domenica 31 dicembre 2017

Divino non osare

Sulla divinità del non osare,
del non sentire, del dimenticare.

Non detti, pie esclusioni, motti muti,
licenze dal poetico, grottesche
ricostruzioni storiche, fiabesche 
antichità, cimeli ed altre tare.

Per farci di novità pazzesche,
e cco che ci mette su una sedia,
perdendosi le ore ed i minuti.

La pelle è una corazza per il viso
e il nulla già la cinge, già l'assedia,
la vince, l'oggi resta una tragedia, 
il divenire un senso che rifiuti.

Le circostanze fanno il pianto e riso, 
mentre la libertà muore d'inedia,
il caso e l' "è così" ci fanno a pezzi.

Occhio non veda, lacrima non unga,
bocca non parli, cuore non si spezzi,
che si diventi quello che disprezzi
per dimostrare che il mondo è diviso.

La vita non mi stuzzichi né punga
resti distratta e inutilmente lunga.

venerdì 29 dicembre 2017

Eccessi umani

Solo negli occhi resta il caldo attorno
a una carezza, alla resa al nulla,
alla potenza che viene dal centro,
al desiderio d'essere il domani

E come tutto gira, e gira intorno
tutto si cheta e l'anima si culla,
occhio non vede e fremono le mani

L'immaginabile diventa giorno,
l'oscuro notte, ed io ogni volta entro
dentro il crepuscolo dei versi strani

L'idea dimenticata resta intorno
ai pochi attimi spesi, ed è fasulla
l'aridità bagnata che da dentro
mi fa affondare nei miei eccessi umani

domenica 24 dicembre 2017

Natale 2017

Notte di attesa, notte santa, notte
di buio del pensiero, di follia,
di sterminate stelle, di magia, 
di fiaccole esitanti senza tempo.

Notte di veglia, di finestre rotte, 
di abbracci in un addiaccio, di poesia,
di poveri esitanti senza tempo.

"Amici, non temete! Questa notte
è nato chi dimora dentro il cuore
e mormora a esitanti senza tempo!"

Coscienza, essenza e gioia ininterrotte
discendono su chi veglia per ore
sul gregge, e vive senza far rumore
degli attimi esitanti senza tempo.

Quegli occhi senza velo, testimoni
di un piccolo prodigio, meraviglia!
Si sgranano le palpebre e le ciglia
degli animi esitanti senza tempo.

"Splendore splenda, musica risuoni
in alto, e in terra pace a chi si appiglia
al bene, agli esitanti senza tempo!".

Ecco quindi al dunque, alle questioni
di vita e morte, eccoci al confine,
ai limiti esitanti senza tempo.

Nasce ogni giorno e aspetta i nostri doni
il piccolo infinito, inizio e fine,
mie sono le gambine e le braccine
che gemono esitanti senza tempo.

Nel cielo brilla un sole
a mezzanotte, è il pianto
di un bimbo, come un canto,
più di mille parole,
commuove gli esitanti senza tempo!

sabato 16 dicembre 2017

Rimessa

Troppo, troppo distacco, troppo iato
tra ciò che non è ancora nel sentire
e ciò che resta immerso nelle spire
del vivere nel gorgo dei pensieri.
 
Troppo distacco, verbo, troppo fiato
troppe perlustrazioni, troppo agire
avverso, dove il senso è come ieri
 
Serve donarsi come un condannato
a credersi, a destare compromessi
con i tanti e l'uno, il monte e i suoi sentieri.
 
Serve l'utilità d'essere nato,
d'essere l'essere, che è i suoi riflessi,
le sfumature, gli annessi e connessi,
la luce e l'ombra, il vero e i suoi misteri.

venerdì 8 dicembre 2017

Soltanto qui

Io qui, soltanto qui e soltanto adesso
in nessun altro posto, in nessun sito,
in nessun risultato garantito,
cultura, mantra, manico o dovrei.

Io qui, soltanto qui senza permesso
senza autorizzazione, senza invito
senza benedizioni, senza vabbene o ok.
 
Io qui, di fronte al tutto che è dimesso,
anonimo, del tutto impersonale,
io qui, dove ci sei e non ci sei.

Io qui, senza aspettare il mio progresso
o futuribili ascensori e scale,
io qui con il mediocre ed il banale,
senza sperdermi in sogni o piagnistei. 

domenica 3 dicembre 2017

Metallica

Si sente come un fremito, un dissidio
nel cuore, ma più spesso io non c'entro
con quel che sono, che mi brucia dentro
il fuoco di una luce di tungsteno.

Non c'entro, e perlopiù neanche mi invidio
non ho presente cosa ci sia al centro
e vivo ai margini del più e del meno.

Riluce e si colora come iridio
l'essenza, se da dentro me l'irradio 
fuori di me come l'arcobaleno.

C'è chi l'accoglie e a chi può dar fastidio,
ma irriducibile come allo stadio
di puro e inossidabile palladio
resiste indomita a ogni veleno.

mercoledì 29 novembre 2017

Tran tran

Di continuo l'ebbrezza della fine
della caducità muove l'ingegno,
ed ogni testa scolpita nel legno
mostra l'infinità del divenire.

