sabato 20 febbraio 2016

l'intento dominante concentrato

consegui un altro intento, qua così
l'intento concentrato dominante
senza renderti conto, in via indiretta,
ne inspiri già lo spirito strisciante 

lui chiaro, persistente, concentrato
tu di riflesso vago ed impreciso

e infatti anche se sai ogni cosa
tutto hai dimenticato qua così
vivendo una realtà farraginosa
 
ti accorgi a volte, ma ti scordi in fretta
lui no, non scorda niente, tu sei stato
disperso in varie ipotesi e diviso
 
lui è un nucleo di energia, una perfetta
concentrazione, tu una nebulosa
di un buco nero, e giri qua così,
gli giri intorno a vuoto senza posa
 
lui nero, senza volto, ben celato
tu opaco di riflesso, lui indiviso
ed ogni giorno ovunque lo si veda
lui va di bene meglio, che disdetta

lo posso fare anch'io, basta che creda
che posso starci qua, ma non così 

domenica 14 febbraio 2016

fantasia

L'immagine di un mondo nuovo e vero
voglio si imprima, come questa rima
dentro di me, la voglio dimostrare
 
per assurdo, convincendomi davvero
che qualsiasi altra prospettiva o stima
sia falsa e non corretta, e da evitare.
 
Voglio credere in me stesso, all'impossibile
che è tale solo usando quella dima
con cui riproduciamo pesi e tare.
 
Ma tutto in me è potenza del possibile
se si apre il mio reale potenziale.
Come un fiume finisce dentro il mare
aprendosi all'incommensurabile
 
così anche io, ho un portato spirituale
che sfocia altrove, oltre l'orizzonte.
E se giudicherò impraticabile
 
la mia politica convenzionale,
non adeguata a quello che ho di fronte 
inventerò una nuova strategia.
 
Come dimostra una banca  centrale
che inventa i soldi senza alcuna fonte 
non ci son limiti alla fantasia.

mercoledì 3 febbraio 2016

Il sapore della terra

Disse: siete il sapore della terra
ma se questo sapore si insciocchisse
in quale cosa si ritroverà?
 
Inabile, si getterà per terra
per farsi calpestare. Così disse
e tanti hanno pensato che in realtà
 
parlasse così, tanto per parlare.
Invece quella immagine predisse
lo stato attuale dell'umanità.
 
Siamo insciapiti infatti in questo mare
insulso di pensiero a buon mercato
impunemente calpestati, qua
così ridotti a terra da buttare.
 
Noi, sale dal sapore prelibato
ridotti a mendicare del sapore
a chi non sa di nulla e non appare.
 
Noi, sale della terra calpestato
da chi non riconosce il nostro onore
e ci usa come semplice terreno.
 
Noi, sapore oramai dimenticato
dentro un bicchiere opaco ed incolore
né mezzo vuoto, ahimè, né mezzo pieno