venerdì 30 novembre 2012

Conta

Se conta solo il fare
è il debito a imperare:
che si rispetti il patto
per il lavoro fatto!
Ma chi non fa mai niente
e conta solamente
in ciò di cui è convinto,
talmente, che si è spinto
a credere persino
nel mare del divino,
che tutti siamo uno
e tutto ci è opportuno,
quest'essere credente
sarà opportunamente
contato solo in fede
di quello che egli crede.

Romani 4,4-5
τω δε εργαζομενω ο μισθος ου
λογιζεται κατα χαριν αλλα κατα
οφειλημα τω δε μη εργαζομενω
πιστευοντι δε επι τον δικαιουντα
τον ασεβη λογιζεται η πιστις αυτου
εις δικαιοσυνην

giovedì 29 novembre 2012

Canzone per l'Italia (4)

Trovarsi un bel mestiere
è la specialità
del genio, se di qua non è fuggito:
Leonardo, se ne andò a Parigi, ma
prima divenne al seguito dei Borgia,
ingegner del potere,
avendo così ben contribuito
a crear quella cultura che ci forgia:
salir sul carro del conquistatore
fare l'araldo al proprio protettore,
ed oggi come ieri
stare coperti al fianco del potente.

Cosi questi sentieri
ci portano al presente
il mare nero incalza, ed è ingrossato
dal debito che inarrestabilmente
ci rende più insicuri e si alimenta
dei nostri desideri
e chiede indietro quello che ci ha dato,
l'anima nostra intanto ci tormenta.
Ma il sole quando sorge, sorge piano
la luce si diffonde nel pantano:
son gli occhi di una donna
ancora "pien d'amore", il nostro faro.

Italia, la tua gonna
è stata mio riparo, ora al tuo sole
canto, restituendoti parole.

mercoledì 28 novembre 2012

Canzone per l'Italia (3)

E dalla porta aperta
è entrato pian pianino
quel lato oscuro in forma di un'oracolo
che da arcano si è fatto più vicino,
ma non così da scorgere al di sotto
la parte ima e coperta,
che passa da magnifico spettacolo,
a mesto chiacchiericcio da salotto,
coprendo, col dibattere in eterno
che pure chi si oppone è di governo
molto più che di lotta,
e il compromesso storico ne è il segno.

Ma chi ti ha mai ridotta
in questo stato indegno
soltanto il pur sapiente teleoblio?
Oppure era già tempo che il tuo regno
si degradasse alfin come fu fatto?
L'unione era corrotta,
opera di paziente lavorio.
Mancavan gli italiani, poi d'un tratto
divenuta repubblica privata,
fu piano piano tutta incanalata
nell'ombra del potere
e l'ombra del potere ormai ti ha.

martedì 27 novembre 2012

Canzone per l'Italia (2)

Italia dell'amore
e del cantar di rango
sei tu la terra che ospitò il poeta,
in cui son nato, e mestamente piango.
Terra meravigliosamente ricca
d'arte, d'ingegno e onore
di gente fantasiosa, fiera e lieta,
che giorno dopo giorno s'alambicca
per riuscire a quadrare il cerchio ancora
e sopravvive ormai ora per ora.
Il tuo passato è gloria.
Abisso sembra invece il tuo presente.

In questa nostra storia,
inesorabilmente,
ricorre il tema oscuro del mistero,
quando colpita al cuore un cor si sente:
"dove sei stata cosa hai fatto mai?"
Risponde lei con boria:
"meglio un buon falso che un orrendo vero!"
Che poi vuol dir sono una donna, ormai,
come ogni donna serbo i miei segreti,
che sono orrendi e di follia repleti,
ho la virtù scoperta
e bene o male questo è il mio destino.

lunedì 26 novembre 2012

Canzone per l'Italia (1)

La canzone del sole
cantava il cantastorie
quando l'Italia era nazione infetta.
Per noi che abbiamo dentro le memorie
del mare nero e le calzette rosse,
quelle son le parole,
quella è la nostra canzone perfetta.
Da questi lidi il mio velier si mosse
per raccontare quello che è accaduto
negli ultimi trent'anni in un minuto
Perché quell'infezione.
è in circolo e l'Italia ha reso inferma.