E se ci penso lascio le colline
del ripensare stanco, fuori segno 
e il domandarmi come andrà a finire.

Le lune storte di certe mattine
quando non è serata né nottata
rivelano che il sole dovrà uscire.

"Tran tran" ripete senza fine
la lavatrice, con l'aria da fata 
di casa, sempre più impegnata
a ripulire i sogni e le mie mire.

domenica 26 novembre 2017

Basti

Che questa vita basti e mi corregga
che sia per me come un immenso fuoco
degli inconsueti opposti mentre invoco
l'idea di me, il filo della trama

E che mi basti questa schiena, e regga
il peso dello sperdersi nel poco
quando si fa nemico chi ci ama.

Nulla mi prenda e nulla mi possegga,
nulla mi turbi e nulla mi sovrasti
tranne il senso che il senso si ricama.

Che basti il credere, che mi sorregga
la fede in orizzonti e cieli vasti
la musica del divenire, basti
la tiepida carezza di una lama.

venerdì 17 novembre 2017

Ascolta

Con tutto mi amerai, le tue energie,
l'essere tutto, il succo di te stesso
il midollo, le viscere, il di più,
 
le tue frasi diventino le mie,
la mia eternità, il tuo adesso
diventi questo pallido riflesso
il punto dove il sù sfiora il quaggiù,
 
le parole diventino poesie,
il vuoto pieno, il buio il mio chiarore
dove la luce visita il colore
tutto diventi rosso, giallo e blu.
 
E mi amerai cantando melodie
con tutta l'anima, con tutto il cuore,
sono il tuo Dio, ma dimmi: chi sei tu?

domenica 5 novembre 2017

Luna

Luna, strapazzi i visi che ti guardano
che ti vogliono bene, luna pazza
quel barbaglio di luce è una corazza
riflesso di una forza di difesa.
 
Le nostre lacrime non ti riguardano
non c'è fremito o pianto, o senso o razza
di tenue e malintesa resa, impazza
l'invito ad esser notte dell'attesa.
 
E tu rifletti, e gli occhi già si attardano
a leggere nei pallidi riflessi
le ombre di fantasmi di se stessi
e ipotesi che fanno poca presa.

Non ci badare, luna, che ho altri interessi
che non vedere se sei spenta o accesa.

venerdì 3 novembre 2017

Collirio

Per l'innocenza di una vita persa
dove non c'è vera realtà né sogno
colpisce e affonda dove c'è bisogno
la spada del dolore e del delirio.
 
Dal vaso di Pandora si riversano
i demoni dei quali mi vergogno
e ideali che valgono il martirio,
 
finiscono negli occhi, li attraversano
ed entrano nei gangli dei pensieri
come un inevitabile collirio.
 
Si perde il senso, l'anima è dispersa
in mezzo a questa ridda di sentieri
e mappe, guide, maghi bianchi e neri
ed civiltà che vengono da Sirio.
 

lunedì 23 ottobre 2017

Richiamo

Da queste sedie logore il richiamo
a chi diventa re per una notte,
occhio che tutto vede, ma è una svista.
 
Occhio, che tutto è visto tranne l'amo
che ci ha agganciato a queste strane rotte
l'amo degli incantesimi, di lotte
contro i mulini a vento e nebbia mista.
 
Nebbia mista di terra, e rinunciamo
ad essere l'essenza dell'essenza,
e diventiamo monito d'assenza
l'esistere purché l'io non esista
 
Da queste panche incerte navighiamo
nel mare tragico dell'esistenza
remoti film di un remoto regista.

sabato 14 ottobre 2017

Quanto ne contiene

Brezza che sciogli i dubbi e le catene
del vivere nei circoli e nel gorgo
del ritornare dove non mi accorgo,
visita questo lago poco fondo.
 
Fai te di me quel tanto che conviene,
secondo la tua via che ora non scorgo,
riempimi l'anima, il sé che ti porgo
impregnami di te da cima a fondo.
 
Portami dove il male tocca il bene,
dove regnano la calma e la tua pace,
dona la luce che sono capace
a cogliere per scorgere il profondo.
 
Riempimi quanto il cuore ne contiene
del tuo potere dolce e pervicace.
 
Da una frase di Sri Aurobindo

sabato 7 ottobre 2017

Dove sei?

Dove sei, piccolo formicolio 
dentro di me, foglio di carta bianca,
promessa, l'esserci, il senso che manca?

Dove ti trovo, tu che sono io,
conforto e pace a una bellezza stanca
a un intelletto fragile che arranca
a un desiderio vano, mai appagato?

Dove ti sei nascosto, dov'è il mio
incantesimo folle e inaspettato
dov'è l'immaginario, il più fatato
di tutti i petali della mia rosa?

Eccomi, sono là dove il brusio
dei miei pensieri tace, e dove osa
la mia realtà essere un'altra cosa.

lunedì 2 ottobre 2017

Unghie

La forza, la coscienza, la costanza,
lo spirito che viaggia senza sosta,
l'umanità in un gesto, una risposta
a una domanda eterna ed infinita.

