lunedì 31 dicembre 2012

Afasica astenia

Questa nostra vita tiene
che lo spirito sovviene
all'afasica astenia
che ci coglie per la via:
le necessità son varie,
quali sono necessarie?
Cosa serve, come porre
la questione? Che ci occorre?
Ma lo spirito sa come
domandare in nostro nome
senza fare tanti giri
ha ineffabili sospiri.

Romani 8,26
ωσαυτως δε και το πνευμα συναντιλαμβανεται
τη ασθενεια ημων το γαρ τι προσευξωμεθα καθο
δει ουκ οιδαμεν αλλα αυτο το πνευμα
υπερεντυγχανει στεναγμοις αλαλητοις

sabato 29 dicembre 2012

Ieri, oggi e domani

Oggi è sempre, oggi è tutto,
aria e vento, seme e frutto,
l'erta, il passo, monte e vetta,
piano e forte, calma e fretta.

Ieri è nulla, ieri è mai,
eri niente, adesso sai,
eri terra, sei presente,
sei qualcosa, c'era il niente.

Impalpabile è domani,
sarai quello che rimani,
sarai quel che sei realmente
ogni attimo presente.

venerdì 28 dicembre 2012

Eccoti

Eccoti tempo passato,
eccoti rimproverato
eccoti mesto, subito
eccoti fiore appassito.

Eccoti tempo futuro,
eccoti incerto e insicuro,
eccoti bello e sereno
eccoti ultraterreno.

Eccoti tempo presente
eccoti, non duri niente
fermati, adesso scompare
Vattene, ora ho da fare!

giovedì 27 dicembre 2012

Re


Regna ignaro il re del mondo

regna ignaro, vuole solo
sviscerarsi nel profondo
prima di spiccare il volo.
Regna ignaro il re di cuori:
tesse l'arte del perdono
sta nel mondo, ma sta fuori
non comanda, ma è sul trono.
Regna ignaro chi è se stesso
regna ignaro chi non regna,
vive in pace, è disconnesso
dal potere che ci segna.

lunedì 24 dicembre 2012

Natale (7)

Ma dietro il gran daffare
dietro il barbuto babbo,
l'ipocrisia del dare
regali da nababbo,
rimane inalterata
quell'aria di letizia
come quando si è data
la gran bella notizia:

E' nato finalmente,
è finalmente nato,
la parola, la mente,
il dire argomentato, 
che già in principio c'era
e che era già divino
si è fatto carne vera:
adesso è quel bambino.

Sorgeva oramai l'aurora
nella città del pane
e nelle strade, ora
suonano le campane:
è festa, un bimbo è nato
una speranza sale,
il cuore è risvegliato
ogni giorno è Natale.

sabato 22 dicembre 2012

Natale (6)

"Splendore e verità
nell'alto spirituale"
si udì quel giorno là
"e in terra, inospitale
ma dove il ben s'invera
per via morfogenetica,
pace, purché sia vera
e non pace sintetica".

Splendore e vanità
sono quello che resta
nelle nostre città
conciate per la festa,
la pace nostra è guerra,
solo che non si vede:
c'è chi vuole la terra
sotto una sola fede.

venerdì 21 dicembre 2012

Natale (5)

Ma chi è venuto al mondo?
E' nato un salvatore
e nel buio profondo
di queste nostre ore
la buona novità
potrebbe essere questa
chi veglia lo saprà:
nasce chi si ridesta.

Ma chi potrà vegliare
questa notte di festa?
Chi non sa dove andare,
chi sulla propria testa
ha solo il firmamento.
Nella città dolente,
l'albero adesso è spento,
dorme oramai la gente.

giovedì 20 dicembre 2012

Natale (4)

Vegliare è l'occasione
per chi è senza dimora
d'essere testimone
della solenne ora.
Un angelo vi chiama
pastori che vegliate
perchè voi in questa trama
l'umanità incarnate!

La veglia invece ha perso
l'umanità caduta
nel mondo nostro inverso
dove fa scena muta
il vero, e l'illusione
ci parla e ci trastulla
in multiconnessione
e ci incatena al nulla.

mercoledì 19 dicembre 2012

Natale (3)

Stanotte, qui vicino
discende il gran mistero
del seme del divino
che diventa davvero
carne, bisogni e sangue,
slanci, dolori e voglie,
e il mondo intero langue
e soffre per le doglie.

Stanotte, più lontano
chi non ha mai sofferto
di stenti, il mondo sano
che vive ben coperto
e che dentro è malato
si scopre un po' più buono:
qualcosa ha regalato
a chi non serve un dono.

martedì 18 dicembre 2012

Natale (2)

Ed ecco finalmente
un posto per dormire.
Dormire, veramente
è per modo di dire.
Stanotte si travaglia
per il natale agreste:
un letto con la paglia,
le fasce come veste.

Ed ecco finalmente
si aprono le danze
la festa è per la gente,
riempirsi di pietanze.
Ma la stranezza è questa
la tradizione impone
che grassa sia la festa
ma magro sia il cenone.

lunedì 17 dicembre 2012

Natale (1)

Scendeva ormai la notte
nella città del pane
le scarpe malridotte
e le ricerche vane
di un posto per la quiete.
La notte era stellata
di luci e di comete
la luna era argentata.

Scendeva ormai la notte
nella città opulenta
che buoni intenti inghiotte
e la speranza ha spenta.
Per strada luminarie,
viandanti un po' distratti
da occupazioni varie
natale viene, infatti.

sabato 15 dicembre 2012

Effe

Estasi antica
voglia di arte
e incontri, scaglie di vita
disincantate e distanti
orpelli di mondi dimenticati
si stagliano ordinati ma bianchi
e vuoti.
Tutto appare distante.
Ora.

venerdì 14 dicembre 2012

Basiti

Non si è senza tempo
senza l'altra temperie
che ci apre la mente
e dimentico il breve
trepidare del pianto

E dimentico allora
che son fatto di carne,
e dimentico il sole,
e le tante giornate
che ho disperso per niente.

La misura è stracolma
non abbiamo futuro
e non siamo che pezzi
di una storia in disuso,
del rumore del nulla.

La ferita c'è sempre
non è ancora lenita
non è neanche lontana
dal curarsi e reclama
la sua tetra vendetta.

Siamo adesso nell'ombra
e la luce del sole
è oscurata e riflessa
dalla nostra paura
di vederci rinati.

Ma ben altra visione
ci sorprende allorquando
ci troviamo vicini
alla fonte di tutto.
E restiamo basiti.

giovedì 13 dicembre 2012

Ecco

Ecco pronto il segnale
per restare a dormire:
dire non fare il male
però il bene non dire.

Ecco pronto l'arnese
che mi rende incapace:
quel che lasciai si prese
quel che odio gli piace.

Ed è questo il trucchetto:
della vita ideale
darti solo l'effetto
e lasciarti nel male.

Ed è questo l'incanto:
da una parte ti mostro
una cosa, ma intanto
il suo opposto dimostro.

martedì 11 dicembre 2012

Lanterne

Lanterne rosse,
ardenti amori,
se luce non ci fosse
saremmo noi gli attori:
la vita s'infiamma e produce
giornate di gioie e di pianti
possiamo portar luce tutti quanti!

E luce c'è
quando c'è giorno,
ma detto tra me e te,
guardandosi un po' attorno
si vede che siamo all'oscuro,
che tutto è imperfetto ed sfocato,
che il mondo di sicuro si è incantato!

lunedì 10 dicembre 2012

Glossolalia

Qualcosa dentro cresce
ma il germoglio non esce
se il seme dell’amore
non cade a terra e muore.

Monta pian piano un'onda,
in questa notte fonda
noi ne sentiamo il canto
il trepidare, il pianto

Ascolta il tuo respiro
senti, ha cambiato giro
da dentro spira piano
il soffio ultramondano.

Ed ora freme e spinge
tra faringe e laringe
una glossolalia
divina, una poesia.

venerdì 7 dicembre 2012

Creazione

Questa presenza nostra
una cosa dimostra:
che ci siamo davvero
ma chi siamo è un mistero.

Questo vivere è un segno
dell'immenso disegno
di chi ci ha disegnato
e creato il creato.

Questo nostro sentire
una cosa vuol dire:
che c'è senso nel senso
perché in altro non penso.

Questo nostro pensiero
una cosa è davvero
perchè uno, io sento,
nel pensiero divento.

giovedì 6 dicembre 2012

L'armatura

La divina armatura
indossare, è premura
per chi muove battaglia
contro il mondo che abbaglia.

Questa colluttazione
non è certo questione
fatta di carne e ossa
che afferrare tu possa.

Con gli arconti tu lotti,
i potenti e corrotti,
chi comanda sicuro,
che da sempre è a noi oscuro,

contro chi, spirituale
specialista è del male
ed in cielo si trova,
non in terra, e gli giova.

Efesini 6,11-12
ενδυσασθε την πανοπλιαν
του θεου προς το δυνασθαι
υμας στηναι προς τας
μεθοδειας μεθοδίας του
διαβολου οτι ουκ εστιν
ημιν η παλη προς αιμα και
σαρκα αλλα προς τας αρχας
προς τας εξουσιας προς
τους κοσμοκρατορας του
σκοτους τουτου προς τα
πνευματικα της πονηριας εν
τοις επουρανιοις


mercoledì 5 dicembre 2012

Tensione

Rimanete in tensione
senza far confusione
faccia il sol bella mostra
sulla passione vostra

e non date mai spago
a chi non è mai pago
di accusarvi di tutto
senza nessun costrutto,

a chi è bravo soltanto
a rubar con l'incanto
non lasciamo tesori:
se li vuole, lavori!

Dagli oggi e domani
lavorando di mani
quando il buono si piglia
gli rendiamo pariglia.