Italia, mia nazione
un tempo terraferma
da cui il mondo intero conquistare,
adesso divenuta un pachiderma
terra vischiosa, mesta e inospitale.
Ma per quale ragione
col corpo tuo proteso verso il mare
e l'azzurro colore nazionale
guardare verso il cielo più non vuoi?
Cos'è rimasto dentro gli occhi tuoi?
E' azzurro il tuo colore?
O preferisci il marrone del fango?

giovedì 22 novembre 2012

Magia (3)

Più ti conosci e più vuoi nel profondo
diventare davvero
un fiore in questo prato detto mondo,
mostrare quel che vuole
il proprio sé, e poi bruciare al sole.
Vivere per intero
questa stagione piena di colori,
poter dire "io c'ero,
sono venuto fuori,
son diventato fiore in mezzo ai fiori".

E adesso questo voglio,
e voglio avvenga alla maniera mia,
lo dico senza orgoglio
questa e' vera magia:
che dai pensieri nasca una poesia.

mercoledì 21 novembre 2012

Magia (2)

Chi cerca sé si cerca vanamente
non cerca sé l'amore
l'amore è dappertutto, solamente
se in altro siamo presi
ad altro pure alfin ci siamo arresi.
E non c'è molto onore
nel ricercar l'amore che ci imbeve:
se abbiamo un po' di cuore
questa ricerca è breve
come trovar in vetta un po' di neve

A cosa la magia ci serve allora
se tutto ci appartiene
e non dobbiam cercare niente ancora
e tutto ci è concesso
e a nulla non abbiam libero accesso?
Nel ciel tutto si tiene
e dunque, pure se tutto possiamo,
il nostro bene viene
amando, e non sappiamo
come si fa se ci conosciamo.

Magia (1)

La magia svela contenuti oscuri
ma poi rimane spesso
avidità e velleitarismo puri.
Ma la vera magia
è questa vita che diventa mia
e mi mostra me stesso
l'ombra riflessa che il corpo rivela
e che c'indica adesso
che dietro quella tela
la verità che libera si cela.

Quando mostriamo il sé di qualcun'altro
non siam divinatori
ma ci facciamo usare in modo scaltro.
Nostro è tutto il creato
e ci appartiene come ai fiori il prato.
E noi che siamo i fiori
di questo mondo, e ci vogliam restare
vogliamo venir fuori
e non dimenticare
il nostro cuore e il fiore far sbocciare.

lunedì 19 novembre 2012

il cavallo di Troia

Voci estranee a noi stessi
ci sussurrano piano
e ci rendono vano
il parlare del vento
ed è ormai quasi spento
questo nostro sentire
stretti in mezzo alle spire
dell'incanto potente
che ci prende la mente
e conquista il non detto.
Con criterio perfetto
questa vita ci ha invasa
istallandosi in casa
dove fu il focolare.
L'abbiam fatto passare
per combatter la noia
ma è un cavallo di troia
del potere sottile
che con fare gentile
ci rinnova l'incanto
e rimangon solanto
voci estranee a noi stessi.

domenica 18 novembre 2012

La stele animata

Oh mio adorato e vissuto divano
posto davanti alla stele animata,
sopra di te questa storia incantata
rimane sempre a portata di mano.

Quando affiorando sul tuo manto frano
spengo la mente presente e passata,
si forma questa illusione fatata,
si forma e dentro ci scivolo piano.

Sogno di stare nel mondo che vedo,
quello che vedo è la sola realtà
e io ne son parte, anche se non ci credo.

Ma presto o tardi, nessuno sa quando
la vera vita si rivelerà,
spento l'incanto col telecomando.

venerdì 16 novembre 2012

Sino a quando

Sino a quando dovrò
rimandar questo dubbio
Sino a quando farò
di questo nostro fare
un posto dove andare
e di queste campane
sentirò il cupo suono?
E i dubbi fuori emergono,
come isole nel mare
l'anima vuol provare
a vivere il passato
o almeno solo un pezzo
di quel passato ancora
ed è l'ultima ora
prima che questo prezzo
diventi più salato.