Non è saggezza, è pura circostanza
quella realtà diametralmente opposta
che sa di morte e genera la vita.

Grumi di inascoltata rilevanza
crescono come celle tumorali
dove la volontà viene tradita.

L'infanzia cede il posto in questa danza
all'aspra adolescenza, ai temporali
dell'anima, e sorgono fatali
unghie affilate sulle nostre dita.

martedì 26 settembre 2017

Fedeltà

Ogni sussulto, ogni movimento
ogni parola, ogni increspatura
del mio umore, ogni venatura
della mia pelle, di ogni mio osso,
 
ogni pensiero, ogni sentimento
sia radicato su sostanza dura
sia che passeggi con disinvoltura 
sopra la superficie, che sia mosso
 
da chi si nutre quando è nutrimento,
dal mio inquilino santo e benedetto
che vive nel profondo del mio petto
e che è l'io sono, l'io amo, l'io posso.
 
Nient'altro accetterò, se non diretto
da questo mio futuro del momento.
 

mercoledì 23 agosto 2017

Aspirazione

L'unico amore, l'unico pensiero,
l'unico bene, l'unica presenza,
l'unica verità, l'unica essenza,
l'unico vero fuoco dentro me,

l'unico senso, l'unico sentiero,
l'unico fine, l'unica visione,
l'unica forza, l'unica ragione,
l'unica benedetta appartenenza,

l'unico sole, l'unico mistero,
l'unica luce, l'unico perché,
l'unica lettera, l'unico archè,
l'unica convincente spiegazione.

Voglio esser lì, dove non c'è tensione
tra ciò che vedo è ciò che credo e spero.

lunedì 21 agosto 2017

Inerzia

Su un prato colorito dall'estate
dove riposa il giglio addormentato
vive la mia natura, su quel prato
si ritrovano a turno il sole e l'ombra.

Si sente il vento, con le sue folate
si sente il fresco ridere dell'erba
la tenerezza dell'essere acerba
l'intensità del timo profumato.

Un candido torpore su incantate
sonorità ronzanti e la penombra
si affacciano, l'altura non è sgombra
per cogliere quel che la vita serba.

Un gregge resta a pascere nell'erba
accanto a margherite abbandonate.

martedì 15 agosto 2017

Sincerità

Tutto il mio muovermi diventi uno
con la luce luminosa del mio sole
con i colori, i suoni e le parole
che vivono e rischiarano il mio sé

Che quello che io voglio sia in ciascuno
dei piccoli pensieri ed intenzioni 
nelle profondità, nelle tensioni,
nei movimenti di chi in me vuole

Che ognuna delle parti che raduno
quando mi sveglio, vivo, sono, penso
si conformi quel volere molto denso
del mio cuore, ma senza imposizioni.

Che in modo armonico ed opportuno
io sia lo stesso dal capo alle suole

domenica 13 agosto 2017

Stili

Tutti, ciascuno, belli, brutti, santi,
fiori di loto, fiori di giardino,
sudditi o re, signori o popolino,
rapaci, mere prede, in pace o in guerra,
frutti dell'orto o coltivati in serra,
senza un perché o segnati dal destino,
buoni a nulla o con meriti importanti,
schierati apertamente o equidistanti,
rinchiusi in casa o persi nella lotta,
appesi a un filo o ancorati a terra,
eroi, soldati o vittime di guerra,
tendenti a rompersi o a tenere botta
ben guidati o sbagliando sempre rotta,
tutti, ciascuno, belli, brutti, santi.

giovedì 10 agosto 2017

La grana delle cose

Se scorgerò la grana delle cose
nell'infinito assurdo che mi assedia 
la mia dimora sarà la mia sedia 
il mio sentiero un gesto delle dita.

Se aldilà delle stelle luminose scorgerò il buio della mia tragedia l'oggi, che da domani si rimedia diventerà presenza nella vita.

Se sul livore osserverò le rose sbocciare  primavera, se vedrò 
le primule di maggio dentro un "no" l'immenso diverrà cosa finita.

E resto a riposare per un po' 
dove la terra tocca il cielo, ardita.

mercoledì 9 agosto 2017

I miei niente

a te rivolgo queste poche rime
a te, re degli abissi e delle cime 
dirigo l'attenzione e la mia attesa 

quando i miei niente sfiorano il tuo tutto
svanisce la realtà che esalta e opprime
e un soffio fragilissimo si esprime 
come una brezza sulla brace accesa

musica in cielo, in terra e dappertutto,
nelle profondità di un'incertezza,
nelle incoerenti notti a mezza altezza,
nei miei pensieri che non hanno presa

fiamma, foresta vergine, costrutto
di pace solidissima, dolcezza, 
rendimi degno della tua carezza

domenica 30 luglio 2017

Rovelli

Si crede, forse si ritiene pure,
si reputa, si giudica, si stima
o si assume così il dopo come il prima,
si interroga e si attende la risposta,

si valuta, con astrazioni pure,
si indica, lasciando che si esprima
l'ipotesi e la tesi che fa rima
spargendovi argomenti senza sosta,

si esamina, si taglia con la scure
le cose in quattro per renderle chiare,
si toglie da ogni idea le proprie tare
pesando quanto vale e quanto costa,

per poi ottenere, manco a farlo apposta
il risultato più fallimentare.

martedì 25 luglio 2017

Notturno

Sebbene l'atmosfera resti grigia
una lucetta intensa si trasmette 
dentro le viscere, rendendo strette 
sulla vita le mie elucubrazioni.