Efesini 4,26-28

οργιζεσθε και μη αμαρτανετε ο
ηλιος μη επιδυετω επι παροργισμω
υμων μηδε διδοτε τοπον τω διαβολω
ο κλεπτων μηκετι κλεπτετω μαλλον
δε κοπιατω εργαζομενος ταις ἰδίαις
χερσιν το αγαθον ινα εχη
μεταδιδοναι τω χρειαν εχοντι

martedì 4 dicembre 2012

Elementi

Terra, spirito d'oro
delicato tesoro
timidamente schiusa
e a patimenti adusa.

Acqua, fresco sapore
dimenticato odore
vera fonte di vita
spirito archimadrita.

Aria, vento diventa
e lo spirito inventa,
viva grazia di brezza
rarefatta interezza.

Fuoco, anelito puro,
ardimento maturo,
spirito innovatore
infiammato d'amore.




lunedì 3 dicembre 2012

Trovo

Che la legge mi tende
verso il bello da fare
però il brutto compare
perché lei lo comprende. 

La persona di dentro
si compiace, s'inchina:
questa legge divina
piace tanto al mio centro.

Ma una legge "altra" c'è
e affiorare si vede
se il mio centro recede:
altri pezzi di me
muovon guerra totale
contro il nostro pensiero.

Sono ormai prigioniero
della legge  del male.

Romani 7:21-23

ευρισκω αρα τον νομον τω θελοντι εμοι ποιειν το καλον οτι εμοι το κακον παρακειται συνηδομαι γαρ τω νομω του θεου κατα τον εσω ανθρωπον βλεπω δε ετερον νομον εν τοις μελεσιν μου αντιστρατευομενον τω νομω του νοος μου και αιχμαλωτιζοντα με [εν] τω νομω της αμαρτιας τω οντι εν τοις μελεσιν μου




venerdì 30 novembre 2012

Conta

Se conta solo il fare
è il debito a imperare:
che si rispetti il patto
per il lavoro fatto!
Ma chi non fa mai niente
e conta solamente
in ciò di cui è convinto,
talmente, che si è spinto
a credere persino
nel mare del divino,
che tutti siamo uno
e tutto ci è opportuno,
quest'essere credente
sarà opportunamente
contato solo in fede
di quello che egli crede.

Romani 4,4-5
τω δε εργαζομενω ο μισθος ου
λογιζεται κατα χαριν αλλα κατα
οφειλημα τω δε μη εργαζομενω
πιστευοντι δε επι τον δικαιουντα
τον ασεβη λογιζεται η πιστις αυτου
εις δικαιοσυνην

giovedì 29 novembre 2012

Canzone per l'Italia (4)

Trovarsi un bel mestiere
è la specialità
del genio, se di qua non è fuggito:
Leonardo, se ne andò a Parigi, ma
prima divenne al seguito dei Borgia,
ingegner del potere,
avendo così ben contribuito
a crear quella cultura che ci forgia:
salir sul carro del conquistatore
fare l'araldo al proprio protettore,
ed oggi come ieri
stare coperti al fianco del potente.

Cosi questi sentieri
ci portano al presente
il mare nero incalza, ed è ingrossato
dal debito che inarrestabilmente
ci rende più insicuri e si alimenta
dei nostri desideri
e chiede indietro quello che ci ha dato,
l'anima nostra intanto ci tormenta.
Ma il sole quando sorge, sorge piano
la luce si diffonde nel pantano:
son gli occhi di una donna
ancora "pien d'amore", il nostro faro.

Italia, la tua gonna
è stata mio riparo, ora al tuo sole
canto, restituendoti parole.

mercoledì 28 novembre 2012

Canzone per l'Italia (3)

E dalla porta aperta
è entrato pian pianino
quel lato oscuro in forma di un'oracolo
che da arcano si è fatto più vicino,
ma non così da scorgere al di sotto
la parte ima e coperta,
che passa da magnifico spettacolo,
a mesto chiacchiericcio da salotto,
coprendo, col dibattere in eterno
che pure chi si oppone è di governo
molto più che di lotta,
e il compromesso storico ne è il segno.

Ma chi ti ha mai ridotta
in questo stato indegno
soltanto il pur sapiente teleoblio?
Oppure era già tempo che il tuo regno
si degradasse alfin come fu fatto?
L'unione era corrotta,
opera di paziente lavorio.
Mancavan gli italiani, poi d'un tratto
divenuta repubblica privata,
fu piano piano tutta incanalata
nell'ombra del potere
e l'ombra del potere ormai ti ha.

martedì 27 novembre 2012

Canzone per l'Italia (2)

Italia dell'amore
e del cantar di rango
sei tu la terra che ospitò il poeta,
in cui son nato, e mestamente piango.
Terra meravigliosamente ricca
d'arte, d'ingegno e onore
di gente fantasiosa, fiera e lieta,
che giorno dopo giorno s'alambicca
per riuscire a quadrare il cerchio ancora
e sopravvive ormai ora per ora.
Il tuo passato è gloria.
Abisso sembra invece il tuo presente.

In questa nostra storia,
inesorabilmente,
ricorre il tema oscuro del mistero,
quando colpita al cuore un cor si sente:
"dove sei stata cosa hai fatto mai?"
Risponde lei con boria:
"meglio un buon falso che un orrendo vero!"
Che poi vuol dir sono una donna, ormai,
come ogni donna serbo i miei segreti,
che sono orrendi e di follia repleti,
ho la virtù scoperta
e bene o male questo è il mio destino.

lunedì 26 novembre 2012

Canzone per l'Italia (1)

La canzone del sole
cantava il cantastorie
quando l'Italia era nazione infetta.
Per noi che abbiamo dentro le memorie
del mare nero e le calzette rosse,
quelle son le parole,
quella è la nostra canzone perfetta.
Da questi lidi il mio velier si mosse
per raccontare quello che è accaduto
negli ultimi trent'anni in un minuto
Perché quell'infezione.
è in circolo e l'Italia ha reso inferma.

Italia, mia nazione
un tempo terraferma
da cui il mondo intero conquistare,
adesso divenuta un pachiderma
terra vischiosa, mesta e inospitale.
Ma per quale ragione
col corpo tuo proteso verso il mare
e l'azzurro colore nazionale
guardare verso il cielo più non vuoi?
Cos'è rimasto dentro gli occhi tuoi?
E' azzurro il tuo colore?
O preferisci il marrone del fango?

giovedì 22 novembre 2012

Magia (3)

Più ti conosci e più vuoi nel profondo
diventare davvero
un fiore in questo prato detto mondo,
mostrare quel che vuole
il proprio sé, e poi bruciare al sole.
Vivere per intero
questa stagione piena di colori,
poter dire "io c'ero,
sono venuto fuori,
son diventato fiore in mezzo ai fiori".

E adesso questo voglio,
e voglio avvenga alla maniera mia,
lo dico senza orgoglio
questa e' vera magia:
che dai pensieri nasca una poesia.

mercoledì 21 novembre 2012

Magia (2)

Chi cerca sé si cerca vanamente
non cerca sé l'amore
l'amore è dappertutto, solamente
se in altro siamo presi
ad altro pure alfin ci siamo arresi.
E non c'è molto onore
nel ricercar l'amore che ci imbeve:
se abbiamo un po' di cuore
questa ricerca è breve
come trovar in vetta un po' di neve

A cosa la magia ci serve allora
se tutto ci appartiene
e non dobbiam cercare niente ancora
e tutto ci è concesso
e a nulla non abbiam libero accesso?
Nel ciel tutto si tiene
e dunque, pure se tutto possiamo,
il nostro bene viene
amando, e non sappiamo
come si fa se ci conosciamo.

Magia (1)

La magia svela contenuti oscuri
ma poi rimane spesso
avidità e velleitarismo puri.
Ma la vera magia
è questa vita che diventa mia
e mi mostra me stesso
l'ombra riflessa che il corpo rivela
e che c'indica adesso
che dietro quella tela
la verità che libera si cela.

Quando mostriamo il sé di qualcun'altro
non siam divinatori
ma ci facciamo usare in modo scaltro.
Nostro è tutto il creato
e ci appartiene come ai fiori il prato.
E noi che siamo i fiori
di questo mondo, e ci vogliam restare
vogliamo venir fuori
e non dimenticare
il nostro cuore e il fiore far sbocciare.

lunedì 19 novembre 2012

il cavallo di Troia

Voci estranee a noi stessi
ci sussurrano piano
e ci rendono vano
il parlare del vento
ed è ormai quasi spento
questo nostro sentire
stretti in mezzo alle spire
dell'incanto potente
che ci prende la mente
e conquista il non detto.
Con criterio perfetto
questa vita ci ha invasa
istallandosi in casa
dove fu il focolare.
L'abbiam fatto passare
per combatter la noia
ma è un cavallo di troia
del potere sottile
che con fare gentile
ci rinnova l'incanto
e rimangon solanto
voci estranee a noi stessi.

domenica 18 novembre 2012

La stele animata

Oh mio adorato e vissuto divano
posto davanti alla stele animata,
sopra di te questa storia incantata
rimane sempre a portata di mano.

Quando affiorando sul tuo manto frano
spengo la mente presente e passata,
si forma questa illusione fatata,
si forma e dentro ci scivolo piano.

Sogno di stare nel mondo che vedo,
quello che vedo è la sola realtà
e io ne son parte, anche se non ci credo.

Ma presto o tardi, nessuno sa quando
la vera vita si rivelerà,
spento l'incanto col telecomando.

venerdì 16 novembre 2012

Sino a quando

Sino a quando dovrò
rimandar questo dubbio
Sino a quando farò
di questo nostro fare
un posto dove andare
e di queste campane
sentirò il cupo suono?
E i dubbi fuori emergono,
come isole nel mare
l'anima vuol provare
a vivere il passato
o almeno solo un pezzo
di quel passato ancora
ed è l'ultima ora
prima che questo prezzo
diventi più salato.