Onde del mare grande,
eterna ingratitudine
questa temperie espande
a questa latitudine
le sua greve crudezza
ma si accontenta infine
d'esser leggera brezza
che porta sabbia fine.

giovedì 15 novembre 2012

L'onda (2)

Si sta formando un'onda
che viene dalla zona più profonda
del nostro profondissimo respiro
un'onda fatta a giro
si espande dapertutto
che porterà il suo frutto nella vita
all'ora stabilita
per ora tutto resta
in zona immanifesta
senza tradire gesta.

Ancora siamo qui, la notte è lunga
speriam che da catarsi l'onda funga
e che sul nostro mondo l'alba giunga.

mercoledì 14 novembre 2012

L'onda (1)

Che cosa fare adesso?
questa domanda, volentieri e spesso
si chiede chi vorrebbe saper tutto
seppur senza costrutto.
Risposte sino ad ora
non arrivano ancora, per l'appunto
nessun spunto è giunto,
non sentiamo segnali
si rimane banali
si resta tali e quali.

Ma dentro, la tua forma
s'inventa qualcos'altro e si trasforma
e poco a poco il cuore trasmutiamo.
Ma quello che facciamo
inaspettatamente
resta, apparentemente e dall'esterno,
tutto fermo a un'eterno
andare e poi venire
entrar prima di uscire
trovarsi e poi sparire.

martedì 13 novembre 2012

Ogni cosa è innocente

Ogni cosa è innocente
ma fa male a chi sente
che c'inciamperà contro:
non cercare lo scontro.
E riguardo alla carne
meglio è non mangiarne
meglio non bere vino
che ci blocchi il cammino.
E le tue convinzioni
sono solo opinioni.
Ma beato colui
che pur in tempi bui
non si giudica e approva
quel che fa, e ne ha la prova.
Chi si sta a giudicare
attraverso il suo fare
la condanna ha già vinto
perché non è convinto.
Tutto quello che fai
è una freccia che hai
se bypassa il tuo vaglio
hai mancato il bersaglio.
Romani 7,20-23 (liberamente tratto)
παντα μεν καθαρα αλλα κακον τω ανθρωπω τω δια
προσκομματος εσθιοντι καλον το μη φαγειν κρεα
μηδε πιειν οινον μηδε εν ω ο αδελφος σου
προσκοπτει συ πιστιν ην εχεις κατα σαυτον εχε
ενωπιον του θεου μακαριος ο μη κρινων εαυτον εν
ω δοκιμαζει ο δε διακρινομενος εαν φαγη
κατακεκριται οτι ουκ εκ πιστεως παν δε ο ουκ εκ
πιστεως αμαρτια εστιν

venerdì 9 novembre 2012

Felicità (2)

Ecco dov'è l'inganno:
che la felicità non è mai piena,
esser felici è pena di domani
e l'oggi già ci sfugge dalle mani
e basta la sua pena
e non ci serve portar altro affanno.
Sentite qua che razza di pretese,
dovremmo a nostre spese
non farcela sfuggire ad ogni costo,
far debiti piuttosto.

E il debito si paga
viltà presente contro ansia futura,
cura fasulla contro male certo:
ridurre il nostro mondo in un deserto
contro madre natura
per la felicità che resta vaga.
E vaga nella notte del pensiero
fantasma menzognero
che appare quanto dormono gli intenti
lasciandoli dormienti.

La notte scende piano
piena di dubbi e pregna di follie
ora il silenzio regna e nelle stie
sogna il pollame umano.

giovedì 8 novembre 2012

Felicità

Limpida era la notte
piena di luci ed ombre, ed anche piena
di voci che venivano da fuori
limpida e sonnecchiante di colori
sfumati e di una vena
di toni grigi e di linee corrotte.
Era la notte di questa contezza
chiamata contentezza
era la notte di questa realtà
detta felicità.

Felicità nascosta
dentro le pieghe oscure del rimpianto
dentro la piaga del risentimento
e diventata il più dolce tormento
e come controcanto
la ricerchiamo invano senza sosta.
Ma cosa ricerchiamo se non siamo
certi di ciò che abbiamo
e scambiamo per meta già sicura
l'amenità futura?

mercoledì 7 novembre 2012

Tristezza

Quando la tristezza
viene dal creatore
in tutta franchezza
non ci cambia il cuore
ma lavora sodo
per cambiar la mente
trova sempre il modo
di guarir la gente.