Dove la verità mi mente, ligia 
al dovere di fare il mondo a fette 
sorgono tumultuose le saette 
dell'impossibile e delle intuizioni.

Non è infrangendosi sulla battigia
che si diventa mare, ma prendendo 
il largo, dove non capisco, intendo,
dove c'è calma ma non spiegazioni.

La verità si osserva, non si apprende 
ma di notte ogni rosa sarà bigia.

sabato 22 luglio 2017

La ciotola

Di questo mi rincresce, ho molto pianto 
cose di nessunissima importanza
manca la minima significanza 
quando il pensiero fa cortocircuito.

Se ora giro intorno a quel rimpianto 
è perché c'è in qualche segreta stanza 
un sé, come una ciotola che danza
rimessa in moto da un calcio fortuito.

In questo vorticare vivo accanto 
al solito tran tran trito e ritrito, 
dove il mio poco e male è garantito 
e si può stare a titolo gratuito.

Di questo mi rincresce, ma ho capito
che è meglio non capire e avere intuito

mercoledì 19 luglio 2017

Sangue

Meglio imitare il suono degli offesi
o scimmiottare il turbine del vento
che non mostrare nessun sentimento
fissando ammutolito il palcoscenico.
 
Non che volessi recitare, intesi,
ma neanche fare mio questo tormento
e posso imaginare un altro intento
meno palesemente schizofrenico.
 
Sono cadute tutte le altre tesi
su cosa sono e cosa faccio qui,
rimane solo il "qui si fa così"
di questo incanto stolido ed astenico.
 
Non resta che ingoiare e dire si
bevendo sangue, spirito ed arsenico.

martedì 4 luglio 2017

Vitriol

L'antica via è assimilata a un laccio, 
la rete ora è chiamata libertà,
dove scappa il sottile e resta il grosso.

E se il grosso asseconda questo abbraccio 
un'altra brezza spira un po' più in là, 
nelle montagne dell'assurdità  
dove il lavoro è nero, bianco e rosso.

Lassù si scende dentro ad un crepaccio
dove c'è quanto da rettificare 
per ritrovare il quanto elementare, l'oscura luce che mi porto addosso.

Quando chi sono è dentro ciò che faccio
infatti è facile moltiplicare 
l'unicità in molteplici "io posso".

martedì 27 giugno 2017

Sala d'aspetto

Quelle sirene di cui sento il canto 
restano intrappolate nelle reti, 
le sole stanze senza più pareti
sono quelle dell'ode e del sonetto.

È in queste stanze che, di tanto in tanto, 
attiro, come attirano i magneti, 
sogni, spiriti, aneliti, segreti 
l'idea di un impossibile perfetto.

Eppure, un po' più in là, c'è puro e santo 
il profondissimo mare d'amore, 
ma in questa terra nulla fa più orrore 
del nulla, del non avere un aspetto.

Trovarsi sembra perdere le ore 
in una squallida sala d'aspetto

giovedì 22 giugno 2017

Tardi o presto

Se ho visto tutto, non ho visto questo
l'incognita del dove, quando e come
di me conosco un nome ed un cognome
ed il mio tempo è perso tra le dita.
 
Quando verrà, non sarà tardi o presto,
mi toccherà, mi chiamerà per nome,
mi prenderà di colpo, sull'addome
una precisa volontà di vita.
 
Giungerà con un semplice pretesto
per riportarmi dove sono io
il sogno inevitabilmente mio,
la calma, la tranquillità infinita.
 
L'immagine di me si è alleggerita
di fronte a tutto questo bendidìo

venerdì 16 giugno 2017

Posso

Posso imparare ad essere un gigante
a muovere montagne, a fare passi
verso l'eternità, mangiare sassi
e digerendo, trasformarli in oro,
 
o parlare le lingue di un atlante,
conoscere grammatiche e sintassi,
dire, tacendo, come se parlassi,
o non far nulla anche se lavoro,
 
o amare come il più perfetto amante,
vivere di fotoni o di ipersuono,
sentire musica restando nel frastuono
e in ogni problema trovare un tesoro.
 
Posso, posso esser tutto in un istante
ma non sarò mai più di quel che sono.

domenica 11 giugno 2017

Vento denso

Su queste terre soffia un vento denso,
l'ora racchiude un impeto sottile
ma non mi accade addosso né mi è ostile
la verità dell'ombra cielo aperto.

L'occhio si gode il senso e il controsenso 
e non disdegna il brutto, il bieco e il vile,
dove non c'è giudizio tutto è stile 
che studierò per diventare esperto

Non sogno, non rivendico, non penso, 
non temo, non parteggio, né aderisco, 
non indico, non vendico, né ambisco, 
non sono certo se non dell'incerto.