Onde del mare grande,
eterna ingratitudine
questa temperie espande
a questa latitudine
le sua greve crudezza
ma si accontenta infine
d'esser leggera brezza
che porta sabbia fine.

giovedì 15 novembre 2012

L'onda (2)

Si sta formando un'onda
che viene dalla zona più profonda
del nostro profondissimo respiro
un'onda fatta a giro
si espande dapertutto
che porterà il suo frutto nella vita
all'ora stabilita
per ora tutto resta
in zona immanifesta
senza tradire gesta.

Ancora siamo qui, la notte è lunga
speriam che da catarsi l'onda funga
e che sul nostro mondo l'alba giunga.

mercoledì 14 novembre 2012

L'onda (1)

Che cosa fare adesso?
questa domanda, volentieri e spesso
si chiede chi vorrebbe saper tutto
seppur senza costrutto.
Risposte sino ad ora
non arrivano ancora, per l'appunto
nessun spunto è giunto,
non sentiamo segnali
si rimane banali
si resta tali e quali.

Ma dentro, la tua forma
s'inventa qualcos'altro e si trasforma
e poco a poco il cuore trasmutiamo.
Ma quello che facciamo
inaspettatamente
resta, apparentemente e dall'esterno,
tutto fermo a un'eterno
andare e poi venire
entrar prima di uscire
trovarsi e poi sparire.

martedì 13 novembre 2012

Ogni cosa è innocente

Ogni cosa è innocente
ma fa male a chi sente
che c'inciamperà contro:
non cercare lo scontro.
E riguardo alla carne
meglio è non mangiarne
meglio non bere vino
che ci blocchi il cammino.
E le tue convinzioni
sono solo opinioni.
Ma beato colui
che pur in tempi bui
non si giudica e approva
quel che fa, e ne ha la prova.
Chi si sta a giudicare
attraverso il suo fare
la condanna ha già vinto
perché non è convinto.
Tutto quello che fai
è una freccia che hai
se bypassa il tuo vaglio
hai mancato il bersaglio.
Romani 7,20-23 (liberamente tratto)
παντα μεν καθαρα αλλα κακον τω ανθρωπω τω δια
προσκομματος εσθιοντι καλον το μη φαγειν κρεα
μηδε πιειν οινον μηδε εν ω ο αδελφος σου
προσκοπτει συ πιστιν ην εχεις κατα σαυτον εχε
ενωπιον του θεου μακαριος ο μη κρινων εαυτον εν
ω δοκιμαζει ο δε διακρινομενος εαν φαγη
κατακεκριται οτι ουκ εκ πιστεως παν δε ο ουκ εκ
πιστεως αμαρτια εστιν

venerdì 9 novembre 2012

Felicità (2)

Ecco dov'è l'inganno:
che la felicità non è mai piena,
esser felici è pena di domani
e l'oggi già ci sfugge dalle mani
e basta la sua pena
e non ci serve portar altro affanno.
Sentite qua che razza di pretese,
dovremmo a nostre spese
non farcela sfuggire ad ogni costo,
far debiti piuttosto.

E il debito si paga
viltà presente contro ansia futura,
cura fasulla contro male certo:
ridurre il nostro mondo in un deserto
contro madre natura
per la felicità che resta vaga.
E vaga nella notte del pensiero
fantasma menzognero
che appare quanto dormono gli intenti
lasciandoli dormienti.

La notte scende piano
piena di dubbi e pregna di follie
ora il silenzio regna e nelle stie
sogna il pollame umano.

giovedì 8 novembre 2012

Felicità

Limpida era la notte
piena di luci ed ombre, ed anche piena
di voci che venivano da fuori
limpida e sonnecchiante di colori
sfumati e di una vena
di toni grigi e di linee corrotte.
Era la notte di questa contezza
chiamata contentezza
era la notte di questa realtà
detta felicità.

Felicità nascosta
dentro le pieghe oscure del rimpianto
dentro la piaga del risentimento
e diventata il più dolce tormento
e come controcanto
la ricerchiamo invano senza sosta.
Ma cosa ricerchiamo se non siamo
certi di ciò che abbiamo
e scambiamo per meta già sicura
l'amenità futura?

mercoledì 7 novembre 2012

Tristezza

Quando la tristezza
viene dal creatore
in tutta franchezza
non ci cambia il cuore
ma lavora sodo
per cambiar la mente
trova sempre il modo
di guarir la gente.

C'è però tristezza
che è di questo mondo
che, ma che stranezza
non ci cambia in fondo.
Manca una ragione
si spegne la luce,
questa è depressione
che morte produce.

2 Corinzi 7:10
η γαρ κατα θεον λυπη μετανοιαν εις σωτηριαν
αμεταμελητον εργαζεται η δε του κοσμου λυπη
θανατον κατεργαζεται

martedì 6 novembre 2012

Il drone (3)

E ancora soffia il vento
pieno di crucci e dubbi e crocevia
di tutto quel vissuto
che mescola ragione e sentimento.
E tutto quello che si e' conosciuto
come una grande onda porta via.
E dentro questo flusso noi viviamo,
è questo il nostro lusso*
rivivere il richiamo
di vite che han vissuto vanamente
che vibran come fossero una sola,
pezzetti di vissuto redivivi
che ci si attaccano come adesivi
detto in una parola:
interpersonalmente.

Ci rimettiamo tutti a questa mente
che ci ha creato con la sua parola.
Creati come drone e non per sbaglio
e, come il drone cerca il suo bersaglio,
così il pensiero vola,
imperscrutabilmente


*La parola "lusso" contiene la forza icastica del dissidio tra ciò che
si mantiene in eterno e ciò che si consuma. Se il lusso è l'esatto
opposto della moda, è tuttavia – come la moda – fondato su ciò di cui
non c'è "materialmente" bisogno, e ancora più oltre, è fondato sullo
spreco, sull'eccesso, su un surplus infinito che evoca la distruzione,
ossia tutto il contrario dell'eternità. Ora, questa distruzione,
questo potenziale infinito potlàc - che un tempo apparteneva alla
sfera del potere ed era anzi un segno esplicito dell'esercizio e della
disciplina del comando – oggi è incluso quasi "naturalmente" (cioè
"miticamente", come direbbe Barthes) in ogni cosa: è il valore
aggiunto della merce - di ordine eminentemente comunicativo -
assegnato al marketing; è la quantità di dati accatastati
nell'universo della rete; è la memoria totale circolante nel nostro
"hard-globo" (come un hard-disk costantemente esposto alla evanescenza
del "soft-world"); è un'assicurazione sulla vita che rende il nostro
stesso corpo moneta vivente

link:
http://members.xoom.it/pcalefato/new_page_7.htm

lunedì 5 novembre 2012

Il drone (2)

Viviamo in questo mondo
e siamo ormai milioni di persone
e il mondo periziamo
e più lo periziamo nel profondo
più questa nostra vita liberiamo,
rendendo vivo questo divin drone.
Da questo capiremo l'arte pura
da ciò che scopriremo
guardando la natura,
vivendo appieno l'attimo presente
come se duri il tempo un'ora sola,
amando tutto ciò che ci circonda,
vibrando nell'amore come un'onda,
detto in una parola:
appassionatamente.

Chi son, da dove vengo?
Perché sto in questo posto? Dove vado?
Qual è il mio vero nome?
A quale oscuro novero appartengo?
Mi posso liberare, e se si, come?
Questo noi ci chiediamo, e non di rado.
Ma tutte le domande che mi faccio
son l'anima che espande
le braccia in un abbraccio.
E la risposta vaga eternamente
e non ce la darà nessuna scuola,
nel vento soffia ancora come disse
il bardo della nuova apocalisse,
detto in una parola:
inesplicabilmente.

domenica 4 novembre 2012

Il drone (1)

Siamo un drone divino
si tratta adesso di volergli bene
e non e' cosa saggia
decidere perciò il nostro destino
scrivendolo con dito sulla spiaggia
lasciandolo poi al mare che va e viene.
E più vogliamo bene a questo drone,
più tutto ci appartiene
e diveniam persone,
capendo cosa chiede veramente
lo spirito che dove vuole vola.
Noi invece ci facciam portare in giro
laddove non vogliamo,  per raggiro.
Detto in una parola:
inavvertitamente.

mercoledì 31 ottobre 2012

Cantone evoluta - PS

E non vi ho detto tutto:
stiamo sbattendo contro il nostro orgoglio
quel che sappiamo non mettiamo a frutto
e non ci frega niente dei disastri
che prevedono gli astri
dicendoci: "lo so, però non voglio".
Ma che filosofia
volete che ci sia
quando siam giunti a questa conclusione:
siamo fatti di vuoto
la vita e' un'illusione
dal nulla ci evolviamo per l'ignoto.

Chi siamo non importa
importa solo il fare,
con l'anima che è morta
è vero ciò che appare.

Si fa, ma non si pensa,
si sa, ma non si crede,
la nebbia si fa densa
l'immagine è la fede.

martedì 30 ottobre 2012

Canzone evoluta (4)

Il paradosso è tale
che non mettiamo neanche in discussione
che vita diventata minerale
è prova che ci ha fatti solo il caso
e non mettiamo il naso
fuori da questa saggia conclusione.
Che tempi interessanti
per esseri pensanti:
i commedianti di questa rivista
davanti a una platea
atea e materialista
mentre del dubbio monta la marea.

Evolverci o morire, ecco il problema,
però così è mal posto,
usciamo dallo schema,
forse dovremmo vivere, piuttosto.

lunedì 29 ottobre 2012

Canzone evoluta (3)

E noi fossilizzati
ci lamentiamo delle nostre pene
vivendo questa crisi da alienati.
Però qualcuno nega tutto questo
e rende manifesto
quel che spiegò San Paolo molto bene
dicendo che il mortale
e tutto cio' che e' male
verra' inghiottito e vinto dalla vita
e noi ne siamo il segno
ed in contropartita
lo spirito divino abbiamo in pegno.

