sabato 31 gennaio 2015

Il centro

Il centro di te stesso, la tua immagine
il tuo volere, cosa sei realmente
si mostra come brezza, leggermente
di fronte al precipizio, o alla voragine.
 
Ma te, sei ricoperto di farragine,
di paglia, di pulviscolo silente,
con spirito completamente assente
e pieno invece di spiritosagine.
 
Tu non sei tu, sei un altro, sei mistero
non ti conosci, e cosa c'è lì dentro
non sai, e indossi un abito banale.
 
Se si gridò: "metà è più dell'intero!"
è perché sei te stesso solo al centro,
ma il centro non è il centro commerciale.

 

mercoledì 28 gennaio 2015

Inane dire

E te,
puoi leggere le frasi
volgendole al contrario,
declinandone i casi col rimario,
 
ma senza riscoprirne
suono e il significato,
ma senza udirne il mormorio o il fiato,
 
e conversare ancora
con la tua ombra nera
la tua mite signora d'ogni sera,
 
e agitar gli specchi,
di un lontano passato
gli abiti vecchi ai quali sei attaccato,
 
vedere infranti, rotti
i tuoi sogni infantili
in tiepide notti primaverili,
 
e accorgerti di vivere
quando è ora di morire
e sopravvivere all'inane dire.
 
E te,
puoi invano consumarti
per cercare un perchè,
ma non puoi dimenticarti di me.

sabato 24 gennaio 2015

Tutta un'altra storia

Tutto racconta tutta un'altra storia
quando sai leggere gli avvenimenti
dal baricentro della tua memoria
recuperando senso e sentimenti.
Tutto s'intesse di logica fine
d'amore verso il mondo, di portenti
quando il traguardo scorgi, oltre il confine,
quando oltre l'orizzonte s'apre il fuori.
E ti si accendono le lampadine
il mondo si colora di colori
la vita prende senso e padronanza,
senti i richiami, i segni, i vari odori.
Come dal movimento nasce danza
dal centro di ciascuno nasce senso
se solo sai trovare, con costanza,
il te più vero, fragile ma denso.
E' tutto vero quello che ti arriva
compresa la menzogna senza senso
quando la tua certezza rende viva
l'immagine marchiata sotto il velo.
La terra non è buona nè cattiva
se sai trovarne l'unità nel cielo.

lunedì 19 gennaio 2015

Non c'è (s)campo

Oggi mi voglio ritrovare mio
mi voglio ritrovare quel che sono
un uomo, certo, umano e senza trono
ma re, del regno che si chiama "io".

E dove mi ritrovo, in questo oblio
che rende tutto opaco e senza tono?
dove, se non si sente nessun suono,
ma solo questo insalubre ronzio?

Eccomi! Chi? Son io! Non sento un fiato!
Dove ti trovo? Qui! Io non ti vedo!
Qui non c'è campo! Cellulare fesso!

E non ti accorgi, che ti sta attaccato
lo spirito del centro, del tuo credo
che non si trova in altri che in te stesso.

venerdì 16 gennaio 2015

Analogia frattale

Tutto parla utilizzando
una lingua universale
che è substrato, sottostando

all'analogia frattale.
Quella lingua, che è il silente
lingua madre, come tale

ti rivela tutto e niente.
Tutto, infatti si rivela
perchè parla solamente

questa lingua, ma si cela
dietro stolide parole.
Ciò che emerge, dalla tela

è l'inopitata mole
di comportamenti, fatti,
storie, scene sotto il sole.

Tutto si rivela: infatti
lascia sempre l'invisibile
il suo marchio, senza astratti

sillogismi, sul visibile.
Sempre, senza alcuna falla
e, per quanto inverosimile

quel che è vero viene a galla.

martedì 13 gennaio 2015

Rendimi me stesso

Tu sei tu in basso e in alto
tu sei dietro e tra le quinte
tu hai incarnato questo salto

che vediamo, quelle spinte
che non diamo, quell'amore
che non rendo, tu, che vinte

le passioni, le dimore
gli ego, gli estri, le arti mistiche,
i misteri del dolore

le viltà caratteristiche
dell'umanità pelosa,
ci raccatti queste artistiche

membra a pezzi, e rendi cosa
quel che è nome astratto o fola
quel che non si ferma o posa.

Rendi cosa, la parola
che rimane nel sentore
cosa rendi, cosa sola

la fatica dell'amore
rendi vita il tuo riflesso
rendi anima il mio cuore.

Ora rendimi me stesso.

giovedì 8 gennaio 2015

Sotto questo segno

Pace, bene, immenso amore
cuore, fegato e cervello
vita vera, strada e onore

a chi vuole me fratello,
a chi vive di fatica
densa, d'altro, meglio e bello,

a chi ha l'ombra come amica
ma rischiara come il sole
a chi è scritto da un'antica

nuova messe di parole.
L'uomo veramente umano
questo tu che è io, e che vuole

quel che voglio, e resta sano
anche quando sono immondo.
Pace, dentro questa mano

che sorregge dal profondo
chi vuol essere sorretto,
pace al cosmo, a questo mondo

maledetto e benedetto,
possa crescere quel regno
dove chi comanda è retto.

Pace, sotto questo segno.

lunedì 5 gennaio 2015

Zolfo

Si contempa con il cuore
questo accendersi, infiammarsi
di materia, quel bruciore,

lo sparire quando arsi
dalla fiamma che divora.
Questa è l'arte, il divamparsi

di quel fuoco che arde ancora:
la fervenza, l'ardimento.
Quando il fuoco ci colora

dei colori ardenti sento
che il bruciare di chi sono,
porta infatti a compimento

tutta l'opera, quel suono
d'armonie ch'io faccio puro,
santo e sacro, mentre intono

melodie, e intanto curo
ogni male, che svanisce
mentre brucio, chiaro o scuro.

Arde quel che più mi unisce
alla vita, e più mi ingolfo
più la fiamma mia fiorisce:

ecco cosa fa lo zolfo!

venerdì 2 gennaio 2015

Mercurio

Quando un liquido si scioglie
dentro un altro, che lo tiene,
chi rivede questo coglie

la sostanza che sostiene
tutto il mondo, che ne è immune,
che si sfalda, e tutto tiene.

Questo liquido è comune
ma è impedito penetrarne
nel mistero, e sette lune

passerano per trovarne
dentro leggi naturali
a chi ha arte, sangue e carne,

le diverse vie e canali.
Questo misterioso brodo
che risolve tutti i mali,

non c'è un modo, ma c'è un modo
di chiamarlo, nel tuo cuore.
Questo misterioso approdo

si può nominare amore,
se ne cogli l'estro spurio
ed il millenario odore.

Questo liquido è il mercurio.