Se sono, sono seme dell'immenso 
e diventerò immenso se sparisco

giovedì 1 giugno 2017

Sentire denso

Le cose della vita, le tue sfighe
ti trattano come tratta il trattore
il terreno portando con amore
l'aratro, che lo renderà più intenso.
 
Si legge troppo poco tra le righe
trovando come trova un trovatore
che trova rime come il viaggiatore
trova la strada senza darsi un senso.
 
Crescerà il dubbio come tra le spighe
cresce l'erbaccia in un campo di grano
provare ad estirparlo adesso è vano
aspetterò che cresca mentre penso.
 
La verità scivola piano piano
tra i versi oscuri di un sentire denso.
 
 

martedì 23 maggio 2017

Dietro c'è l'io posso

Mi sento addosso un'essere inconsueto
che cela una potenza esterefatta
è una realtà, non è una forza astratta,
è la mia faccia vista in gran segreto.
 
Serio o faceto, seguo questa traccia
che mal si adatta alla mia vanità
o alla sapienza vana che non sa, 
rimane un paradosso dritto in faccia.
 
Piaccia o non piaccia, dietro c'è l'"io posso"
e se mi piacerà sarà presenza
ma gratta gratta, posso farne senza,
e di consueto non lo porto addosso.

lunedì 15 maggio 2017

Sogno

Come coriandoli le mie fatiche
doni di una tempesta senza arrivo
ineducate, essenza di un cattivo
limitare dell'alba all'orizzonte.

Memorie fresche su memorie antiche
si sovrappongono, un gesto passivo
di un degradare verso il primitivo
letto su cui distendere la fronte.
 
Ora c'è il dramma, spezza mura amiche,
la calda tranquillità di una frontiera
oggi di giorno, domani di sera
per arrivare a mezzanotte pronte
 
le nubi che mi portano sincera
la libertà che vada tutto a monte.

venerdì 5 maggio 2017

Pace sarò

Mi impegno a ricordarmi d'esser pace
piuttosto che ogni spasimo emotivo
per vivere ogni attimo che vivo
senza paura, rabbia o malumore
 
Pace sarò, voglio esserne capace
nel muovermi e nell'essere inattivo
pace sarò, con o senza un motivo
nell'ozio, nel silenzio o nel rumore.
 
E' nella pace infatti, quando tace
quell'incoscienza che mi tengo addosso
che nasce e si moltiplica l'io posso
senza mostrarsi e senza far rumore.
 
Sul davanzale è assorto un pettirosso
nella sua danza, senza far rumore.
 
liberamente tratto da:
 

la calda malinconia dell'ombra

nel crepuscolo di una notte nuova
sorge, come si incarna la penombra
una selva di domande che ci adombra
il giorno colorato di passione
 
dura quell'attimo in cui si prova
la calda malinconia dell'ombra
una tiepida attesa, mentre ingombra
di ipotesi la nostra indecisione
 
osservo al mia dolce lama, cova
sotto l'ingenuità del filo teso
la voglia d'esser finalmente preso
lassù, da un'intensissima emozione
 
e mi distraggo, mentre resta acceso,
il fuoco dell'amor che tutto trova

venerdì 28 aprile 2017

Voce

Mi impegno a sviluppare la mia voce

attorno alle mie idee e il mio sentimento

all'energia che c'è in quello che sento

così da renderla intensa e speciale.

 

Ricordandomi che ognuno ha una croce

ma insieme anche un del genio e del talento

che non si esprime con l'appiattimento

su testi e stili altrui, ma è originale.


Così, se citerò qualche altra voce

se sarà prosa, lo farò in poesia,

o farò sempre in modo che ci sia

impressa la mia impronta personale.

 

Mi impegno dare sapore e fantasia

a questa terra splendida ed atroce


liberamente tratto da:
 

martedì 25 aprile 2017

farsi vita

santa memoria, persa nella mente
attiva in alto per la via serena
la vita di domani, luna piena 
a farsi artisti, poeti e dottori

santo silenzio, pace della mente
d'una inconsueta vita che va in scena
sul palcoscenico il riso e la pena
a farsi tutti attori e spettatori

santo assoluto, mente senza mente,
occhio che tutto osserva e tutto pensa,
che dona vita, regola e dispensa
a farsi pane per rozzi avventori

santa complicità, piccola e immensa
a farsi vita in questi territori 

venerdì 21 aprile 2017

restando dove sto

Mi impegno a ricordare che c'è un piano

dietro quello che vedo e quel che faccio,

dietro ogni gesto, sguardo, voce, abbraccio

che formano la vita e ciò che sento;

 

un piano scritto da un'attenta mano

di cui si può intuire il canovaccio

e a volte udirne un timido dispaccio

posto al di là d'ogni ragionamento.

 

Se e quando saprò dove, sia lontano

o sia vicino, là mi recherò

senza nessuna remora, sennò

affinerò i miei sensi e staro attento

 

a cogliere anche un' alito di vento

restando esattamente dove sto.