E noi siamo evoluti?
O abbiamo ancor la polvere sottile
che ci ricopre e rende ciechi e muti,
la polvere di secoli di storia
dove la nostra boria
ci resi sordi al suono piu' gentile,
la voce del creatore
che ci sussurra al cuore
di prenderci il volante della vita
e scossa via la polvere
giocare la partita
senza dover forzatamente evolvere.

sabato 27 ottobre 2012

Canzone evoluta (2)

La crisi è micidiale
è in crisi il mondo con le sue città
è in crisi il nuovo ordine mondiale
è il crisi il nostro modo di sentire
e poi dobbiamo dire
che in crisi anche il potere che ci ha.
Però non è mai in crisi
la forza che i divisi
unisce sempre (è divina legge)
perchè vuole abbracciarci
l'amor che tutto regge
noi invece preferiam fossilizzarci.

"I fossili son pietre
che un tempo erano vita primitiva"
sentiamo, ipnotizzati dalle cetre
da chi racconta che da questi sassi
muovemmo i primi passi:
gli aedi della fede evolutiva.
Ecco, l'eterno incanto
parte da questo canto:
la vita risucchiata dalla morte
e impressa nel calcare
e a noi la stessa sorte
ci cantano che ci dovrà toccare.


Canzone evoluta (1)

Ci rimarrà in eterno
la chiave che ci aprì tutti i cassetti
e che ci fece uscire dall'inverno
aprendoci le porte, quella sera
a questa primavera
che mette a nudo i pregi ed i difetti
di questa persistenza
ma usando la pazienza
possiamo farci carico degli uni
usando gli altri, infatti
sono entrambi opportuni
ed è opportuno non lasciarli intatti.

L'alba sorge davvero
su questo mondo illuminato a nuovo
e il divenire non è più un mistero
adesso lo chiamiamo evoluzione
e a tutti ci propone
d'evolvere. Sarà ma io non trovo
la via in codesta guisa
ho l'anima divisa
tra dare retta al nuovo paradigma
e prendermi il mio sè
e poi con questo stigma
evolvere soltanto un po' da me.

giovedì 25 ottobre 2012

La festa

No, questa nostra intesa, non è nostra
e resta questa festa già intrapresa
e questa nostra festa in sé non mostra
gesta che su di noi facciano presa

E resta inteso che non è una giostra
e che rimane perloppiù un po' appesa
e che è una festa mesta, che s'inchiostra
con una resa scura e poco accesa.

Però poi in cambio di questo mortorio
dobbiam sudare e venderci l'onore
per poi tornar nel nostro dormitorio.

E lì sognare un giorno di svegliarci
in un bel mondo pieno di colore
e poi di tutto ciò dimenticarci

mercoledì 24 ottobre 2012

Tutto scorre, tutto evolve.

Questa vita fa sul serio
basta ozio deleterio
basta rimanere fermi
e subire il mondo inermi.

Pur se abbiam limitatezze
non ci precludiamo altezze
miglioriamo le intenzioni
che non han limitazioni.

Nulla accade senza scopo
lo sappiamo solo dopo
opportuno è tutto quanto
l'atto impuro come il santo.

Tutto scorre verso l'alto
tutto evolve verso il salto.

lunedì 22 ottobre 2012

Che cosa rimane

Che cosa rimane
di quello che sono
la voglia più immane
l'odore del suono?

Che cosa mi resta
di mio nell'essenza
le azioni, le gesta
la pura apparenza?

Che cosa è importante
nel fuori o nel dentro
che cosa è distante
che cosa sta al centro?

Le forze, gli ardori
le lame taglienti
i suoni, gli odori
i punti salienti?

Gli sforzi, l'onore
le vie del perdono
gli sfarzi, il potere
il lampo ed il tuono?

I rivoli sparsi
di vani interessi,
le varie catarsi
il mondo e noi stessi

gli spettri e i fantasmi
dell'albero avito
le morti ed i drammi
che il tempo ha sancito?

E' tutto segnato
è tutto segreto
rimane l'indiato
d'amore repleto.

venerdì 19 ottobre 2012

Penso positivo

Siamo sempre positivi
e, sapendo che ammassati
se nel corpo siamo vivi
dal divino siam staccati,
sulla terra camminiamo
se convinti nel profondo
l'apparenza non guardiamo
non subendo questo mondo.
Positivi e ben contenti
fare massa preferiamo
col signore dei viventi
non col nostro corpo umano.
θαρρουντες ουν παντοτε και ειδοτες οτι ενδημουντες εν
τω σωματι εκδημουμεν απο του κυριου δια πιστεως γαρ
περιπατουμεν ου δια ειδους θαρρουμεν δε και
ευδοκουμεν μαλλον εκδημησαι εκ του σωματος και
ενδημησαι προς τον κυριον
2 Corinzi 5,6-8


giovedì 18 ottobre 2012

La casa e la capanna

Siamo convinti che casa nostra
la casa vera, sta solo in cielo
e la dimora che ora si mostra
è una capanna, è solo un velo

Questa capanna, fatta di paglia
non durerà, sarà distrutta
ma casa nostra, non ci si sbaglia
è quella eterna, che brilla tutta.

Ma quella casa, noi sospiriamo
che presto venga, che ci rivesta
seppur adesso, se ci pensiamo
non siamo nudi, è proprio questa.

Ma ancora stiamo nella capanna
e sospiriamo, sentiamo un peso
"non ci svestite!" e ci si affanna
perché il vestito non è già preso.

Perché il mortale, sarà ingoiato
da quella cosa chiamata vita
ed il creatore ci ha preparato
a questo scopo, questa partita.

E per venirci un po' più incontro
il suo respiro per noi è già pronto.

5:1οιδαμεν γαρ οτι εαν η επιγειος ημων οικια του σκηνους καταλυθη
οικοδομην εκ θεου εχομεν οικιαν αχειροποιητον αιωνιον εν τοις ουρανοις
5:2και γαρ εν τουτω στεναζομεν το οικητηριον ημων το εξ ουρανου
επενδυσασθαι επιποθουντες 5:3ει γε εἴγε και ενδυσαμενοι ου γυμνοι
ευρεθησομεθα 5:4και γαρ οι οντες εν τω σκηνει στεναζομεν βαρουμενοι εφ
ω ου θελομεν εκδυσασθαι αλλ επενδυσασθαι ινα καταποθη το θνητον υπο
της ζωης 5:5ο δε κατεργασαμενος ημας εις αυτο τουτο θεος ο δους ημιν
τον αρραβωνα του πνευματος

2 Corinzi 5, 1-5

martedì 16 ottobre 2012

Canzone (per l) avita (3/3)

E' tempo di far nascere in noi l'arte
sopita nel banale
del mondo cui vogliamo non far parte
e intorno a noi sentiamo quel risveglio
sentiamo sempre meglio
il nostro sottofondo musicale.
Se sei davvero tu, ti senti bene
se invece non sei tu, non ti appartiene
Il karma fa fatica
a dispiegare l'arte della vita
e poi non si sa mica
se è arte tutta nuova o è arte avita.

Adesso la bottiglia è mezza piena
di spirito d'impresa
e non mi manca l'estro né la vena
ma se vedessi il bricco mezzo vuoto
in me direi che noto
che il mondo ancora serra la sua presa.
E tutti i lunedì mi prende a laccio
e tutti i venerdì scioglie l'abbraccio
Il nostro tempo è giunto
per ora dibattiamo in mezzo al guado
ma questo non è il punto
il punto è che guadiamo assai di rado.

Sotto questo sofà, che chiamo mondo
la mia vecchia realtà, rimane in fondo
polvere lì rimasta da una vita
di lei non ho pietà
gli canterò questa canzone avita.

Canzone (per l) avita (2/3)

E' tempo di risolvere il problema.
E' tempo di cambiare
perché abbiam compreso questo schema
e se l'abbiam compreso allora è male
se il dubbio tale e quale
m'assale e mi impedisce d'operare.
Se una cosa si sa, si può parlarne
se invece non si sa, si può abusarne.
Perché tra il dire e il fatto
non c'è di mezzo il mare, solamente
ma serve pure l'atto
che in barba a tutto avviene raramente.

E' tempo di studiare ancora Dante
che l'opera divina
è intrisa tutt'intorno ed è operante
il suo profumo ancora in noi si sente
e inoltre certamente
la sorte del poeta ci è vicina
in mezzo del cammin siamo sospesi
la luce del divin ci lascia accesi
adesso è giunta l'ora
di far brillare l'astro in noi in eterno
però stentiamo ancora
perché siam tutti ancora nell'infermo

lunedì 15 ottobre 2012

Canzone (per l') avita (1/3)

Prende una forma avita la canzone
e avita è la domanda
che resta sullo sfondo e ognun si pone:
che cosa voglio fare della vita?
E alla domanda avita
rispondo sprofondando nella branda.
Sprofondo ma perché se non l'ho posta
poi cerco dentro me quella risposta?
Adesso il tempo viene
per fare uscire l'estro da me stesso
ed estromesso bene
rispondere che il tempo viene adesso.

E' tempo di fondare una ventura.
E' tempo di fiorire
perché la vita cerca l'avventura
la nostra verità è il suo piacere.
E' tempo di sapere
che quanto resta in noi non può morire.
Se vendi la realtà devi gridarla
se cerchi verità devi pensarla.
Perché non c'è sapore
che possa insaporire come il sale
che sta nel tuo sudore
e che ci abbiamo tutti bene o male.

venerdì 12 ottobre 2012

Così vicino, così lontano

La vita ogni tanto si ferma
finchè la testa riceve conferma.
Conferma di questo cammino
che da lontano si fa più vicino.

Vicino ma non lo vediamo
sappiamo che c'è, ma non ci crediamo.
Perchè non crediamo più a niente
e non ci fidiamo così ciecamente.

Ma ciechi non siamo neppure
ci rendono ciechi le nostre paure.
Paura, se ci avviciniamo
di quello che fa capire chi siamo

Chi siamo realmente è un mistero
ma non vogliamo saperlo davvero.
Davvero sappiamo assai poco
sappiamo solo giocare al quel gioco.

