domenica 28 agosto 2016

genocidio

perché è normale, normale, normale
che il mondo sia strapieno di ingiustizia
che il contrario semmai che fa notizia
non c'è ancora alternativa sostanziale

è normale, normale, è naturale
ma non c'è da preoccuparsi, che ora inizia
una nuova età dell'oro e di giustizia
che porterà felicità globale

a combattere ci penseranno i buoni
chi ha in testa cosa è il male e cos'è il bene
chi ha chiarissimo in anticipo il modello

della modernità, del buono e bello,
l'esercito mondiale che interviene
estirpando le native perversioni

e pazienza se a qualcuno dà fastidio
il modo in cui è corretta la grammatica
i tempi e i modi, la teoria e pratica
dei sentimenti, cessi ogni dissidio!

perché dissidio è parente di omicidio
e la gente più è educata più è simpatica
più si adatta a questa scienza programmatica.
Ecco, questo è il moderno genocidio

domenica 21 agosto 2016

routine

proponimenti, accuse, non pensieri
residui d'onestà fuori controllo
tozzi e bocconi duri senza ammollo
per abitudine ingoiati interi

l'identità è nell'ombra dei misteri
impenetrabili fino al midollo
dorme la notte placida e sul collo
nel sangue scorrono globuli neri

tundra diventa il giardino fiorito
deserto l'emozione di un sorriso
sabbia la terra fertile del prato

non c'è nemmeno un cuore innamorato
né un fiore che non sia stato reciso 
resta solo un perché trito e ritrito 

e mentre il vero è sempre più improbabile
si ascolta la solenne litania
del tutto è verità sia come sia
e certo è solo il certificabile

l'ovvio diventa trama inconfessabile
il senso del limite pura follia 
la prosa più prosaica poesia
la realtà garbuglio inestricabile

domenica 7 agosto 2016

luigi

chi c'era, chi era fuori, chi ha sentito
chi non ricorda, chi ricorda male
chi ricordando sbraca nel banale
chi si prestò ad uccidere il ferito
 
erano tutti lì, ma senza invito
in una confusione surreale
dove qualcuno si inventò il finale
l'estro immolò all'ipocrisia di rito

quando Luigi morì senza uno sparo
ucciso per volere dire no
dall'ombra del potere immanifesto

tutto restò al suo posto, che del resto
nessuno può interrompere lo show
togliere zucchero al morire amaro

e il mondo celebrò la professione
della roulette e del gioco d'azzardo 
si fece di un filosofo un codardo
senza trovare un senso alla ragione

ancora c'è chi pensa alla questione
senza nessun rispetto né riguardo
e con inaccettabile ritardo
di nuovo steccherà la sua canzone