martedì 27 novembre 2012

Canzone per l'Italia (2)

Italia dell'amore
e del cantar di rango
sei tu la terra che ospitò il poeta,
in cui son nato, e mestamente piango.
Terra meravigliosamente ricca
d'arte, d'ingegno e onore
di gente fantasiosa, fiera e lieta,
che giorno dopo giorno s'alambicca
per riuscire a quadrare il cerchio ancora
e sopravvive ormai ora per ora.
Il tuo passato è gloria.
Abisso sembra invece il tuo presente.

In questa nostra storia,
inesorabilmente,
ricorre il tema oscuro del mistero,
quando colpita al cuore un cor si sente:
"dove sei stata cosa hai fatto mai?"
Risponde lei con boria:
"meglio un buon falso che un orrendo vero!"
Che poi vuol dir sono una donna, ormai,
come ogni donna serbo i miei segreti,
che sono orrendi e di follia repleti,
ho la virtù scoperta
e bene o male questo è il mio destino.