Il gioco di guardarsi intorno
e sopravvivere di giorno in giorno.
Ma un giorno che la via è smarrita
allora serve giocarsi la vita.
La vita ogni tanto si ferma
finchè la testa riceve conferma.

giovedì 11 ottobre 2012

Tutto è riflesso

Riflessi nel tutto
e tutto è riflesso
il seme ed il frutto,
il mondo e te stesso.

Se osservi ogni cosa
banale o un po'strana
lì dentro riposa
un te in filigrana.

Gli intenti, se vuoi
son solo uno pretesto
per prendere i tuoi
e lasciare il resto.

Che lasci o che prendi
i tuoi come i miei
null'altro comprendi
che quello che sei.

martedì 9 ottobre 2012

Mens Sana

Beh, dai, non ci abbattiamo,
che il nostro corpo umano
si sgretola pian piano
ma fa solo contorno
e il dentro è sempre sano
e si rifà ogni giorno.

Perchè questa pressione
che la vita ci impone
che dura poco o niente
ed è pure leggera,
beh, incredibilmente
la nostra gloria invera,
gloria eterna e pesante.

E questo è entusiasmante.

διο ουκ εγκακουμεν
αλλ ει και ο εξω ημων ανθρωπος διαφθειρεται
αλλ ο εσω ημων ανακαινουται
ημερα και ημερα το γαρ παραυτικα
ελαφρον της θλιψεως ἡμῶν καθ υπερβολην
εις υπερβολην αιωνιον βαρος δοξης
κατεργαζεται ημιν

2 Corinzi 4, 16-17

lunedì 8 ottobre 2012

La rima è dima

Poesie,che raccontano eresie,
versi, che raccontano universi,
membra, che non sono come sembra,
visi, che rimangono divisi,
sostanze,che non danno più speranze,
rimandi,che per noi sono comandi,
azioni, che nascondono finzioni,
vestigia e spoglie, che la grigia notte coglie,
passaggi di nubi, che rubi con lo sguardo nei paraggi,
grida di sfida, e bisbigli di consigli,
anima in disamina, ed ossame sotto esame,
atti matti, e omissioni di passioni,
mentre il ventre mente sempre,
la mente sente il niente,
in testa questa cosa resta:
la rima è prima in cima, la rima è dima!

venerdì 5 ottobre 2012

Fiore

Sono nato fiore
e fiore rimango
e rimando adesso,
dimentico spesso
perchè sono nato.
Son nato imparato
per crescere come
virgulto animato
del verbo divino.
Soggetto fatato
e fiore in un prato
dai mille colori
e fiore tra i fiori
sognare una vita
dispersa nel mare
del mondo virale
e un po' parassita
che chiamiamo terra.
Non è un fiore in serra
il fiore che sono
ma fiore che è un dono
magari reciso
ma fresco e deciso
e ben profumato
un fiore dotato
di immaginazione;
non è fiore fermo
ma fiore in azione
che distilla amore
dai petali e stami
dai dolci cascami.
L'amore mi espone:
sono nato fiore.

giovedì 4 ottobre 2012

La rima

Sono e rimango e rimango e trattengo
ancora domando, vado ed poi vengo
forse son io solo quando mi tocchi,
quando ti faccio vedere con gli occhi
che son lo specchio dell'anima mia
quella che dicono che non ci sia
che siamo fatti soltanto di carne
e infatti tanta ci piace mangiarne
Chi sono dunque perche' sono io?
Cosa?, non sento, c'è troppo brusio
Fammi capire sarei il mio sentire,
il mio avvenire? Soltanto il mio dire?
Quindi alla fine non valgo piu' niente?
E perche' l'anima se c'è e si sente
non sento al limite la sua parola?
Perchè non sente il pensiero che vola?
Vado là a prenderlo dimmi dov'è?
Ah, non sapevo che ce l'ho con me!
Adesso guardo, vediamo è quà dentro?
Ah, devo prima trovare il mio centro?
Ah, devo coglierlo qui dentro prima?
Vabbè, per ora ho trovato la rima.

mercoledì 3 ottobre 2012

Il baratro

E' il fondo,
il baratro che ci spaventa,
ma cielo, per forza!
Che cosa credete
che sia una bellezza?
Per niente, è pura schifezza,
è ignobile, è puzzo,
e manca di tutto,
non vale la pena nemmeno guardarlo,
figurati andarlo a cercare.
Il baratro è il male,
è il nostro inviato speciale
nei nostri riflessi d'abisso,
è l'ospite fisso dei nostri pensieri
è vero sia oggi che ieri
è stordisce la mente.
Il baratro ci fa presente
che in basso è vertigine e abisso
che niente di quello che abbiamo
è fisso e immutabile,
tutto diviene e si tiene,
tutto è sostanza,
su tutto l'essenza sovviene
e tutto appartiene
al nostro divino pensare.

martedì 2 ottobre 2012

Al volante

Eccoci in terra, e non sappiamo come
siamo caduti in questo posto infame
ci ricordiamo appena il nostro nome
siamo turbati dentro e abbiamo fame

la fame di sapere almeno come
possiamo uscire da questo reame
toglierci il masso che sta sull'addome
per poi cercar di superar l'esame.

Ci danno una fettina della torta,
nessuno sa la meta della gita
siamo portati in giro: è la via storta

che la diritta via è ormai smarrita,
ma adesso c'è una cosa che più importa:
stare al volante della propria vita.

lunedì 1 ottobre 2012

Avversità

L'avversità fa uscire
l'umano dalle spire,
sa quel che fa l'autore
di questo, ed è il creatore,

che certo non permette
si debba attraversare
strettoie così strette
da non poter passare:

non c'è un'avversita'
senza una via d'uscita
perche' così si fa
per migliorar la vita.

πειρασμος υμας ουκ ειληφεν
ει μη ανθρωπινος
πιστος δε ο θεος

ος ουκ εασει υμας
πειρασθηναι υπερ ο δυνασθε
αλλα ποιησει συν τω πειρασμω
και την εκβασιν
του δυνασθαι υπενεγκειν

(1 Corinzi 10:13)

giovedì 27 settembre 2012

Ogni giorno che passa

Ogni giorno che passa
la domanda è la stessa
cosa faccio? Chi sono?
Sono quello che faccio,
anche se non mi piaccio,
o c'è molto di buono
che però, per adesso
resta come inespresso
ma va bene lo stesso?
Cosa faccio è importante
perché tutto riflette
ciò che l'io gli permette
e lo rende più grande:
superare io stesso,
il passato già impresso,
non restare di gesso
ma allargare la vita
senza cedere nulla
alla vita fasulla,
l'entità parassita
che poi è sempre la stessa
ogni giorno che passa.

mercoledì 26 settembre 2012

La ballata della parola

E' solo una parola
quella che dico ancora
quella che m'innamora
della mia vita vuota
e forse non si nota
ma di sicuro c'è.
La cosa mi consola,
è solo una parola
una parola scritta
a volte, fitta fitta
a volte un poco rada
e sia che venga o vada
rimane qui con me,
perché non è mai sola
ma è viva la parola
che esce dal profondo
da chi ha creato il mondo
da chi ci ha fatto amando
un nome pronunciando
e veglia su di me
in questa nave scuola
che è solo una parola.

martedì 25 settembre 2012

La ballata del lato B

Di certo questa vita
non è una vita piana,
ricorda la gimkana
quand'eravamo piccoli
con bici un po' trabiccoli
che ci piacque così.
Questo ricordo invita
a ripensar la vita:
è vero, siamo fatti
per essere disfatti
per crescere e sfidare
le nostre pene amare
e infine siamo qui
e anche se è un po' smarrita
questa diritta vita
con tutte le storture
le cose zozze e impure
i nostri patimenti
i nostri malcontenti
il nostro lato B,
giochiamo la partita:
viviamo questa vita!

domenica 23 settembre 2012

La ballata della metro "A"

Un metro per l'amore
lo cerco ma io stesso
non se se è il mio riflesso
o è il metro al femminile
che con discreto stile
chiamiamo metro "A".
ha forse lei il colore,
del metro per l'amore?
Eppure è divertente
pensare a un espediente
che possa misurare
le tante cose amare
che questa vita ha,
trovare - ma che onore!
- un metro per l'amore
che scorra sottoterra
e faccia un po' la guerra
al nostri retroterra
che, come piante in serra
non han profondità:
prendiamo con favore
la metro per l'amore.

venerdì 21 settembre 2012

Le spire che ispirano

L'essenza della vita
distilla goccia a goccia
dicevo, e un po' mi scoccia
che sia così scontato
che il liquido fatato
ha quel sapore amaro
che rende il nostro faro
un lumicino spento
di nuovo quel tormento?
Di nuovo quella nebbia?
Non cerco nella sabbia
la via per ritornare,
non è peregrinare
dover girare in tondo.
Ma presto questo mondo
sarà dimenticato,
che se sarò pescato
dovrò per forza uscire
da queste strane spire
che avvolgono il pensiero
e, voglio essere sincero,
mi spingono alla vita.

giovedì 20 settembre 2012

Come ieri

E quanto ho detto ieri
è vero sino in fondo
il mondo è ancora tondo
perchè lui gira ancora
ma basta una parola
e lui si ferma subito
non fa nemmeno un fremito
e si dimette mesto
ma un uomo certo resto
e mi dispiace un poco
non fare questo gioco
che mi diverte tanto
il gioco del rimpianto
di quello che son stato
del grande anonimato
che sfida anche il presente
ma solo per la gente
la vita è solo questa
prendersi quel che resta
della passione antica
perchè faccio fatica
ad esser come ieri.

mercoledì 19 settembre 2012

Lo so, ma non ci credo

Sono, ma non ci credo,
perché non vedo come,
perché sarebbe un nome
che ho nominato invano,
ed è peraltro strano
che non ci creda io,
visto che c'è l'oblio
della mia vera scienza
ma posso fare senza
questa memoria arcana
perché la vera trama
ho impressa nella pelle
e ho tante cose belle
che nascono dal nulla;
la vita mi trastulla
con l'estasi del fare
perché recriminare
allora più memoria
se questa nostra gloria
dev'essere nascosta?
Lo so che è fatto apposta
lo so, ma non ci credo.

martedì 18 settembre 2012

Quattro parole

Quattro parole in croce
pronunciate senza dire
e annunciate da glorie future
quattro parole, che restano
ad indicarci che non è vita questa
quattro parole, dense di significato
quattro, per dirci
che niente è passato,
niente è peccato,
niente è toccato,
tutto è lasciato
ma nulla al caso.

