domenica 15 maggio 2022

Il matto

Se dovessi guardare dove metto
i piedi, se dovessi
impelagarmi in questo mondo infetto,
se dovessi, e dovrei se solo avessi
quel filo inestricabile 
che ti costringe ad essere un fruscio
di foglie sotto ai piedi.

Non è il mio campo il mondo, non è il mio 
tempo quello che vedi,
io ho il tempo semplice del tintinnio
dei mille campanelli a cui non credi,
di quel male incurabile
di cui è affetta la mia mente impura,
le idee della mia mente.

E se tu vivi la vita futura
la passata e presente,
io vivo solamente l'avventura 
la possibilità d'essere assente,
il vizio imperdonabile
d'essere tutto senza avere tetto,
come se non ci stessi,

come il più miserabile!

domenica 8 maggio 2022

Starei

Salgo là sopra, e non si vede niente,
come se fosse tipo nebbia fitta,
come se fosse quando non ci sei.

Salgo lì sopra, ma se la mia mente
quando è lì chiacchiera e non sta mai zitta,
se al cuore sento sempre quella fitta,
forse non sono lì dove dovrei.

Ma quella voce forse un po' si sente,
arriva piano ma va dritta dritta
dove, se fossi presente, starei.

domenica 1 maggio 2022

La scala

Lungo la scala che porta al mistero
si sente la fatica quotidiana
l'ombra del dubbio, l'eco dei miei torti.

Non è quindi sbagliato quel pensiero
che suggerisce che è speranza vana,
salirla, o cosa inelegante o strana
farlo restando molto bene accorti.

Per questo resto qui al gradino zero,
aspettando che si sciolga la grana
di questi calcoli grezzi e contorti.