 

liberamente tratto da:

http://quantum73.blogspot.it/2011/11/giuramento-del-mago-errante.html?m=1

 

martedì 18 aprile 2017

irriconoscenza

se non si può capire vale tutto
anche non ricordare più chi sono
che la questione ultima è frastuono
e la ragione segno di possesso

se so solo l'inizio, innanzitutto
allora anche il mistero mi perdono
avanzo sulle orme, lungo il cono
d'ombra del lato mistico inespresso

sale dall'alto, verso il dappertutto
il suono della mia irriconoscenza
lungi dall'essere, sono un'assenza 
che non si nota, un me non proprio stesso

giorni di festa in epoca di lutto
lungo le rive dell'autocoscienza 

giovedì 13 aprile 2017

col mio consenso

Mi impegno a ricordare che non posso
capire tutto, e non so quasi niente
che spesso posso fare solamente
le cose semplici a cui non penso.
 
Mi impegno a togliermi l'idea di dosso
di trovare soluzioni con la mente:
i problemi si sciolgono realmente
quando il sentirli si fa meno denso.
 
E solamente quando avrò rimosso
la mia importanza, avrò dato il permesso
alla versione grande di me stesso
di agire al posto mio col mio consenso.
 
Mi impegno a arrendermi a questo ingresso
del soffio incomprensibile ed immenso.

martedì 11 aprile 2017

il suono dell'assenza

Un uomo un giorno disse non penate
per quello che berrete o mangerete
desiderate prima ciò che avete
dentro di voi: il regno del colore.
 
Laddove sono io, se ci pensate
c'è la mia forza, immersa in una rete
di amore e di coscienza, nella quiete
del suono dell'assenza di rumore.
 
Le nostre vite piccole impregnate
di desideri vani sono il seme
di una vita più grande, che ora preme
per germogliare e diventare fiore.
 
Quello che ci sostenta e tiene assieme
non è cibo o bevanda, ma l'amore.

venerdì 7 aprile 2017

ho fatto tutto

Mi impegno a ricordare che ci sono,
e sto nel posto giusto ogni momento
ed i problemi, i nodi, i controvento
sono zavorra in me da lavorare.
 
Mi impegno a stare dove sto, col buono
o col cattivo tempo, pronto e attento,
perchè l'amore non è un sentimento
ma stare accanto senza giudicare.
 
Mi impegno a ricordare che se dono
amore e pace, ho già fatto tutto
perchè l'amore porta sempre frutto
con i suoi tempi e vie non sempre chiare,
 
a stare con chiunque, bello o brutto,
essere tutto e tutto e tutti amare.
 

martedì 4 aprile 2017

autorizzazione

Mi do il permesso ad essere più grande
lasciando verità consolatorie
e circoli viziosi di memorie
del lato perbenista o permaloso.
 
Mi autorizzo a una vita che si espande
oltre le tare, le piccole storie
che mi racconto, sconfitte e vittorie
di una piccola vita da tifoso,
 
per aprirmi a quella vita grande
che sta aldilà di ogni tira e molla
oltre gli spasimi fatti di colla
che rendono il pensare appiccicoso.
 
Do il mio via libera a uscire dalla bolla
in cui sono a riparo ed a riposo.

venerdì 31 marzo 2017

come un'ombra

Mi impegno a rendere oltre le parole

anche i pensieri pochi ed essenziali

e a fare in modo che io decida quali

mandare via e quali mantenere,

 

perché è pericoloso per chi vuole

percorrere sentieri non banali

tenersi in mente pensieri casuali

che restano, acquisendone il potere.

 

Come tutto è più chiaro se c'è il sole

e il sole c'è quando la mente è sgombra

non sarà chiaro, se c'è la penombra

cosa pensare, sentire e volere.

 

Mi impegno a stare appresso come un ombra

ai miei pensieri ed alle mie parole.

martedì 28 marzo 2017

uomini

L'ombra di grandi occhi non espressi
sento, come un sentire senza accordo
su una tela strappata del ricordo
la tua presenza, l'eco del tuo nome.
 
Mancano le espressioni, quei riflessi
dipinti sul tuo viso, ecco ricordo
soltanto quegli sguardi, il volto sordo
alle insulsaggini, ai perché e percome.
 
Le sopracciglia, accenti circonflessi
sopra la vita, è dura essere uomini
lume, ragione cieca che mi domini
forza e coraggio, che lo siamo eccome.
 
Adesso sei silenzio senza un nome,
sulle mie spalle senza che ti nomini.

venerdì 24 marzo 2017

ascoltare

Mi impegno ad ascoltare con pazienza

ed ascoltare più di quanto parlo

ed a parlare il minimo e nel farlo

chiedermi che ce n'è un'utilità.

 

Mi impegno a ricordare che in potenza

ogni parola crea, e quando parlo

ogni parola ha l'energia per farlo

che sia un pensiero, un mantra o un bla bla bla.

 

A utilizzare quindi con coscienza

ogni parola, perché ha il proprio costo

ed un potere, che spesso è nascosto

dal chiacchiericcio della vanità.