Per dirci,
che evanescente è la ricerca
e vana la scoperta,
se è lasciata alla beneficenza
del proprio sé, alla scienza
del proprio tornaconto,
all'arroganza di porsi sopra tutto
ma sotto l'egida del fare a meno
del degradare, del troppo pieno.

Quattro parole in croce come allora,
sento che posso pronunciare ancora,
per riscoprir l'antico paradosso
quella pazzia che il mondo intero ha scosso.

"La parola della croce
è follia per si nuoce
vuol consumar se stesso
ma per chi vuole serbarsi
è energia, puro riflesso
del divino sviscerarsi"
1 Cor 1,18

ο λογος γαρ ο του σταυρου
τοις μεν απολλυμενοις
μωρια εστιν
τοις δε σωζομενοις
ημιν δυναμις θεου εστιν

lunedì 17 settembre 2012

Perdersi

Perdersi, senza trovarsi,
rimasti senza memoria
segnali e versi scomparsi,
eternità senza storia.

E poi ancora cercarsi
guardarsi ancora più dentro
spingersi fino a spaccarsi
per giungere al proprio centro.

Ed aspettare il silenzio
l'eco del proprio io vuoto
cercare il senso del senso,
la quiete del proprio moto.

Disinnescare l'incanto
l'esca di false carezze
e liberare quel pianto
che parte da quelle altezze.

Perdersi nella magia
del onnisciente pensiero
scorgere la propria via
la propria strada, il sentiero.

venerdì 14 settembre 2012

Filastrocca

Questa filastrocca
fatta da senari
guai a chi la tocca
parla di scenari

Tutti gli scenari
stanno in una grotta
lì qualcosa impari
se non vuoi una botta.

Lo scenario uno
è una grotta scura
non ci sta nessuno
è fa un po' paura.

Lo scenario due
è una grotta strana
pensa a cose sue
infatti e' un po' arcana.

Lo scenario tre
è una grotta argento
non riprende vita
quasi non la sento.

Lo scenario quattro
è una grotta antica
entro quatto quatto
ma non esco mica.

Lo scenario cinque
è una grotta ancora
sembra che Platone
ci sia andato a scuola

dentro questa grotta
non si vede niente
solo poche ombre
è un po' deprimente

Questa filastrocca
c'è chi la capisce
forse è pure sciocca
ma adesso finisce.

giovedì 13 settembre 2012

Pellegrino

Sono vicino, ma sono lontano,
sono pellegrino e cerco,
nel reame di circe, e mentre cerco,
le lerce strade del pellegrino
dovrò calcare ancora, e con nequizia,
strade piene di immondizia e di disagio.
Per ora, le percorro adagio,
perchè non so scrollarmi di dosso
le armi e le attrezzature,
le paure e le intenzioni,
le inclinazioni e il torto,
insomma tutta la zavorra porto.

mercoledì 12 settembre 2012

C'è luce

C'è luce in tutte le cose
c'è tempo in tutti i contesti
c'è spazio in tutti confini
c'è amore in tutti i riflessi
perchè ogni cosa riflette
la luce e contiene amore
lungo i confini del tempo
segnati dal nostro cuore.

martedì 11 settembre 2012

Ex Enos Pan Ethnos

Di uno fece
tutte le specie
e tutti gli uomini
fece istallare
orizzontandoli
in verticale,
ben definendo
con precisione
tempi e confini
d'istallazione,
sì da cercare
l'orme divine
demodulandone
la vibrazione,
e non lontano
da ciascheduno
parte il segnale
di questo uno,
in esso infatti
tutti viviamo
tutti muoviamo
e tutti siamo.
(Atti 17, 26-28)

lunedì 10 settembre 2012

Il dispositivo

Per essere positivo
voglio costruirmi
il mio il dispositivo,
ma il termine è cattivo,
è come costruirsi una disgrazia
per avere grazia.
Equipment perciò lo chiameremo,
perchè almeno,
equiparando uomo e illusione
gli do ragione, credo,
ma non per questo vedo
nello stesso modo.
Ci provo, almeno a vedere altro,
e in più, se non altro,
non sono ceco.
Si, è vero, vedo di sbieco
e di traverso si vede male,
ma non vale
dare la colpa alla fantasia,
anche se ne ho molta.
La fantasia ripiega,
mentre la vista lega,
e se non lega, paga.
Ridatemi il mio occhio,
quello che avevo sulla fronte,
che mi serve per guardare il monte
delle cose perdute.
Oh, argute astuzie,
perseguite e mai sopite,
oh, creature di una novella ingrata,
bella è la stella
che vi baciò sulla fronte,
e voi, al monte, siete andate,
e vi destate
ancora sognandolo.
Avete trovato il bandolo
della matassa del pensiero?
E' tanto bello che sembra vero,
e quasi quasi ci credo anch'io.
E mi fermo a costruirmi il mio.

domenica 9 settembre 2012

Il Bello e il Buono

Mi sono visto dentro
tra ego, io e sé
lì proprio verso il centro
e buono non ce n'è!

Perché io voglio il bello
ma chiedimi se so
concretizzare quello
e ti rispondo: no!
(romani 7,18)

venerdì 7 settembre 2012

Poesia randomica

Un diritto essenziale,
non banale,
di ogni uomo è che oltre alla morte,
si può contare sulla malasorte.

E quando l'arte arguta geme,
e niente ti viene,
e l'estro di ordinari arconti
non ti sostiene,
quando geometrie incolpevoli
si perdono in mutevoli frattali
e occasioni già escluse in partenza
come tali, non hanno precedenza,
e continuiamo ottusi
a cercar di ritrovar la vena,
chiusi in un vicoletto,
rimane nel cassetto
l'ultima arma atomica:
la poesia randomica.

Da questa,
una manina lesta,
mi ha tolto un velo,
(a volte lo fanno)
domandandomi a bruciapelo:

ci sono o ci hanno?

giovedì 6 settembre 2012

Sogno

Cielo notturno segnato dai lampi
e pioggia fitta sul ponte di tek
vorremmo dire al nocchiero: "si scampi!"
ma non ci sente e si beve un caffè

ride un pochino vedendola brutta
ha un orecchino e una bandana blù
è intenzionato a seguire la rotta
e non si ferma: ho un dejavù!

forse ricorda la mia adolescenza
quando volevo per forza arrivare
e del caffe non potevo far senza

dalla tempesta non sono scampato
non ho scampato nessuna violenza
ed alla fine non sono arrivato.

mercoledì 5 settembre 2012

Non solo

Non solo è ormai tardi, che il dado è già tratto.
Non solo le fila verranno serrate, non solo.
Non solo ingiustizie saranno compiute, non solo.
Non solo la gente non ricorderà nulla, non solo.
Non solo la mole di tutto già scalpita e freme.
Non solo per ora non siamo che eredi del nulla.
Non solo il nuovo che avanza non è benvenuto.
Non solo il destino ci tende una mano sgusciante.
Non solo, ma se non è solo, non è preoccupante.

martedì 4 settembre 2012

A buon ragione

Sole, ed oggi piove,
sole si levano le parole
per definire il senso
a questa vita.
Parole, dette
ma ben taciute,
che fanno male.
Parole che il mondo banale
fa diventare slogan,
cori ed inni alla noia.
Parole, infine,
che ripiegano su se stesse
e ricadono in terra
come gocce di pioggia fine.
Pioggia inquinata,
che reca sulla terra bagnata
i residui del veleno
che il vento porta da lontano.
Mondo grottesco, dove viviamo
questa temperie che non perdona.
Mondo imperfetto, ma che adoriamo,
e che ci manca se ci abbandona.
Mondo artefatto da un'illusione
e che ci incanta. A buon ragione.

lunedì 3 settembre 2012

Adire

Riposa anima che resta
la festa da definire
che è presto per morire o piangere,
che resta il noli me tangere
e la risposta secca della tragedia.
Rimedia però un'altro desio
che il mio non è presto né tardi
E rimanda alla dolcezza blanda,
alla bellezza che ti blandisce,
che recepisce l'altro da te,
che ti ricorda il sogno
e che al bisogno s'infiamma
e rende luminoso il cammino.
Adire bisogna le vie dell'amore,
adire ma non senza dire,
errare senza fissa dimora
negli antri degli altri e fissarsi
a guardare la vita da un altro punto di vista.
E lì rimanere quel tanto
da non rimanerne invischiati.
Adiamo e restiamo attaccati a noi stessi,
adiamo che adire si addice all'amore.
Adiamo, la vita è colore.

giovedì 30 agosto 2012

Grazie

Simile ma non uguale
e quanto vale
con questo motto
il mio essere corrotto?
Io, con questo
equivalgo, ma presto
non importa come,
mi verrà dato un nome,
e sarò solo io,
col nome mio,
ad aspettare il salto,
salto in alto
verso il destino
che rimane vicino
ma di una vicinanza
che è anche mancanza
e abbondanza insieme
come conviene
ad ogni paradosso.
Ma adesso posso
con l'immaginazione
vedere che propone
il mio menù
non voglio cercare più
me stesso,
che adesso
mi son trovato
e in questo prato
terreste,
senza finestre
voglio respirare te
arietta profumata
che altro non è
che la mia vita grata.

mercoledì 29 agosto 2012

Riso amaro

Tutto entra dapertutto,
questo costrutto
lo creai ad arte, in disparte,
e divenne motto di una vita intera.
Sincera, svogliata, arrabbiata,
passa la vita e ruba il minuto
che serve a chiedere aiuto
e si distrugge quando meno te l'aspetti.
Che rabbia, che difetti,
che giochi,
quei pochi che ancora ti va di fare,
non credere, alba, di rischiarare
questo giorno come hai fatto paziente
per tutti gli altri senza dire niente.
Dimmi alba dorata,
tu che ogni giorno t'alzi,
e fai una passeggiata:
vale la pena soffrire per chiarire?
E se fosse già tutto chiaro,
che senso avrebbe il riso?
Sarebbe un riso amaro!
Beati quelli
che non vedendo credono,
che quelli che pur vedono
ma non credono a nulla
riducono a brandelli
una vita fasulla.

martedì 28 agosto 2012

La mano lesta

Progresso se ne fa proprio pochino
e tanti sono i blocchi per la via
chi ha messo quei macigni pian pianino
non ci rendiamo conto di chi sia.

