,
sole artato e ingannatore
spento, triste, cupo e finto.

Nero come il mio dolore
che è tutt'uno con il vento
che ora vomita calore

ora soffia tradimento.
Tutto, dentro, ti consuma,
resta inutile tormento

ti convince d'esser piuma
quando piomba tutto attorno,
sputa, erutta, sbava e fuma

mentre il dì non si fa giorno.

venerdì 7 novembre 2014

Tarli

Uno un'altro, un'altro ancora
quando tutto, quando niente,
la mia testa sogna e ignora

cosa salta nella mente.
Tutto e subito, ma intanto
niente e tardi, o mai, e assente

cosa sei e resta accanto
quella nera sensazione
che ti ammanta del suo manto.

Ecco, vedo la questione
che non campa e che non muore,
ma son fermo, mi si oppone

il mio stesso e ottuso onore.
Vedo, sento, ma non parlo
sento pure l'acre odore.

Nella testa rode un tarlo
ma perché perché perché,
soffro, ma di eliminarlo

non mi perito, non c'è
oltre me chi ci lavora
e ne osservo dentro me

uno, un'altro, un'altro ancora.

mercoledì 5 novembre 2014

Acqua semplice

I livelli di realtà
sono due, sono diverse
queste nostre due metà

che sentiamo, sono perse
una dentro l'altra, intrise
delle loro controverse

gerarchie, dei loro miseri
e meschini pesi indosso,
delle loro accese assise.

A noi sembra un paradosso
ma è corretto, è naturale.
Va ridotto tutto all'osso

per assaporare il sale
che sta nel sudore asciutto
del tuo credere, né vale

quel che adesso è niente e tutto:
il sapore del sapere
come l'osso di prosciutto

non disseta, devi bere
l'acqua semplice che ha
dentro sé, dissolte intere

micro e macro verità.

martedì 4 novembre 2014

Pensa un po'

Ho capito, adesso so,
ma non so ridire cosa,
ho capito ora però,

la mia mente non riposa.
Quello. Infatti. Veramente.
Vedo, penso, ma non osa

dire cosa la mia mente.
Sta di qua, ma è anche là.
E' quel senza, che è presente

dapertutto, in verità.
Dalla logica salire,
quella logica, che ha

poca logica, e sentire
nel sostrato quell'essenza
che non cerca il divenire.

Quello che rimane, assenza
d'esperienza e evoluzione:
quel che evolve infatti è senza

fine e senza soluzione.
Ho capito, ma non so
darne la dimostrazione

né ridirlo. Pensa un po'!