C'è però tristezza
che è di questo mondo
che, ma che stranezza
non ci cambia in fondo.
Manca una ragione
si spegne la luce,
questa è depressione
che morte produce.

2 Corinzi 7:10
η γαρ κατα θεον λυπη μετανοιαν εις σωτηριαν
αμεταμελητον εργαζεται η δε του κοσμου λυπη
θανατον κατεργαζεται

martedì 6 novembre 2012

Il drone (3)

E ancora soffia il vento
pieno di crucci e dubbi e crocevia
di tutto quel vissuto
che mescola ragione e sentimento.
E tutto quello che si e' conosciuto
come una grande onda porta via.
E dentro questo flusso noi viviamo,
è questo il nostro lusso*
rivivere il richiamo
di vite che han vissuto vanamente
che vibran come fossero una sola,
pezzetti di vissuto redivivi
che ci si attaccano come adesivi
detto in una parola:
interpersonalmente.

Ci rimettiamo tutti a questa mente
che ci ha creato con la sua parola.
Creati come drone e non per sbaglio
e, come il drone cerca il suo bersaglio,
così il pensiero vola,
imperscrutabilmente


*La parola "lusso" contiene la forza icastica del dissidio tra ciò che
si mantiene in eterno e ciò che si consuma. Se il lusso è l'esatto
opposto della moda, è tuttavia – come la moda – fondato su ciò di cui
non c'è "materialmente" bisogno, e ancora più oltre, è fondato sullo
spreco, sull'eccesso, su un surplus infinito che evoca la distruzione,
ossia tutto il contrario dell'eternità. Ora, questa distruzione,
questo potenziale infinito potlàc - che un tempo apparteneva alla
sfera del potere ed era anzi un segno esplicito dell'esercizio e della
disciplina del comando – oggi è incluso quasi "naturalmente" (cioè
"miticamente", come direbbe Barthes) in ogni cosa: è il valore
aggiunto della merce - di ordine eminentemente comunicativo -
assegnato al marketing; è la quantità di dati accatastati
nell'universo della rete; è la memoria totale circolante nel nostro
"hard-globo" (come un hard-disk costantemente esposto alla evanescenza
del "soft-world"); è un'assicurazione sulla vita che rende il nostro
stesso corpo moneta vivente

link:
http://members.xoom.it/pcalefato/new_page_7.htm

lunedì 5 novembre 2012

Il drone (2)

Viviamo in questo mondo
e siamo ormai milioni di persone
e il mondo periziamo
e più lo periziamo nel profondo
più questa nostra vita liberiamo,
rendendo vivo questo divin drone.
Da questo capiremo l'arte pura
da ciò che scopriremo
guardando la natura,
vivendo appieno l'attimo presente
come se duri il tempo un'ora sola,
amando tutto ciò che ci circonda,
vibrando nell'amore come un'onda,
detto in una parola:
appassionatamente.

Chi son, da dove vengo?
Perché sto in questo posto? Dove vado?
Qual è il mio vero nome?
A quale oscuro novero appartengo?
Mi posso liberare, e se si, come?
Questo noi ci chiediamo, e non di rado.
Ma tutte le domande che mi faccio
son l'anima che espande
le braccia in un abbraccio.
E la risposta vaga eternamente
e non ce la darà nessuna scuola,
nel vento soffia ancora come disse
il bardo della nuova apocalisse,
detto in una parola:
inesplicabilmente.

domenica 4 novembre 2012

Il drone (1)

Siamo un drone divino
si tratta adesso di volergli bene
e non e' cosa saggia
decidere perciò il nostro destino
scrivendolo con dito sulla spiaggia
lasciandolo poi al mare che va e viene.
E più vogliamo bene a questo drone,
più tutto ci appartiene
e diveniam persone,
capendo cosa chiede veramente
lo spirito che dove vuole vola.
Noi invece ci facciam portare in giro
laddove non vogliamo,  per raggiro.
Detto in una parola:
inavvertitamente.