Sta lì da sempre in quell'angolino
resta nell'ombra e pare una pazzia
al più possiam vederne un pezzettino,
ma non guardarne la fisionomia.

E' mano lesta e faccia da canaglia
non improvvisa, legge lo spartito,
si prende il braccio quando gli offri un dito.

Ma non sta stare al gioco, lui si squaglia,
quando capisce che rendi pariglia
e che riprenderai quello che piglia.

lunedì 27 agosto 2012

Satollo

Sono a tavola col te, demonio,
e ti vorrei parlare.
Ma c'è tanto da mangiare,
i miei piatti preferiti,
e più mangio più mi inviti
a strafogarmi.
Sei diabolico, non parli
ma fai sempre un sorrisetto.
Buono questo, che cos'è,
dopo c'è pure un dolcetto!
E parlare? Ancora niente.
Eccomi satollo,
barcollo ma non mollo
l'espressioni serie e segrete
che giungono e s'affacciano alla mente.
Adesso basta, sono pieno,
o come dicevo da bambino,
sono empio.
Bell'esempio che do,
col mio essere nervoso e disuguale!
Si, e' vero, non banale
ma pericoloso e brusco.
Ora basta, riconosco
che mi sfugge anche il controllo.
Son satollo. Adesso parlo.
Ma dov'è finito il diavolo?
E' finito dentro il tavolo.
E si è trasformato in tarlo.
(grazie a Davide).

domenica 26 agosto 2012

Plastica

Ecco il bel volto di plastica
Che si perde nell'alba dorata
di una vita dedicata alla musica
e cresce nell'illusione
di rinverdire l'opera.
Attratta solo dal fisico e dall'estetica,
l'opera irragiungibile e' delirio piu' che tormento,
prodotto dallo sgomento e dalla testardaggine.
L'opera ha solo un marchio: il bollino di costrutto indistruttibile.
E sente, vede, e parla attraverso il nostro fisico debole.
E ci marchia col suo marchio indelebile.
Ecco il bel volto di plastica,
Fucina di tutte le specie di mostri
Che annebbiano i sensi nostri
E ci costringono a respirare a stento
Ecco il bel volto di plastica
Ecco il nostro tormento.

venerdì 24 agosto 2012

L'opera

Discreta la resa del nulla ascesa ma resta distante
e' sempre intrapresa ma dubbia
la lama distende sul velo
ed apre quel varco nel cielo
oh tenebre fitte
oh voci di dentro
non siete una vaga memoria ma voci dell'alba del tempo
del coro di ridda di esempi
di pezzi di storia che vagano
e prendono versi lontani
e stati sovrani
e nomi di troni
e dominazioni
che oscure tagliate e onorate son membra animate
dalla stessa mente
che offerse la lama al nemico per rendersi forte.
L'opera e' astratta,
l'opera e' ermetica,
l'opera e' vasta.
E basta.

giovedì 23 agosto 2012

Senza

Se so parlare agli uomini
e anche sottili entità
ma non ho amore nell'anima
è solo bla bla bla bla.

E se ho un'intuito incredibile
e son talmente ispirato
che vedo già l'invisibile
e tutto quanto ho imparato

E se ho una fede incrollabile
da fare muovere i monti
ma non ho amore nell'anima
cosa sarò in fin dei conti?

Se ogni mio avere possibile
e anche il mio corpo consumo
ma non ho amore nell'anima
che cosa avrò se non fumo?

L'amore è sempre paziente
l'amore è sempre cortese
è passione resiliente
sempre dà senza pretese.

L'amore non è un ardore
un flirt di breve durata
non gigioneggia l'amore
non e' una palla gonfiata.

Non è mai disposto male
non si cerca vanamente
non punzecchia, perché il male
non lo calcola per niente.

Non saluta l'ingiustizia
che nascosta se ne sta
mentre accoglie con letizia
la sua amica verità.
(1 Corinzi 13, 1-6)

sabato 18 agosto 2012

Di cosa va e cosa resta

L'amore tutto riveste
è il nostro cielo stellato
è cibo, bevanda e veste
a tutto resta attaccato.

L'amore ha immaginazione
e tutto immagina bello
l'amore tutto sostiene
e stiamo in terra per quello.

Dall'alto tutto proviene
e quando scende si sfalda
L'amore no, fa eccezione
e la sua forza rinsalda.

Pian piano invece svaniscono
l'intuito e l'ispirazione,
svanisce pure il comprendere,
la lingua e l'erudizione.

Perché ispirarsi è bellissimo,
sapere pure, ma è come
comprendere un corpo solido
guardando la sua sezione.

Un giorno sarà possibile
vedere da un'altra altezza
svanirà questo incantesimo
e ci sarà completezza.
(1cor 7-10)

giovedì 16 agosto 2012

Notare

Nuotare e poi notare
nel grande mare ardito
che l'infinito ci passa accanto
e non perdona disattenzioni e sviste.
Per me, anima triste,
che manco ci vedo bene,
quest'aria non è bene che si compia.
Oh, demoni del passato,
oh, figuri vari;
ditemi: siete davvero necessari?
Chi nel vostro sole
resiste a tanto calore?
Fulmini a ciel sereno,
e tanto tanto veleno
da avvelenare tutto il mare,
ma restano le acque amare per sempre?

A tutto c'è rimedio
a tutto si fa fronte,
e tutto fa vedere
lìimpronde del creatore.
Che dire della morte?
Che più forte è l'amore!



mercoledì 15 agosto 2012

Occasioni mondane

Nel morbido divano
si sente il vento nuovo
ipocrisia terrena
che ci prende la mano

Nel morbido divano
libero da questo mondo
mondo da questo morbo
che viene da lontano

Nel morbido divano
perfetto ma non dritto
redatto ma non scritto
diritto ma non legge

Nel morbido divano
denaro senza fine
tra i litiganti terzo
impero già imperante


Nel morbido divano
eterno ciondolare
vigile eppure spento
finale entusiamante..

Seduto non lo noti
è un essere normale
relitto e relittuale
dalle normali doti.

Un metodo ci sarebbe

Rimane da svelare quel mistero
di chi è celato e l'ombra si intravvede,
si maschera da falso invece è vero
è un'illusione, ma sembra vero in fede

E' il lato oscuro che si mostra intero
ma come il trucco c'è ma non si vede,
che briga, disfa e fa, si dà pensiero
è il diavoletto a cui nessuno crede.

Combatterlo però non ci conviene
visto che si nasconde così bene
e che peraltro non gliene importa.

Forse faremmo meglio a dargli un nome,
prenderlo sottobraccio non so come
e accompagnarlo fuori dalla porta.

domenica 12 agosto 2012

Il giocattolo

Un tempo quand'ero piccolo
piccolo avevo il parlare,
piccolo era anche il comprendere,
piccolo l'argomentare.

Era un sistema di minima
ma era utilissimo e bello
era anche semplice e pratico
ma poi divenne un fardello;

infatti venne la crescita
e altro dovetti affrontare
e quel perfetto giocattolo
decisi di abbandonare.
(1Cor 13,11)

sabato 11 agosto 2012

Le Banche Centrali

Ci sono quindi tre pratiche
che rimarranno tal quali
sono i pilastri del credito
sono le banche centrali:

l'attaccamento allo spirito
che ci ricorda chi siamo,
l'immaginarsi il possibile
che ci fa andare lontano,

ma soprattutto è immutabile
il patrimonio del cuore
messo da parte dall'anima
l'oro più puro: l'amore!
(1 Cor 13,13)

giovedì 9 agosto 2012

Il verso opposto

Il verso del tempo
non sfugge alla legge
diritto non regge
opposto lo tengo

tenuto ma all'erta
il tempo dovuto
per questo tributo
la mano e' un po' incerta:

il canto di prosa
che si erge ed e' desto
deve anche per questo
creare, e lui osa.

Respira e diventa
respiro e spirale
nel bene e nel male
lui non si spaventa.

La sua anima stanca
son ore che guardo
son sempre in ritardo
ma il tempo non manca

lo spazio piuttosto
rimane un confine
e giungo alla fine
ma nel verso opposto.

martedì 7 agosto 2012

Tributi

E' giusto pagare il tributo al sovrano?
Se c'è la sua mano e il suo volto
allora è strano il contrario,
ma il mondo è vario
ed oggi nessuno è ritratto
sul vile denaro
eppure sappiamo che non ci appartiene.
E dunque è bene
che scorra e ritorni lì donde è venuto.
E come il denaro dal nulla si forma
e nel nulla ritorna alla fine,
così per lo spirito nostro,
che reca l'immagine
delle fattezze divine.

lunedì 6 agosto 2012

Il vaso

Un altro diventare,
altrimenti pensare,
tutt'altro immaginare.

Che altro sono infatti,
che sono e non per caso.
Che sono certamente
che mi contiene un vaso,
perché così conviene.

L'essenza della vita
distilla goccia a goccia,
e quello che ci abbraccia
è bene che lo faccia.

E il tempo, solo il tempo
può rompere il tormento
di ciò non mi lamento:
perché non è il momento.

