lunedì 30 marzo 2015

Poeta muto

di una ingombrante attesa ho atteso te
ma eri soltanto ombra
tela sottesa scivolosa e altera
sul mio lustro parquet
di un brulicante prato ho colto un fiore
ma era soltanto bruma
placida piuma d'oca tra le braccia
gonfia di malincuore
di una sottile fede ti ho creduto
dissolta in un aprile
restai nel tempo dei tuoi falsi odori
vago poeta muto

giovedì 26 marzo 2015

Riscosse

Incerto sull'impegno di coscienza
per questa malattia, prendo le mosse
più impegnative, proprio quelle rosse
recandomi alla asl di competenza...
... per il momento non cerco la scienza
spirituale, perchè le mie riscosse
sono antibiotici contro la tosse
prescritti dal dottore per prudenza.
Una rata mi salverà la vita
fintanto che ne trovo il senso oscuro
... boh, dove avrò messo quella multa ...
e tra un pensiero e l'altro non risulta
pagata una bolletta - ero sicuro! -
ma adesso basta, che c'è la partita...

giovedì 19 marzo 2015

Accorgiti!

Accorgiti, accorgiti, accorgiti...
è il suono lento e lieve
che sentiamo da oltre l'orizzonte.
"Accorgiti, accorgiti!"
-urlano stelle in cielo, urla la neve
da sopra il monte - "basta, non si beve
acqua da quella fonte,
ma fiele amaro e rabbia, non ti accorgi?"
Che cosa sai? Che cosa ti è nascosto?
Cosa consegui, cosa?
Cammini lungo i soliti sentieri
rimanendo sul posto,
non sai nemmeno tu perché non osano
il tuoi pensieri diventare rosa
restando gemma sterile,
enigmi a cui nessuno ha mai risposto.
Accorgiti, c'è un suono di tamburo
che rulla ogni secondo,
... procedi tam procedi tam procedi...
accorgiti non vedi?
C'è altro, oltre quel muro,
reale, come è vero questo mondo...
e ama, spera, credi nel profondo
ma non a scienze o fedi
ma solo a ciò che dentro te è più puro.
Accorgiti, il mondo gira storto
e tu di conseguenza:
vestiti di foschia
soliti ignoti sfruttano in tua assenza
l'estro e la tua poesia,
c'è un sole dentro te, te ne sei accorto?

lunedì 16 marzo 2015

Canzone per te


Canzone per te
Sorrisi, cenni, intese, pochi tratti
per incontrarsi ancora
dove il fato lavora
e rende inutile vederci bene.
Quando il tuo viso si avvicina, infatti
l'anima mia sovviene
come la prima ora
vibrando come vibrisse dei gatti.
Per conquistarti, spirito invincibile
sul capo ho una corona
e l'animo si introna,
vestendosi da principe del sogno
per te, mia sposa, segno inconfondibile
del primario bisogno
d'essere una persona
degna di diventare incorruttibile.
E non è infatuazione questo metro
che misura chi sono
con la saggezza e il tono
di chi mi vuole libero ma vero,
ché portandomi in giro avanti e indietro
con dolore e pensiero,
tenerezza e perdono,
mi rende trasparente come il vetro.
Moglie, compagna, sposa, amica mia
gemella sia di psiche
che di parole amiche
antagonista del mio puro ego
che frustri senza frusta, in allegria
tu, verità che nego
di novità antiche
t'amo, di questo amore che mi indía
e si trasforma in estro, arte, poesia.

martedì 10 marzo 2015

Poeticanti

Bell'emozione, spasmo, nostalgia
amerei pure come amano i poeti
ma i sentimenti lievi, lenti e lieti
sono la gabbia di ogni poesia.

E preferiamo infatti l'omelia
che improvvisiamo facendoci preti
a giovinetti emozionati e esteti
che sfoggiano incoscienza ed aporia.

Ecco che cosa resta per la via:
inconcludenti prediche, divieti
pressappochismo cosmico, follia

impraticabili norme di asceti
immaginarie logiche, teoria
senza pratica, dietro due pareti...

sabato 7 marzo 2015

Diluvia

Diluvia, non c'è approdo, solo gocce

sulle macerie nate dai marosi,
l'acqua disegna frane sulle rocce
rimangono sentieri scivolosi,
cumuli regnano, piove a dirotto
restano neri e bagnano le armi,
il marchio, il sé, l'insegna, mentre sotto
grondano desideri i nostri carmi.
Sono lì sotto, ma ora non c'è modo
di ripararmi da questa temperie
che bagna, segna il tempo, rende brodo
i miei pensieri, acqua nelle arterie.

 

giovedì 5 marzo 2015

Soffia

Soffia leggero 
quel venticello
lama e coltello
tra falso e vero,
tra metà e intero,
tra questo e quello
tra brutto e bello
finto e sincero...
...respinge, attira
tra male e bene.
lo sento, spira
nelle mie vene,
soffia, si gira
dove conviene...

mercoledì 4 marzo 2015

Crepuscolo


Restano ombre, gli esiti del tempo
che sputa pietre, drammi della notte
della coscienza infetta, nostra casa.
Invade l'alba infetta questa notte,
diventeranno pietre quelle ombre
che attendono da tempo d'esser casa.
E senza tempo, quando quelle pietre
saranno la mia casa, anche la notte
dissiperà quelle ombre che mi infettano.

domenica 1 marzo 2015

Il brogliaccio

Sentirsi un sé, ma un sé con un accento
diventa cosa rara, come l'oro
se sei tragitto tra casa e lavoro,
moderna noia ed intrattenimento.

E dentro, sottilissimo tormento
e logorio, ed ulcera al piloro
e ribellarsi, ma cantare in coro
e domandarsi dove soffia il vento...

... ed i puntini sono sospensione
fino a sbrogliare bene il tuo brogliaccio:
tutto soppesi, ma senza opinione

tutto metti in cantina sotto ghiaccio,
restando un se, ma solo congiunzione
tra un pavimento sporco ed uno straccio.

Liberamente ispirato da