 

A stare accanto, ad essere presenza

senza dire la mia ad ogni costo.


liberamente tratto da:

martedì 21 marzo 2017

dimentica

dimentica chi sei, non sei mai stato
la storia dietro te non ti appartiene
ti àncora al presente, nelle vene
il sangue delle facce di chi hai accanto
 
dimentica il racconto che hai amato
l'amore nulla prende né trattiene
sorge per tutti il sole, ma conviene
dimenticarlo senza alcun rimpianto
 
dimentica l'eco di essere stato
amato, odiato, ferito, respinto
la tela non diventerà dipinto
fin quando non avrai rotto l'incanto
 
ricorda il suono del riso e del pianto
non il racconto di chi ha perso o vinto

venerdì 17 marzo 2017

discorsi

Mi impegno a ricordare che i discorsi

di spiritualità e di magia

sono parole che volano via

se non si vivono concretamente

 

E che se voglio seguire percorsi

devo conoscere qual è la via

ma sono un'esperienza che sia mia

mi può far crescere spiritualmente

 

E che là fuori non può mai opporsi

e quello che ho qui dentro, perché fuori

e dentro sono limiti illusori

della realtà che una solamente

 

Tutte le cose infatti, menti e cuori

sono riunite se vai alla sorgente

 

liberamente tratto da:

venerdì 10 marzo 2017

l'io di dentro

Mi impegno ad ascoltare l'io di dentro

prima di ogni altra conoscenza

e a ricordarmi della sua presenza

tutte le volte che dovrò decidere,

 

perché soltanto chi mi vive dentro

può dirmi cosa è giusto, con coscienza

ed ogni convinzione e ogni credenza

sono retaggi che posso recidere.

 

Mi impegno a ricordarmi che se entro

in merito al giusto e allo sbagliato

sto dividendo il mondo, e il mio mandato

è di unire piuttosto che dividere,

 

che sono umano più riesco a sorridere

e ad esser pace con tutto il creato.



liberamente tratto da:

 

martedì 7 marzo 2017

se il sole non son io non si fa giorno

piuttosto che trovare spiegazioni a questo assurdo che ci gira intorno
si può trovare un semplice ritorno
alla realtà del vivere sereno 

le mie normalità e le mie ossessioni 
sono due punte dello stesso corno
se il sole non son io non si fa giorno 
se non ho il fuoco dentro non son pieno

si tratta di osservare confusioni
di stemperarsi in un altro sentire
di frequentarsi assiduamente,
uscire
come col sole fa l'arcobaleno

c'è un essere racchiuso nelle spire
del misto di pensieri e sensazioni 

giovedì 2 marzo 2017

fluire

Mi impegno a ricordare che l'amore

non vincola, non lega né possiede

e che per rafforzare la mia fede

devo imparare a lasciare che sia,

 

fluire, perché sono un viaggiatore

errante, ed il mio viaggio non prevede

di trattenere quello in cui si crede

ma di scorrere lungo la mia via,

 

fluire, riponendo nel mio cuore

che non si perde nulla veramente

se lo si lascia andare alla corrente

per essere qualunque cosa sia.

 

Nulla infatti si perde e nulla muore

ma tutto si trasforma eternamente

 


liberamente tratto da:

 

venerdì 24 febbraio 2017

attaccamento

Mi impegno ad essere una persona
nuova ogni giorno, e a lasciare andare
la mia storia, il passato, le mie tare
per accogliere ciò che verrà dopo,
 
a rinunciare a ciò che condiziona
chi sono, per chi voglio diventare:
l'idea, la convinzione, il ragionare
che non assolve più al proprio scopo,
 
e abbandonare ciò che non risuona
con quello che mi sono ripromesso:
il fattore e l'ambiente compromesso
che mi limiteranno prima o dopo,
 
per attaccarmi solo a quel riflesso
dell'infinito che ho dentro me stesso.
 
liberamente tratto da:
 

martedì 21 febbraio 2017

riposo

sogni, paure e occhi senza volto
come visioni statiche e imperfette
faticano a trovarsi nelle strette
ipotesi che ho su cosa è il sole,
 
adesso vedo poco, e ascolto molto
immagini sfocate ed ombre nette
se l'estro spazierà quel che riflette
domani non saprà solo parole,
 
e l'indicibile che avrò raccolto
racconterà chi sono ed avrò inteso
e mi ritroverò vivo e disteso
sul mare di coscienza che ama e vuole
 
la meraviglia d'essere un risvolto
nella perfetta sfera del sospeso

venerdì 17 febbraio 2017

tale e quale

Mi impegno ad onorare i miei difetti,
i miei errori, sbagli, tradimenti
perchè non posso crescere altrimenti
solo chi sbaglia cresce in libertà
 
Ad  affrontare ciò che non ti aspetti
dolore, sofferenza, patimenti
perché solo vivendone i tormenti
posso vederne l'illusorietà
 
A cogliere così tutti gli aspetti
della realtà, il bene come il male
perchè si cresce solo nel totale
non dividendo il mondo in due metà
 