Ma fa che venga sera
e la presenza oscura
che non è vita vera.
non faccia più paura.

Che sia, che dia, che venga
che prenda infine vita
e che ritrovi pace
quest'anima smarrita.

Fa che, di tanto in tanto,
ci avvolga un altro manto
che questo nostro canto
non venga ancora spento
e non diventi pianto.

domenica 5 agosto 2012

Come allo specchio

Come allo specchio si mostra
quel che vediamo al presente
ma un giorno la vita nostra
vedremo direttamente;
ora c'e solo un tratteggio
e i tratti unire non so
presto vedro' quel disegno:
come io sono saprò.
(1 Cor 13,12)

mercoledì 1 agosto 2012

ci sta

è qui che si sta
ed è nel vento
che trioviamo conforto al tormento
è qui che siamo
e il respiro è corto ma mai sgomento
ma se non sento vuol dir che amo
che tutto si tiene
che tutto conviene
che tutto si ha
ci sta

martedì 31 luglio 2012

dicosopensosono

dico, e non dico se so
so, e non so poi penso
penso, e non penso che sono
sono, ma non son quello che dico
dico, e non dico se so
so, e non so poi penso
penso, e non penso che sono
sono, ma non son quello che dico
dico, e non dico se so
so, e non so poi penso
penso, e non penso che sono
sono, ma non son quello che dico
dico, e non dico se so
so, e non so poi penso
penso, e non penso che sono
sono, ma non son quello che dico
dico, e non dico se so
so, e non so poi penso
penso, e non penso che sono
sono, ma non son quello che dico
....

lunedì 30 luglio 2012

Sapere

"Per tratto sapiente
del Dio che ci ha fatto,
il mondo presente,
che tutto ha saputo,
quel Dio non ha mai conosciuto".

Sapere, per lasciarsi andare, che è facile allora raggiunger la meta,
concreta e felice diventa la vita.

Saremo sereni, che più non avremo i problemi di tutti i giorni. I
contorni non sono più chiari, e ci rituffiamo nell'uno.

Ciascuno rilasci la propria zavorra,e sotterri per terra l'ascia di guerra.

Ciascuno disponga del proprio orticello e poi sul più bello si faccia da parte.

Ciascuno sovrano ed unito alla fonte del bene, sprofondi sul proprio
divano con tutta la polvere che il tempo accumula sotto.

Non ci giudichiamo, non ora, che a fasciarci la testa si fa sempre in tempo.

Adesso si aspetti l'evento, e noi che siamo i sapienti del mondo
avremo il respiro già pronto.

E chi resta? A cosa si presta? E siamo ben messi? Cosa chiediamo a noi stessi?

"Per tratto sapiente
del Dio che ci ha fatto,
il mondo presente,
che tutto ha saputo,
quel Dio non ha mai conosciuto".

venerdì 27 luglio 2012

L'incanto

L'incanto è palese, ma tanto ci piace, ci piace pensare che va tutto bene.

L'incanto è palese, ma noi le sorprese le amiamo.

L'incanto non rende nemmeno pariglia l'incanto ci piglia.

L'incanto se non esistesse dovremmo inventarlo.

L'incanto, siamo noi però a farlo, e più ci incantiamo più stiamo tranquilli.

L'incanto non finirà mai.

Ma adesso svegliamoci oppure saremo i birilli del prossimo strike.

giovedì 26 luglio 2012

La fascia

La nave ci porta lì dove il coraggio non osa.
Riposa, bel capitano, riposa!
Se tanto ci resta, allora la festa cominci! E’ tale la rotta da non
prevedere virate.
Seguite, bei passeggeri, seguite!
Di fronte la meta, e dietro la scia, e via, con quell’ottimismo di
sempre che ci fa vedere il bicchiere già pieno.
Sereno, bel capitano, sereno!
E quei mal di pancia, sarà mal di mare, che fare? Be, non ti
crucciare, a tutto c’è sempre un rimedio, per ora c’è questa
pastiglia.
Che meraviglia, bei passeggeri, che meraviglia!
Di fronte la meta, e dietro il destino perverso, davanti la gloria e
l’onore, e che dire di tutto l’affare? Che scotta, ma noi, con le mani
d’amianto, non ce ne accorgiamo.
Ci siamo, bel capitano, ci siamo?
Qui non si scherza, qui non ci si annoia, seguite, e restate in
silenzio! Adesso la rotta è cambiata, non ve ne accorgete? Eppure,
sapete! Avete portato la fascia per farvi curare, che qui senza cura
nessuno vi lascia.
La fascia, bei passeggeri la fascia!
La fascia, bel capitano, la fascia!

mercoledì 25 luglio 2012

Convincimenti

Faro' la mia parte ma adesso è lo stesso resto in disparte?
Chi parte? Chi siete? Volete che venga anche io?
Ma e' lo stesso se resto?
Del resto io qui sono stato per poco, non gioco a ridurmi lo spazio,
son sazio e per me sono a posto così.
Lo so dovrei dirvi di si ma davvero non ho una salda opinione su
questo, che dite se resto, magari vi faccio la guardia a quel che
lasciate?
Che dite? Non lasciate niente? Vabbe, è deprimente!
Lo so che pensate, che sono codardo, ma no, non lo sono, vi chiedo
perdono ma adesso lasciatemi stare.
E' così se vi pare. Sarei un po' restio. Volere davvero che venga anche io?

Davvero, ci tengo.

OK allora vengo.

martedì 24 luglio 2012

Ottime intenzioni

Mostri d'acqua dolce e dolce casa mia.

Che malinconia, ero lì ragazzi, che belle serate, che sapienti lazzi!

Seratine estive, con le magliette corte e le ideucce morte e le
intenzioni a zero.

A zero veramente, son ottime intenzioni, ottimi spuntini, manicaretti
estivi appunto, e per fare un sunto, siamo punto e accapo.

Birra, spritz e vodka, serate all'albicocca, e discussioni vane come
vane son le rane che bollono nell'acqua mentre tutto marcisce.

E si capisce, è chiaro, ma io in fondo credo anch'io che il credo
c'entri poco. In fondo è solo un gioco quello a cui giochiamo, e
quello che speriamo è che il mondo, tutto rotto, si aggiusti
prontamente e senza fare niente.

Vabbè basta pensare, adesso voglio il mare!

lunedì 23 luglio 2012

Il grande disegno

Più in fretta adesso dobbiamo risorgere che chi ci richiama al dovere
sarà quella molla che scatta ma non è di noi che si nutre ma solo di
croce.

Adesso si può, si riprende il cammino e piano pianino si va dove era
posto quel segno che ci richiamava. Quel segno era infatti un trattino
del grande disegno che c'è. E unendo i trattini ecco che appare. Che
cosa? Non osa di lei far sapere ogni cosa. Ci basti sapere che esiste.
La vita alle volte ci bussa, ma di rado insiste.

e di nuovo

E di nuovo ci si ferma.
Non è la vita a chiedercelo. E' l'aria.
Si incontra e si prende, ci soffia nel naso.
Ci insegue. E' la via.
E' di nuovo nostra. La viviamo, la respiriamo, l'amiamo.
E, guardando in basso, vediamo la strada che abbiamo fatto e abbiamo timore.
Non adesso, non subito, non così!
E di nuovo si parte. E' l'arte.

sistemato

Ecco, l'acqua che scorre mi dice
che nel mondo non sono felice
che ancora non è tutto mio
per la vita risponde il desio.

Ho pensato e pensato ma adesso?
Sono un altro o sempre lo stesso?
Chi comanda ora in casa mia?
L'io d'un tempo o un altra follia?

Si, per me può bastare così
sono molte le strade fin qui
sono molti i sassetti sul fiume
ed è accesa la fiamma del lume.

Presto o tardi l'avventura finisce
per fortuna c'è chi lo capisce
e perciò si dovrà ringraziare
il destino che tempra e fa male.

Sempiterno vagare nel mondo
dalla terra tu arrivi giù in fondo
e una volta che in fondo sei stato
sulla terra verrai sistemato.

la via

Sogno finalmente una vita pia

Ecco l'altra vita, che porta alla luce.
Ecco quì la strada che al sogno conduce.
Infine ecco quì il sogno, conduce alla follia.

E' questa follia che vuole il mondo intero:

La follia di un posto senza re o cornici.
La follia di un dono, che si dà agli amici
Infine è folle l'estro, che poi rimane vero.

Sono mille voci di chi spera e grida:

E' arrivata sera! Voglio una preghiera!
E' arrivata sera! C'è modo e maniera!
Infine sera giunse, e cominciò la vita!

Sono mille voci, dicono così:

Ecco sono stato, ecco sono stanco.
Ecco sono nero, ecco sono bianco.
Infine sono adesso, infine sono quì.


E chi sono ora, certo non lo so.

Non lo sa la ressa che rimane dentro
non lo sa la calma che mi ispira al centro
non lo sa nemmeno l'anima che ho.

Estroriflesso

Estroriflesso e genuflesso mi chiedo: chi sono?

L'opera è palese adesso e appresso si porta la faglia di un terremoto di paglia.

Oggi io so, e so bene, ma mi conviene l'oblio che tutto si tiene ancora.

Ma funziona? No, funzionava allora ma sopra suonava la grancassa della massa.

Rubo ancora un minuto: sono tradito dal rifiuto.

Ed è un rifiutare saggio, che di vantaggio non ne vedo.

E quel che vedo è un miraggio, o forse solo un assaggio del prossimo passaggio.

Stato

Ecco chi sceglie, ecco chi compra, ecco chi consiglia.
Ecco chi da lontano ci vede a meraviglia, ecco chi si piglia tutto
senza nessuna pariglia.
Ecco chi spariglia, ecco chi guadagna ecco ci somministra la pastiglia.
Ecco chi si attorciglia attorno ai nosti parapiglia.
Ecco a chi assomiglia. Alla nostra voglia. Ci abbaglia. E veglia sulla
nostra soglia.

Ecco chi ci ha. E tutto artato. E' stato.