A stare nella vita, tale e quale
portando calma ed equanimità
 
liberamente tratto da:
 

martedì 14 febbraio 2017

presbiopia

arranca l'occhio tra le sopracciglia
per l'incoerente assiduità con l'altro
serve silenzio in musica, e nient'altro
per figurarsi quel che è nell'oscuro
 
guarda dovunque e vede meraviglia
dovunque il mondo è puro qualcosaltro
si scioglie il senso un nodo dopo l'altro
e vedo, sento, ascolto oltre ogni muro
 
antiche e pie illusioni mi scompiglia
la sua imperturbabile esattezza
divina presbiopia che mi accarezza
donandomi una vista da futuro
 
occhio che tutto vede, e tutto piglia
esaminando in fede e lucentezza

venerdì 10 febbraio 2017

veleni

Mi impegno a rifiutare il mio "non sono",
che vive intossicandomi di fumo
denso di attaccamenti, di consumo,
di inutili bisogni che non ho,
 
di approvazioni vane, d'esser prono
al demone di turno, a quel profumo
di sicurezza falsa quando assumo
il controllo di quello che non so.
 
Mi impegno a non assumere quel tono
di chi conosce, e non conosce niente
parlare o scrivere unicamente
del mio vissuto, e non di idee che ho.
 
Mi impegno a non sforzarmi inutilmente
per dimostrare quello che non sono.

liberamente tratto da:

 
 

martedì 7 febbraio 2017

L'estro e l'ego

Accade come accade tutto il giorno
che occorre esserci per esser luce
mentre la divisione ci riduce
ad esser falsamente verità.
 
Trasuda l'ego antinomie a contorno
dei luridi problemi che ricuce
con tanta abilità, l'estro riluce
di splendida bellezza e di bontà.
 
la mente paga dazio, l'ozio è scorno,
è vaga la bellezza di una rosa
si tende a preferirgli ogni altra  cosa,
un aldiqua che salvi l'aldiqua.
 
Mentre preparo l'intimo ritorno
una farfalla vola senza posa.

venerdì 3 febbraio 2017

senza far rumore

mi impegno a ritrovare e investigare
l'autentico potere, quell'io posso
che è nascosto, silente come il rosso
sangue che scorre senza far rumore
 
e se io posso, non è mio il potere
se non ricordo, voglio ricordare
e se io posso, non posso parlare
di come scende senza far rumore
 
e quando un giorno avrò necessità
di esprimerlo, e così farlo vedere
ricorderò che tutto il mio sapere
mi fu donato senza far rumore
 
così, se insegnerò, sarà soltanto
il modo di trovarlo, a chi non sa
che è dappertutto in grande quantità
se guardi attorno senza far rumore
 
mi impegno a conservare lo stupore
di fronte al vivere, al riso e al pianto
essere pace con chi mi sta accanto
e a farmi luce senza far rumore
 
liberamente tratto da:
 
 

mercoledì 1 febbraio 2017

vitale

l'infinità, il silenzio della mente
soffia su direzioni inesplorate
dove non ci son anime annoiate
appollaiate su una vita in pena
 
l'intima essenza rende chiaramente
cosa si trova dietro quelle annate
grigie di fumo denso, d'estro a rate
di vita con il cuore in altalena
 
oggi lo vedo più nitidamente,
dura è la legge che mi condanna adesso
ad essere il guardiano di me stesso
mentre la vita sta cambiando scena
 
nel fitto avvicendarsi non si sente
la vita ch'entra senza il mio permesso

venerdì 27 gennaio 2017

devo domandare

se devo, allora devo eternamente
andare dove il cuore mi comanda
dove non c'è risposta, c'è domanda
dove dovere è vera verità
 
se devo, devo dire apertamente
che non aspetto manna che si manda
a chi si aspetta che l'aura si espanda
quando si mangia pane d'aldilà
 
se devo, devo osare avidamente
le cose semplici che non so fare
che l'orizzonte porta dove il mare
si infrange sulla solida realtà
 
ma cosa devo fare veramente?
non lo so ancora, devo domandare

mercoledì 11 gennaio 2017

schivo ma non schiavo








l'onda rifrange sempre nell'altrove
nei retrocessi aspetti del tuo mare
ed è impossibile che buone nuove
prendano questa strada senza osare

dura necessità non è il mio dove
e il vento soffia dove più gli pare
portando quell'amor che tutto muove:
lì quel che sono voglio riportare 

e non mi turba neanche l'impressione
d'essere altro, un vero alternativo
un campione dell'ovvia antiopinone

e se il mio animo è timido e schivo
non posso sopportare d'esser clone
che schivo non è schiavo, e allora vivo

mercoledì 4 gennaio 2017

calma piatta

l'ora non è, resta senza lancette 
come un sorriso spento 
non spira nessun vento 
su queste vele timide e imperfette

domande malrisposte, un firmamento 
sopra pensieri a fette
e ipotesi non dette
di una vita inventata sul momento

quando sul mio ritratto
scivolerà violenta una carezza
potrei innamorarmi tutto a un tratto

ma adesso non c'è un refolo, una brezza
che soffi, vive l'animo distratto
indeterminatezza